giovedì 29 settembre 2022

SERGIO. Racconti. Le due tedesche

 



Sono davanti  all'ostello YOUTH, che si trova in centro di Bolzano: davanti ha la stazione dei treni e quella dei bus.
Sono stanchissimo e parcheggio Bettina sul marciapiede vicino ad altre moto, non essendoci altre possibilità.
Entro nell'ostello con lo zaino e chiedo alla ragazza della reception se c'è una stanza singola per una notte.
La giovane mi risponde  che l'ostello è tutto occupato. Non mi aspettavo una risposta negativa, perché  in passato io e Rosaria abbiamo sempre trovato posto in ostelli della gioventù all'estero senza prenotazione. Di solito cerco sul web almeno due alternative: questa volta invece non l'ho fatto.
Ho un tuffo al cuore. Come faccio anche se sono solo le 16 a trovare un altro posto in pieno Bolzano?
Chiedo alla ragazza se conosce un albergo. Mi risponde di sì e, mentre sta telefonando, entrano due donne sui cinquant'anni, una bionda e una mora, che si fermano dietro di me in attesa.
La ragazza termina la telefonata e mi dice che anche dall'altra parte non c'è posto.
Sono frastornato ed impaurito e la mia faccia tradisce senz'altro il mio stato d'animo. Cerco di convincere la giovane con parole disperate dicendo che mi basta uno sgabuzzino per passare la notte. La sua risposta è sempre negativa.
Ma ecco intervenire la biondina e si mette a parlare alla ragazza in tedesco. Non capisco nulla del loro colloquio, ma la ragazza dice di sì con la testa.
Allora la biondina rivolge qualche parola alla compagna, che annuisce, e  poi rivolgendosi di nuovo alla giovane fa un segnale di assenso con la testa.
Ora la ragazza si rivolge a me: "Le due signore occupano due stanze, ma sono disposte a dormire insieme per liberare una stanza per te".
Mi brillano gli occhi dalla contentezza , mi avvicino alla biondina e in uno slancio di empatia la bacio sulla guancia, poi guardo la mora e trovo giusto dare anche a lei un bacio.
Ancora una volta il mio angelo custode è intervenuto.
Alla mattina scendo per far colazione: mi aspetta una giornata con 5 passi dolomitici. Sono ben riposato e pieno di entusiasmo. Il mio compagno di viaggio è lontano.
Trovo il locale pieno di giovani che fanno colazione ed io mi siedo ad un tavolo rimasto libero.
Sto consumando la colazione, quando si avvicina una donna sui quarantacinque anni e mi chiede se può sedersi. Acconsento volentieri  desideroso di parlare.
La donna, nel far colazione, mi dice di essere una professoressa, che, insieme alla biondina e alla mora (che siedono ad un altro tavolo e mi guardano sorridendo), stanno accompagnando ventun studenti, all'ultimo anno delle superiori, nella loro ultima gita scolastica.
Finisco colazione, saluto e vado in stanza a prendere lo zaino. Prima di far colazione avevo già controllato Bettina: solo una piccola perdita di olio, ma il livello era ancora nella norma.
Sono le 9 e carico lo zaino sullo scooter e parto.
Dimenticavo una cosa: ieri sera dopo la doccia, ho telefonato a Rosaria e le ho raccontato delle due tedesche. Si è rassicurata, ma l'avevo già chiamata dal passo del Tonale. 


MOTO. Passi dolomitici. Da Bolzano a S. Martino di Castrozza

 


chilometri  125

I chilometri orari che ho tenuto sui passi  sono stati circa 20, calcolando tutte le soste per mangiare qualcosa (che avevo nel bauletto), parlare con la gente, ammirare l'eccezionale paesaggio (le Dolomiti sono PATRIMONIO DELL'UNESCO), scattare foto e, dimenticavo, prendere le pastiglie.


PASSI

NIGRA                      altitudine   1.688  m

COSTALUNGA                  "         1.745   "

SAN PELLEGRINO            "          1.918   "

VALLES                           "          2.032   "

ROLLE                             "          1.989   "


DOLOMITI      gruppo   del  Catinaccio

                     pale di San Martino


Ecco le foto che ho scattato:






come è ridotto il lago di Carezza!


























































mercoledì 28 settembre 2022

DON CAMILLO. Alba marina

 



FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale  di Albegno e dintorni.


