giovedì 28 maggio 2015

POESIE.11. Un attimo di serenità

UN ATTIMO DI SERENITA'
 
 
 
E' domenica sera.
Estate.
Sono solo
seduto sul balcone
tra i gerani fioriti.
Una dolce voce di ragazza
canta una canzone
alla radio.
Lontano si ode il sacerdote
che celebra la messa
nella chiesetta del cimitero.
Per un attimo
i problemi del mondo
sono dimenticati.
Mi lascio cullare
dalla melodia della canzone.
Vorrei che fosse
sempre così.
 


martedì 26 maggio 2015

RIFLESSIONI. Il vero amore

FONTE: Il mio piccolo raccoglitore.
 
 
Dio è amore, ovvio, lo sappiamo.
Almeno questi duemila anni di cristianesimo a qualcosa sono serviti! Il nostro mondo parla e straparla dell'amore: di coppia, tra genitori e figli ...
Solo che, alla fine, ci rendiamo conto che non è semplice capire in che cosa consiste davvero l'amore.
Così il simpatico dottore della legge fa una delle figure più meschine dell'intero vangelo: lui sa, conosce, sfida Gesù, ma appena deve concretizzare l'amore resta impantanato, si ferma nelle secche della quotidianità.
E Gesù racconta l'amore, l'amore più assurdo, inaudito: un uomo ferito e due devoti che non lo vedono neppure e tirano diritto. Tragica farsa dell'essere umano che riesce a costruirsi una fede che lo allontana dal fratello!
Ma l'inaudito è tutto in quel invece, un samaritano, cioè uno straniero, uno di quelli che vengono a rubarci il lavoro, si ferma e si prende cura dello sconosciuto, gratuitamente.
Ecco l'amore, dice Gesù, saper riconoscere il volto del fratello sempre e comunque, saper cambiare i programmi della propria giornata sporcandosi le mani del sangue del ferito.
E la conclusione, è tagliente: "Non chiederti chi è il tuo prossimo, ma a chi sei disposto a stare vicino...". Facciamoci carico di chi incontreremo, così come Gesù si è fatto carico di noi!


GSO ZANDOBBIO. Statistiche campionato 2014/15

I DATI SOTTO RIPORTATI SONO ESTRAPOLATI DAI COMUNICATI UFFICIALI CSI E FIGC.
SARANNO AGGIORNATI OGNI SETTIMANA CON IL PROCEDERE DEL CAMPIONATO.
                   
    SQUADRA      PU/PG    PU    PG    PV    PN    PP    RF    RS    RF/RS


1°      esordienti 7     2,73      60      22    20      0       2  147      42     +105

2°      3 categoria      1,75      42      24    12      6       6    42      31      + 11

3°      pulcini 6          1,65      33      20    10      3       7    --       --         --

4°      juniores 11      1,04      31      30      8      7     15    45      70      - 25

5°      dilettanti 11     0,75      18      24      4      6     14    35      68      - 33
                                                                           
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   


SITUAZIONE DISCIPLINARE

             GIOCATORE/DIRIGENTE         GG/SQUALIFICA        SQUADRA

1°              COMETTI GIUSEPPE                              5                      DIL/11

2°              MAZZA MATTEO                                    3                      3 CAT.
                 CADONI FABRIZIO                                                         DIL/11
                 CORTESI DAVIDE                                                          JUN/11
                                                                                                                                                        
                   BARCELLA MARCO                                 2                       3 CAT.
                 MUTTI FABIO                                                                      "
                 TESTA ALESSANDRO                                                         "
                 BARCELLA ANGELO                                                           "
                 BUOSO NICOLAS                                                           JUN/11
                 MARTINELLI ROBERTO                                                     "
                 CAMPESE NICOLAS                                                          "
                 MARTINELLI FILIPPO                                                        "
                 ADAMI KEVIN                                                                  "
                                                        
4°             BARCELLA NICCOLO'                              1                       3 CAT.
                BENA MATTIA                                                                     "
                NORIS MATTEO                                                                   "
                FACAGNI MARCO                                                                 "
                BELOTTI NICHOLAS                                                             "
                BELLINI GIULIO                                                               DIL/11
                FINAZZI MICHELE                                                                "
                NICOLA DAVIDE                                                                   "
                ZENONI CRISTIAN                                                           JUN/11
                CAVALLERI DAVIDE                                                              "
                CORTESI ANDREA                                                                 "
                NOVALI NICOLO'                                                                   "
              
              


