lunedì 21 luglio 2025

STORIE DI VITA DI ZANDOBBIO. Nel ricordo dei miei genitori

 



FONTE: "Sul filo dei ricordi... " ideato e stampato dal Gruppo per la Terza Età di Zandobbio.

Papà Angelo Vavassori e mamma Alma Belotti

Mi piace incominciare questa mia breve testimonianza con un ricordo che è rimasto sempre profondamente scolpito nel mio cuore.
Eravamo all'inizio della mia esperienza  sacerdotale-missionaria negli anni 1963-1964.
Terminati gli anni di Teologia mi avevano proposto e nominato in un seminario saveriano a Macomer in Sardegna  e mi avevano affidato la carica di superiore  della comunità.
Quando la mamma lo seppe non mancò di inviarmi due righe di congratulazioni scrivendomi: "Caro figlio, sono fiera e mi congratulo con te per la carica che ti hanno affidato; ricevi i miei migliori auguri di mamma e che il Signore ti aiuti a vivere generosamente questo tuo servizio. Da parte mia, caro figlio, ti vorrei solo  ricordare che, in qualunque parte del mondo ti mandino,  qualsiasi carica ti possa essere affidata, tu rimarrai per me il mio Simone!"
Ho letto e continuo a leggere in queste parole tutta la carica di amore e di venerazione di mamma nei miei confronti e più passano gli anni, più le conservo gelosamente nel mio cuore.
Certo l'amore di mamma non si limitava a me. Mamma, come ha amato me, ha amato anche le mie sorelle Teresa e Maria, ma forse io, per essere stato il primo frutto della sua maternità e per aver avuto il dono del sacerdozio, godevo di un amore e di un'attenzione particolari che mamma non mancava di manifestare davanti a tutti.
Oggi che mamma ha raggiunto il premio della sua vita, serena, laboriosa, donata a noi ed agli altri, il ricordo di quelle parole mi risuona dolce, confortante, incoraggiante ed io continuo a ripetere nel mio cuore: "Cara mamma, nella mia lunga vita missionaria, il Signore mi ha dato la grazia di conoscere tante persone che mi hanno amato, incoraggiato, sostenuto e che io, a mia volta, ho amato ed aiutato; sappi però  che il tuo amore rimane sempre unico ed insostituibile per cui tu, mamma, sei sempre stata e sempre sarai la mia mamma".
Naturalmente sentimenti simili potrei esprimerli anche per papà di cui conservo un dolcissimo ricordo, ma, come si sa, i rapporti del figlio verso la mamma sono più  profondi e più intimi di quelli di papà.
Nella mia lunga esperienza missionaria ho avuto modo di vedere e conoscere tutte le gioie e le sofferenze della vita familiare.
Mi sono sempre trovato davanti a queste contraddizioni per quanto riguarda la famiglia, mentre da una parte grande è il desiderio di avere una numerosa prole (con questo si spiega, almeno in parte, la tradizione del divorzio e della poligamia), dall'altra quando il bambino è nato non è più seguito come si farebbe da noi, ma è lasciato spesso alla sua libertà, tanto da far credere che l'importante sia dare la vita biologica e per il resto si deve arrangiare.
Per quanto riguarda gli anziani, tanto è  il rispetto e la venerazione nei loro confronti, essi sono considerati dei saggi a cui si fa riferimento per risolvere i vari problemi, altrettanto sono lasciati all'abbandono quando non sono più in grado di fare dei servizi.
Ma io vorrei  solo sottolineare il ricordo di quelli che mi hanno dato la vita materiale  e con essa l'educazione e tutto il necessario per maturare nel corpo e nello spirito.
Ho già accennato a qualcosa, ora, per terminare , vorrei completare un pò il quadro con altri ricordi dell'amore di papà e mamma nei miei confronti. 
Di papà ricordo  i lunghi anni passati all'estero alla ricerca di un lavoro redditizio  per la famiglia.
Gli anni del lavoro nelle cave Sottocornola, in mezzo alla polvere e sotto il sole cocente: era una gioia per noi andare là, inviati dalla mamma, per portare qualcosa da mangiare e da bere. 
Senza dimenticare gli anni della prima infanzia, quando papà lavorava la terra e con il suo carrettino trainato dal somarello, sotto il sole e la pioggia, andava e tornava infaticabile. Che il Signore gliene renda merito!
E la mamma? Ho ancora davanti agli occhi la figura di mamma che, sudando, andava su e giùverso la seriola portando grandi ceste di biancheria degli altri da lavare e così nutrire la famiglia. Ricordo   il sacrificio di tenere a balia l'uno o l'altro bambino, sempre per guadagnare qualcosa, senza però mai trascurare i figli.
Ma specialmente ricordo i  sacrifici di mamma durante i miei anni in seminario  a Pedrengo. Le sue visite bimensili che incominciavano con la partecipazione della S. Messa a Trescore alle ore 5.30, poi il viaggio a piedi fino  al seminario e l'arrivo verso le 10 con qualche dolcetto, frutto e, soprattutto , la biancheria pulita. Il suo breve interessarsi a me, il suo prendere la biancheria sporca e, dopo gli abbracci e la solita sofferenza del distacco , il suo rientro a casa, sempre a piedi ed in fretta, perché là le mie sorelle l'aspettavano.
E poi... le belle e semplici letterine che mi mandava nella mia missione.
Ricordo in particolare le lettere del mese di ottobre in cui ricorrono la nascita (9 ottobre), l'ordinazione sacerdotale (15 ottobre)  e l'onomastico (28 ottobre).
In quelle lettere ella si manifestava, nel medesimo tempo, mamma, poetessa e profeta. Ogni  volta  che rileggo  quelle lettere non posso non commuovermi e piangere.
Quando poi tornavo a Zandobbio in vacanza, tutto il mondo per lei non esisteva più e l'unica cosa a cui faceva attenzione era il suo Simone.
Per concludere non posso dimenticare i lunghi anni che  papà e mamma hanno passato all'asilo, sia quello vecchio che quello nuovo, spesso in aiuto alle suore (la mamma in cucina ed il papà nell'orto) e, per un certo periodo, come custodi del medesimo quando le suore erano assenti.
Quanti altri ricordi potrei enumerare, ma credo che il mio detto sia più che sufficiente per far comprendere da una parte l'amore  dei genitori e dell'altra la mia riconoscenza che rimane sempre infinita.
Che il buon Dio ricambi con l'abbondanza del suo amore quello che io non ho saputo e potuto fare.

                                padre Simone Vavassori

Papà Angelo è nato il19 settembre 1903 ed è morto il 16 gennaio 1980.
Mamma Alma è nata 1l 16 aprile 1910 ed è morta il 27 febbraio 1984. (Red.)   





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