ALBA MARINA

Guardo l'alba dalla spiaggia del mio ozio;
pian piano il sole emerge dall'abisso.
E' solenne, è atteso ed è l'inizio
di un rito che da sempre resta fisso.

Pur essendo sempre uguale a sé stesso,
non mi stanca ogni volta che lo guardo.
Ogni giorno sempre nuovo resta impresso;
il suo ritmo non conosce mai ritardo.

Equilibrio e meraviglia del creato
che mi apre a pensieri più profondi!
Questo immenso che contemplo ammirato
è un pulviscolo tra mille  e mille mondi.

Spunta lento, quasi timido il Sole
dentro questa fresca brezza del mattino;
non impone fin da subito la sua mole
è più  simile all'inceder di un bambino.

Piano piano coi suoi raggi attraenti
sarà fascino per tutta questa spiaggia;
accoglieranno il suo calore  consenzienti
l'aria l'acqua e la gente la più saggia.

                                       don Camillo


SALUTE. La vacanza fa bene

 

FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 12/08/22.
Articolo: "Andare in vacanza è una terapia contro la demenza" di IRMA D'ARIA.


In viaggio per la salute.
E non perché costretti a spostarsi in cerca di cure migliori, ma piuttosto perché il viaggio stesso può essere una terapia.
E' quello che propongono gli esperti del Center for Precision Health e della School of Business an Law della Edith Cowan University (Australia).
"In genere i medici, nei casi di demenza senile, raccomandano trattamenti come musicoterapia, esercizio fisico, stimolazione cognitiva e sensoriale. Spesso da fare proprio durante le vacanze" spiega Jun  Wen , ricercatore  della Edith Cowan University. 
"La nostra è la prima ricerca che prova a capire in modo scientifico se queste esperienze possono funzionare come interventi contro la demenza".
Del resto, andare in vacanza e trovarsi in ambienti diversi fornisce stimoli cognitivi e sensoriali e ha un effetto benefico per tutti. Il fatto stesso di uscire dalla propria routine stimola il cervello.
"L'esercizio fisico è stato collegato al benessere mentale e viaggiare spesso implica una maggiore attività fisica, come camminare di più", sostiene il dottor Wen che aggiunge: "Anche gli orari dei pasti sono spesso diversi e possono rappresentare un'occasione di convivialità, cosa che influisce positivamente  sul comportamento alimentare dei pazienti con demenza".
Senza considerare che soprattutto  durante le vacanze estive si sta all'aria aperta e si prende il sole, che fa aumentare i livelli di vitamina D e serotonina.
L'idea di indagare sugli effetti salutistici del turismo è venuta ai ricercatori anche osservando l'impatto che Covid-19 ha avuto sui viaggi.
"Superata la fase critica della pandemia, questo è il momento giusto per scoprire quale può essere il ruolo del turismo per la salute pubblica, e non solo per i turisti in buona salute, ma anche per i soggetti  vulnerabili come chi soffre di una forma di disagio mentale o di depressione".

lunedì 26 settembre 2022

RIFLESSIONI. Il significato della vita umana

 



Qual è il significato della vita umana o di quella, in generale,  di ogni altra creatura? Conoscere una risposta a questa domanda significa essere religosi.
Vi domandate: vale dunque la pena di porla? Io rispondo: chiunque consideri la propria e l'altrui vita come priva di significato è non soltanto infelice ma appena degno di vivere... non sono i risultati della ricerca scientifica che elevano l'uomo e arricchiscono la sua natura, bensì lo sforzo di capire.

                                             Albert Einstein


sabato 24 settembre 2022

SERGIO. Racconti. La partenza

 