MULTE


3 CATEGORIA                           €  40
JUNIORES                                 "  25





giovedì 21 maggio 2015

SALUTE. AIRC. Grassi.4

 
grassi
 
 
I grassi sono i costituenti più energetici della dieta: forniscono 9 calorie per grammo contro le 4 calorie per grammo delle proteine e altrettante dei carboidrati.
Sono sia di origine animale (contenuti soprattutto nelle carni e nei formaggi) sia di origine vegetale (contenuti soprattutto in semi, frutta secca e olive).
La maggior parte dei grassi insaturi è di origine vegetale, anche se fa eccezione il pesce, specialmente azzurro.
Alcuni acidi grassi (componenti dei grassi) polinsaturi sono nutrienti essenziali: ciò significa che se non li introduciamo con la dieta, andiamo incontro a carenze nutrizionali perché il corpo non è in grado di produrli.
I grassi saturi, invece, sono quasi esclusivamente di origine animale, con alcune eccezioni come l'olio di palma, mentre il colesterolo è presente solo nei cibi animali.
Nel mondo occidentale i grassi costituiscono il 30-40 per cento dell'apporto calorico giornaliero e nella maggior parte dei casi sono di origine animale, quindi poco salubri.
Le ricerche epidemiologiche sono chiare: diete troppo ricche di grassi aumentano il rischio di sviluppare il cancro al polmone, al colon-retto, alla mammella, all'endometrio e alla prostata.
Il rischio è ancora maggiore se i grassi consumati sono saturi, cioè quelli più presenti nei cibi di origine animale.
Un eccessivo consumo di alimenti ricchi in colesterolo sembra invece associato a un aumentato rischio per cancro al polmone e al pancreas.
Infine troppi grassi influiscono anche sul peso corporeo, e l'obesità è  a sua volta un fattore di rischio diretto per lo sviluppo di cancro.
 
 
IN PRATICA
 
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E' utile ridurre l'apporto di grassi, privilegiando piuttosto quelli vegetali (e in particolare l'olio extravergine d'oliva).
I grassi di origine animale, come lo strutto e il burro andrebbero eliminati o, nel caso del burro, usati solo occasionalmente e in piccola quantità.
 


FILM. Una nuova amica


Diretto da Francois Ozon, il film ha per protagonisti Romain Duris, Anais Demoustier, Raphael Personnaz, Aurore Clément, Jean-Claude Bolle-Reddat, Isild Le Besco.
 
Claire è sposata con Gilles, ma è con Laura che ha da sempre la relazione più profonda.
Amiche dall'infanzia, Claire e Laura hanno condiviso i banchi di scuola e i momenti ludici, hanno fatto un patto di sangue e inciso un cuore nel bosco per suggellare la loro amicizia.
Sempre un passo avanti a lei, nella vita come nella morte, Laura sposa David e resta incinta di Lucie, la figlia che non vedrà crescere.
Morta prematuramente a seguito di una malattia, Laura lascia Claire in uno stato di profonda prostrazione.
Al funerale dell'amica Claire promette di vegliare su David e la loro bambina, ma quella promessa porta con sé una scoperta insolita. David tra le mura di casa indossa abiti femminili, si trucca come una donna, si muove come una donna, pensa come una donna.
Scioccata dalla rivelazione, Claire decide comunque di stare al gioco e mantenere il segreto.
 

DON CAMILLO. Sono in pensione!

FONTE: avvisi settimanali della Parrocchia di Cene

SONO IN PENSIONE!
 

 
La Curia mi ha fatto sapere che dal 1° Maggio entro in PENSIONE.
Saputa la notizia, con grande gioia sono corso dal mio Principale che mi ha accolto subito senza farmi fare anticamera. Era così solenne che, per l'emozione, sono riuscito soltanto a balbettare "GRAZIE".
Lui essendosi accorto subito di quanto ero impacciato, mi ha messo a mio agio. Così, piano, piano mi sono tranquillizzato, anche perché, con mia grande sorpresa, ha cominciato a lodarmi e a ringraziarmi. Lui a me!
"Ti sono riconoscente perché hai lavorato bene in questi anni; sei stato un prete in gamba perché in tutto quello che hai fatto ti sei buttato con l'anima e con il corpo senza mai risparmiarti".
Di fronte a tanti elogi mi sentivo un po' imbarazzato, però, nello stesso tempo contento e pensavo "meno male che non ha visto le mie magagne!"
E lui continuando a parlarmi "Conosco le tue magagne. Lo so bene che non sei una goccia del Cero Pasquale, però vedo anche il tuo sforzo di rimediare e il tuo desiderio di migliorare...".
Tutte queste belle parole mi rilassano talmente da liberare in me una sorprendente confidenza.
"Che cosa pensi di fare adesso che sei in pensione?" mi domanda sorridendo.
"Beh! Penso di fare il pensionato" rispondo io e continuo: "Non ci sono più orari di lavoro; preoccupazioni di scadenze; cose da organizzare; problemi da affrontare; prediche da preparare; appuntamenti da fissare; conti da far quadrare; conferenze, riunioni...Posso dormire fino alle 9 o alle 10 del mattino; andare a prendermi il giornale in edicola e leggerlo tranquillamente seduto sulla panchina nel parco giochi comunale; sorseggiare un aperitivo prima di mezzogiorno e poi rientrare in casa per il pranzo..."
Mentre sto per raccontargli anche il pomeriggio, mi interrompe  con molto garbo: "Guarda che sei entrato in pensione, non in disarmo! O forse in tutti questi anni hai lavorato solo per lo stipendio?!"
"No certamente" rispondo io. "E tu lo sai bene! Tanto a Te non sfugge nulla!"
"Esatto!" mi risponde Lui. "So bene che non hai mai lavorato per lo stipendio. E allora continua a lavorare per me, anche perché di operai in cantiere ne ho gran pochi e non posso permettermi il lusso di perdere anche quei pochi".
"Ma Signore, quando si va in pensione è perché si è vecchi e poco produttivi. In questa condizione non posso che esserti d'ingombro!"
"Io non ho bisogno di gente produttiva. Anzi, mentre eri produttivo ho pazientato con te sapendo di poterti condurre verso una condizione di debolezza. Adesso che ho raggiunto dopo tanti anni il mio obiettivo, posso contare veramente su di te, perché è nella debolezza che si manifesta la mia forza!"
Mentre ascolto in silenzio, cerco di ricordare dove ho letto questa frase che non mi risulta nuova.
"E' una frase che conosci bene. L'ho detta a suo tempo all'Apostolo Paolo che, come te, pensava di essermi utile solo se recuperava la pienezza della sua forza".
Adesso mi ricordo: 2 Cor. 12,7 - 10!
Felice e confuso d'essere stato paragonato al mio grande collega predecessore Paolo, mi congedo dal mio Principale scosso dal suono della sveglia: sono le 5,30; devo preparare lo zaino perché questa mattina 1° Maggio vado in pellegrinaggio al Perello.
Non sarà un divertimento dato che il cielo promette una giornata di acqua.
E questo tanto per incominciare!