E' domenica,  la vigilia della partenza.
Lo zaino, che fisserò alla sella sul posto del passeggero, è pronto.
Con scarso entusiasmo Rosaria mi ha aiutato a riempirlo. Metto in una busta impermeabile un bel numero di pastiglie, che mi serviranno in questi sei giorni di viaggio.
D'altronde queste sono la mia salvezza e scandiranno la mia vita per il resto dei miei giorni.
Fino alla scoperta della malattia prendevo saltuariamente qualche pillola per il mal di denti oppure per l'influenza, sempre per malesseri passeggeri. Ora ne prendo sette al giorno e capisco anche le statistiche che leggevo, dove si diceva che l'italiano medio over 65 ne prendeva in  media quindici.
Questa settimana i rapporti con Rosaria non sono stati idilliaci. La capisco, ma non la giustifico.
A novembre festeggeremo il 50° di matrimonio e siamo sempre riusciti a conciliare il suo bicchiere sempre mezzo vuoto con il mio sempre mezzo pieno.
Controllo per l'ultima volta Bettina e per precauzione metto nel sottosella anche un barattolino con olio motore.
Ho visto anche le previsioni del tempo del Trentino-Alto Adige: buone per tutta la settimana.
Ormai è notte e vado a letto sapendo che dormirò poco come tutta la settimana appena trascorsa.
Un sacco di paure mi assalgono, soprattutto  quella che Bettina mi lasci a piedi, ma devo vincerle.
Un proverbio maori dice: "Volgi il viso verso il sole e le ombre cadranno dietro di te."
Oltre ai miei timori, ho dovuto sopportare anche quelli di Rosaria, che per tutta la settimana ha parlato poco.
Fortunatamente siamo solo noi della famiglia a sapere della mia avventura, anzi ho confidato anche all'amico don Camillo questo mio desiderio.
Mi sveglio alle 6 per prendere la solita pastiglia, poi perdo un po' di tempo con i miei giochini per allenare la mente. Quindi alle 7  facciamo colazione: la faccia di Rosaria è desolata.
Faccio le solite cose di ogni mattina e poi sistemo lo zaino sullo scooter e mi accorgo che un po' di olio è sul pavimento sotto il motore. Panico. Cosa faccio? Forse Rosaria spera che io desista. Mi riprendo e decido di andare dal mio meccanico dell'auto Simone. In base a quello che mi dirà, proseguirò il viaggio o ritornerò a casa.
Simone è perplesso. Alla fine mi consiglia di proseguire: l'importante è ci siano solo piccolissime perdite come quella di stamattina. Invece se l'olio gocciola, bisogna fermarsi.
Mi congedo  e, scherzando, gli dico che nel caso verrà a recuperarmi con il carro attrezzi.
Percorro la Valcavallina diretto verso il passo del Tonale con il pensiero fisso all'olio.
Cerco tuttavia di concentrarmi sulla guida: la moto non ammette un minimo errore ed è facile ritrovarsi a terra.
Dopo Edolo il traffico si dirada e la mente può anche soffermarsi sul paesaggio. Ogni tanto mi fermo per controllare e non vedo nessuna perdita di olio. Decido di fare una sosta al forte Strino, appena dopo aver superato il passo del Tonale. 
Ho visto per la prima volta questa fortificazione militare quando con il campeggio di don  Camillo abbiamo piantato le tende nella valle di rio Strino.
Dopo aver percorso più di 100 chilometri arrivo al forte e mi fermo. Mentre sto mangiando  un panino, sopraggiunge un'altra moto, ben più potente della mia Bettina, con una coppia in sella. Si fermano, si tolgono i caschi e si scambiano alcune parole: capisco che sono o bergamaschi o bresciani. Chiedo loro da dove vengono: mi rispondono da Brescia. Nel visitare il forte insieme fraternizziamo un po'  e scopro che sono dei motociclisti molto appassionati e che viaggiano parecchio, anche all'estero. Faccio a loro una foto, ci salutiamo e riprendo il viaggio, dopo aver constatato nessuna perdita di olio.
Mancano ancora una novantina di chilometri per arrivare a Bolzano, dove prevedo di alloggiare all'ostello della gioventù YOUTH hostel.
Ora sono più sereno e penso al mio angelo custode sempre al mio fianco.
La mia Bettina viaggia tranquilla, perché non supero mai i 60 chilometri all'ora.
Arrivo al passo della Mendola, che non ho mai visto e che dà il nome alla strada che sto percorrendo: SS42 del Tonale e della Mendola.
La discesa dal passo è magnifica: un tornante dietro l'altro e non c'è possibilità di errore. Bisogna disegnare le traiettorie come con un compasso. E' un esame preliminare per quello che mi aspetta sui passi dolomitici.
Appare la conca di Bolzano, distante una ventina di chilometri e scatto delle foto.
Ora sono alla fine della discesa, pochi chilometri ancora ed  entrerò in Bolzano.
Sono molto stanco: ho percorso più di 200 chilometri in più di 6 ore e sono anni che non guido la moto così a lungo e a quei tempi non avevo ancora il Parkinson.
Ecco apparire l'ostello della gioventù. Dovrebbe esserci un posto da dormire: non ho prenotato, non sapendo con esattezza quando sarei partito.
E qui inizia un'altra storia.


MOTO. Da Zandobbio a Bolzano

 


chilometri   210

ecco le foto che ho scattato:
















la coppia bresciana






 

























martedì 20 settembre 2022

SERGIO. Racconti. Il sogno nel cassetto

 



Da qualche anno avevo un sogno nel cassetto: fare i passi dolomitici in scooter.
A suo tempo avevo stampato anche il percorso preso dal web, ma problemi di salute e la pandemia del Covit mi avevano fatto accantonare il progetto.
Poi a dicembre del 2020 mi diagnosticarono il Parkinson (vedi i post SERGIO. Sono ammalato di Parkinson. 1 del 21/12/2020, SERGIO. Sono ammalato di Parkinson. 2 del 27/12/2020 e SERGIO. Sono ammalato di Parkinson. 3 del 07/01/2021).
Il 2020 è stato un anno tremendo,  in paese mi vedevano camminare un po' sbilenco e domandavano ai miei familiari se avevo qualcosa.
La scoperta del mio male oscuro e la conseguente efficace cura, mi restituirono la voglia di fare.
La mia mente, sempre colma di iniziative in stato di salute, si rimise a funzionare a dovere e così negli ultimi giorni di giugno di quest'anno riprendo in mano la cartelletta dei passi dolomitici e decido di cercare di realizzare quel sogno nel cassetto. Comunico il mio desiderio a Rosaria, Gabriele e Loris e fisso anche la data di partenza: primi giorni di settembre, tempo permettendo. Rosaria è lapidaria: "Tu non vai da nessuna parte con il Parkinson". Gabriele è più possibilista, mentre Loris è contrario. Non ne parliamo più e così trascorre luglio con il suo clima infernale. Io nel frattempo stampo con il pc itinerari presi dal web: mi piace programmare ogni spostamento, pratica che ha permesso a me e a Rosaria di girare in lungo e in largo metropoli come Parigi e Istanbul senza perderci. Rosaria vede e tace.
A metà agosto è in programma la visita di controllo del mio neurologo.
Nel frattempo porto lo scooter HONDA SH 150 I a fare il tagliando: la moto è del  2007 con 46.000 chilometri fatti. Dico al concessionario che vorrei fare i passi dolomitici, per sentire il suo parere. Non mi risponde: forse pensa che sia un pazzo. 
Due anni fa ho fatto lo scambio con Gabriele: io gli ho dato il mio scooter Honda 300, diventato troppo pesante per me, e lui mi ha ceduto lo scooter di cui sopra.
La mattina del  giorno dopo la manutenzione  fatta devo andare a Trescore B., salgo sulla moto e ......... non si accende. Telefono subito al concessionario che mi dice che può essere la batteria o il motorino di avviamento. In questo secondo caso la spesa della riparazione sarebbe eccessiva per il valore della moto: meglio rottamarla.
Cosa faccio? Gabriele mi aveva detto che la batteria era stata cambiata 2 anni fa, ma con il caldo tremendo di quei giorni può essere scoppiata.
Mi metto all'opera, smonto la batteria e la porto dall'elettrauto per un controllo: la batteria risulta totalmente scarica. La lascio per la ricarica e ritorno il giorno dopo. L'elettrauto mi dice che è saltato un elemento della batteria e che quindi deve essere sostituita. Ne compro una nuova e la monto sullo scooter, che parte subito. Problema risolto.
Il giorno successivo manifesto le mie perplessità a Gabriele sulla salute della motoretta in un viaggio così impegnativo.......se si farà.
"Tranquillo papà. In 15 anni non ha mai consumato una goccia d'olio e non ha mai avuto nessun problema".
Mi sento rassicurato, ma c'è sempre lo scoglio del neurologo.
Arriva il giorno della fatidica visita. Rosaria è tranquilla, perché certamente il dottore non permetterà al marito di fare questa pazzia. Anche Gabriele è calmo.
Il neurologo mi chiede come sto e io rispondo bene. Poi mi fa fare alcuni esercizi e dice che sono in buone condizioni.
E' il momento cruciale.
Gabriele dice al dottore che cosa intendo fare e se per lui è fattibile. Risponde che da giovane lui i passi dolomitici li aveva fatti in bicicletta e che io li avrei potuti fare in moto.
Dentro di me canto vittoria, Gabriele sorride, Rosaria è perplessa.
Ritornando a casa, in auto siamo tutti e tre silenziosi. In serata Rosaria comunica a Loris che farò il viaggio.
Ormai mancano poche settimane alla partenza.

 





DON CAMILLO. C'è sempre una prima volta...

 



FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.

C'E' SEMPRE UNA PRIMA VOLTA

Non mi era mai capitato. Però c'è sempre una prima volta.
Sono stato accusato di essere un codardo perché non ho il coraggio di allontanare dalle loro mansioni le persone che non corrispondono ai requisiti richiesti per una corretta gestione dei loro compiti.
A dir la verità mi è capitato di farlo in un paio di occasioni per comportamenti gravemente scorretti, ma, riguardo a quella decisione sono stato tacciato di mancanza di accoglienza e di spirito poco caritatevole; al di là di questo ci tengo a specificare che fin dall'inizio il mio stile è sempre stato quello di dare fiducia a tutti e di riconfermare sempre tutti nei loro incarichi, anche coloro che fin dall'inizio hanno fatto fatica ad accogliermi e mi hanno remato contro.
E di questa decisione non mi sono mai pentito. Anzi, proprio per questo ho imparato a conoscere persone squisite e preziose per la pastorale parrocchiale anche in chi aveva perplessità nei miei confronti.
Non credo che questa si possa qualificare come codardia. Per me ci vuole più coraggio ad accettare chi ti rifiuta e ad offrirgli nuove possibilità, che non a mandarlo fuori dai piedi.
Sempre la stessa persona, a raffica mi ha fatto un'altra accusa: quella di essere succube di qualcuno (e mi ha fatto nomi e cognomi) che, secondo lui comandano in parrocchia.
La cosa mi fa sorridere perché, purtroppo, chi mi conosce bene, sa che sono dominato da un orgoglio tale che, piuttosto che farmi dominare da qualcuno, mi lascio fare a pezzi. E' il mio peccato più grave dal quale cerco da una vita di correggermi, ma non ci sono ancora riuscito del tutto.
Quando assecondo le idee di qualcuno è perché le condivido e sono felice di trovare alleati leali sui quali poter contare. 
Approvare le idee e la rigorosità di gestione dei diversi ruoli non significa approvare tutto. Ognuno ha un suo carattere.
Come io devo correggere il mio orgoglio e cercare di essere più umile e paziente, ognuno deve cercare, con spirito evangelico, di modellare il suo carattere per renderlo più dialogante.
Questo è un cammino che si può fare insieme mettendo in atto il consiglio evangelico della correzione fraterna.
E' questa la strada nella quale io credo e sulla quale invito tutti a mettersi in cammino come pellegrini che hanno in cuore la stessa metà.

                                       don Camillo 


domenica 18 settembre 2022

MOTO. Comunicazione di servizio


 


Cari lettori,
questa settimana non ho pubblicato nulla, perché ero sulle Dolomiti, in sella a Bettina, la mia HONDA SH150i.

In sei giorni, dal lunedì al sabato, ho macinato circa 1.000 chilometri, di cui circa 500 sui passi dolomitici e il resto con il trasferimento da Zandobbio a Bolzano e ritorno.
Ho scattato tante foto, che pubblicherò a puntate, a seconda delle tappe, nelle prossime settimane.

Ho così realizzato un sogno che avevo nel cassetto.




domenica 11 settembre 2022

DON CAMILLO. Peggio delle bestie...

 



FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.

PEGGIO DELLE BESTIE...MEGLIO DEGLI ANGELI

Quando si fanno esperienze di vita comunitaria si notano gli estremi del comportamento umano. Soprattutto emergono quando ci sono situazioni di particolare bisogno.
Ad esempio: è l'ora del pranzo. C'è chi scatta e si dirige di corsa verso il punto di distribuzione, spintonando, se necessario, i "concorrenti"; ma c'è anche chi se ne sta tranquillo, aspettando che la fila degli "assalitori" si esaurisca e che gli impazienti soddisfino la loro brame.
C'è il passaggio di un personaggio di spicco? Si verifica un corri corri verso le transenne di contenimento per essere in prima fila, il più vicino possibile al proprio idolo di turno; ma c'è anche chi se ne sta tranquillo al suo posto, accontentandosi di essere presente all'evento.
Ci sono posti limitati e si registra il tutto esaurito? C'è chi fa il diavolo a quattro per potersi comunque intrufolare, ma c'è anche chi cede il suo posto pur senza esserne richiesto...
Uno si sveglia al mattino presto perché ha dormito a sufficienza? Si mette a saltare, a cantare, a fischiare, a sbattere le porte, incurante di chi dorme ancora, della serie "a posto io a posto tutti", ma c'è anche chi usa tutti gli accorgimenti per non disturbare.
Sono solo alcuni esempi di esperienze semplici che non portano a conseguenze gravi. Ma ci sono anche esempi di esperienze estreme che portano a conclusioni drammatiche.
Penso ad esempio ad episodi  capitati nel campo di concentramento di Auschwitz dove non si esitava a denunciare un compagno di prigione per avere un pezzo di pane, ma dove c'è stato anche il gesto eroico di P. Kolbe che si è offerto a sostituire  un suo compagno di cella nel bunker della morte...
Ci sono nella storia umana episodi estremi in un senso e nell'altro che dimostrano come la creatura umana sa essere più feroce delle bestie selvatiche, ma anche più sublime degli Angeli.
E' così la storia umana fin dalle origini. Continuerà ad essere così...fino a quando tu deciderai di parteggiare  per gli Angeli.
Allora ci sarà una possibilità in più per un'umanità bisognosa di accogliere e di lasciarsi trasformare da una redenzione già realizzata e che aspetta solo il permesso di entrare nel quotidiano.

                                      don Camillo



giovedì 8 settembre 2022

LIBRI. "Il silenzio dell'onda" di Carofiglio Gianrico

 




   LIBRI  CONSIGLIATI  DA  LORIS ,   

   GRANDE DIVORATORE  DI  VOLUMI     





" IL SILENZIO DELL'ONDA " di Carofiglio Gianrico edito da Rizzoli.

Da mesi, il lunedì e il giovedì, Roberto Marias attraversa a piedi il centro di Roma per raggiungere lo studio di un psichiatra.
Si siede davanti a lui, e spesso rimane in silenzio. Talvolta i ricordi affiorano. E lo riportano al tempo in cui lui e suo padre affrontavano le onde dell'oceano sulla tavola da surf. Lo riportano agli anni rischiosi del suo lavoro di agente sotto copertura, quando ha conosciuto il cinismo, la corruzione, l'orrore. Fuori, ma anche dentro di sé. 
Di professione fantasma, a imparato ad ingannare,  a tradire, a sparire senza lasciare traccia.. Una vitq che lo ha ubriacato e travolto.
Le parole del dottore, le passeggiate ipnotiche in una Roma che lentamente si svela ai suoi occhi, l'incontro con Emma, come lui danneggiata dall'indicibilità della colpa, gli permetteno di tornare in superficie. E quando Giacomo gli chiede aiuto contro  i suoi incubi di undicenne, Roberto scopre una strada di riscatto e di rinascita.

 

martedì 6 settembre 2022

VIVERE INSIEME. Comprare è facile, anche troppo

 

FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 05/08/22.
Articolo: "Comprare è facile, anche troppo" di FEDERICO FORMICA.


La formula del "buy now pay later" (Bnpl, in italiano "compri adesso e paghi dopo") che consente di acquistare a rate anche prodotti da poche centinaia  di euro, senza interessi e soprattutto, di ottenere il denaro senza aspettare, sta cominciando a prendere piede anche da noi.
Nel 2021 si stima che l'8 per cento  delle transazioni di ecommerce (a livello europeo) abbia  comportato un prestito di questo tipo (in Italia del 3 per cento).
In apparenza  è un vantaggio per tutti: il venditore ottiene subito il denaro, l'acquirente dispone subito del bene e paga in poche rate (quasi mai oltre le 5) a interessi zero.
L'intermediario è quasi sempre una società di Fintech, che incassa dal venditore una commissione intorno al 5 per cento (anche se le finanziarie più note  sono fuori da questo mercato).
Ma c'è un problema: il Bnpl non è considerato credito al consumo. Di fatto, non è regolato. Significa che "quando un cliente chiede un prestito di questo tipo, nessuno controlla la sua posizione creditizia" spiega Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, "quindi, se è già troppo esposto, magari perché ha altri due prestiti e un mutuo in corso, nessuno può saperlo". Il rischio è che alcuni consumatori, più o meno consapevolmente, facciano il passo più lungo della gamba.
Eppure l'occasione per regolare il settore c'era: l'Europa sta riformando la direttiva sul credito al consumo ma, a metà luglio, il Parlamento, ha deciso di tenere fuori dalla normativa il Bnpl scatenando le ire del Beuc, che riunisce le principali associazioni di consumatori europee: "Esentare  questi prodotti dalla direttiva equivale a spalancare le porte al sovraindebitamento" dice la direttrice generale Monique Goyens, "perché il  Bnpl non prevede una seria valutazione del credito".
Il rischio è, in parte,  anche per le società che erogano il credito. "Se il cliente non onora il debito, nessuno lo sa perché non c'è alcuna segnalazione alla centrale rischi. Quindi, il giorno successivo, potrebbe tranquillamente ottenere un altro prestito senza che la finanziaria si accorga che, di fatto, quel cliente è già in default" dice Matteo Risi, ricercatore dell'osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano.
Un rischio, comunque, ben calcolato: per un cattivo pagatore ce ne sono molti altri in regola, ecco perché le società intermediarie sono tutt'altro che preoccupate.


giovedì 1 settembre 2022

ATALANTA. Calendario libero o pilotato?

 





Quando Milan, Inter, Juve e Napoli giocheranno in Champions, in campionato non incontreranno l'Atalanta, tranne nella 6° ed ultima giornata.

Ecco in dettaglio:

Champions                     partite campionato ATALANTA

06/09  Salzburg-Milan            05/09   Monza
   "     Psg -  Juve
07/09  Inter - Bayern M.
   "     Napoli  -  Liverpool
13/09   Victoria  -  Inter            11/09    Cremonese
   "     Rangers  -  Napoli
14/09   Milan  -  Dinamo
   "     Juve  -  Benfica
                                              18/09    Roma
                                              02/10   Fiorentina 
04/10   Inter  -  Barcellona
    "     Ajax  -  Napoli
05/10   Chelsea  -  Milan
    "     Juve  - Maccabi               09/10   Udinese
11/10     Maccabi  -  Juve
   "      Milan  -  Chelsea
12/10    Napoli  -  Ajax
   "      Barcellona  - Inter          15/10    Sassuolo
                                               23/10    Lazio
25/10   Dinamo  -  Milan 
   "      Benfica  -  Juve
26/10   Inter  -  Victoria
   "      Napoli  -  Rangers             30/10    Empoli
01/11    Bayern M.  -  Inter
   "     Liverpool  -  Napoli
02/11   Milan -  Salzburg
   "     Juve  -  Psg                        05/11    Napoli

Prima che il calendario della Champions (ma le date delle partite si conoscevano già) fosse stabilito, dissi ai miei figli che la Dea non avrebbe giocato contro Milan, Inter, Juve e Napoli in campionato nelle settimane in cui le quattro fossero impegnate nella Champions. Chiaroveggenza?  No, ma ho applicato solo il proverbio che "pensar male è peccato, ma spesso ci si indovina".
I miei cari figlioli mi dettero del matto e che vedevo complotti dappertutto. Considerando che con il Milan la Dea ha giocato il 21/08/22 e che con il Napoli giocherà quando probabilmente i giochi del girone dei partenopei saranno già decisi, la mia previsione era esatta.
Avrei preferito sbagliarmi: pensate alla goduria di vedere l'Atalanta contro una delle quattro squadre sopranominate, magari reduci da una partita tiratissima come solitamente succede in Champions, con la Dea bella carica e con un'intera settimana di allenamenti alla Gasp sulle spalle.
Purtroppo per le squadre italiane impegnate in europa la vedo brutta e  i media europei non avranno più da elogiare la sola Dea per il bel gioco. Chi di dovere sarà contento: è stato eliminato un termiine di paragone scomodo.