                                          D. Camillo

 
 

giovedì 14 maggio 2015

OGGETTI. Antico idrovolante


DON CAMILLO. C'era una volta il pudore

 
 
FONTE: avvisi parrocchiali della Parrocchia di Cene
 
C'ERA UNA VOLTA IL PUDORE
 
 
Il pudore  è quella  forte emozione umana che tende a nascondere le tensioni e le esperienze più intime e, tutt'al più, a renderne partecipi solo gli amici più fidati.
Il pudore nasce dalla capacità di valorizzare e di apprezzare quelle esperienze, e di custodirle gelosamente.
Oggetto del pudore sono soprattutto il proprio corpo e la propria vita affettiva legati da un inscindibile vincolo di reciprocità perché la vocazione del corpo è l'amore e l'esigenza dell'amore è quella di manifestarsi attraverso il corpo.
Là dove viene meno il pudore è segno che è venuta meno questa alleanza corpo-amore, e l'amore stesso ha perso la sua caratteristica di forte intimità.
La mia sensazione è che oggi il corpo sia ridotto ad un semplice meccanismo di erogazione del piacere, e l'amore sia ridotto ad un semplice compiacimento di se stesso.
Una specie di "bottega" del piacere, dove ognuno compra e vende quello che più gli interessa.
In una logica di questo tipo il pudore non ha più motivo di essere, e, insieme al pudore, scompare tutto un mondo di intensa umanità che lascia il posto alla banalità e all'esibizionismo.
 
                                         D. Camillo

LA COSTITUZIONE ITALIANA. Articoli dal 35 al 47

TITOLO III
 
RAPPORTI ECONOMICI
 
ART. 35.
 
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.
 
ART. 36.
 
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla sua famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite e non può rinunciarvi.
 
ART. 37.
 
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.
 
ART. 38.
 
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.
L'assistenza privata è libera.
 
ART.39.
 
L'organizzazione sindacale è libera.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
E' condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
 
ART. 40.
 
Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano.
 
ART. 41.
 
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a  fini sociali.
 
ART. 42.
 
La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.
La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.
La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi di interesse generale.
La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.
 
ART. 43.
 
A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.
 
ART. 44.
 
Al fine di conseguire  il razionale sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata, fissa limiti alla sua estensione secondo le regioni e le zone agrarie, promuove ed impone la bonifica delle terre, la trasformazione del latifondo e la ricostruzione delle unità produttive, aiuta la piccola e media proprietà.
La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane.
 
ART. 45.
 
La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità.
La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato.

ART. 46.
 
Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.
 
ART. 47.
 
La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.
Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.
 

 

 


LIBRI. "E li chiamano disabili" di Candido Cannavò

LIBRO "E li chiamano disabili" di CANDIDO CANNAVO' edito da RCS LIBRI SPA - Bur Saggi
 
Candido Cannavò  è stato direttore  della "Gazzetta dello Sport" dal 1983 al 2002.
Per Rizzoli ha pubblicato il best seller Una vita in rosa (Premio Chianciano 2003, sezione autobiografica), Libertà tra le sbarre (2004) e Pretacci (2007).
 
"L'handicap - scrive Candido Cannavò - è un motore di cui non conosciamo i limiti." Nulla vieta però di provare a conoscere l'ebbrezza di una velocità che non si calcola in chilometri orari, ma in centimetri annui rubati alla paralisi; di una potenza  che non si misura in cavalli, ma in determinazione; di una ripresa che non si assapora in qualche secondo, ma in un solo respiro. Nulla vieta poi di ammirare la carrozzeria che circonda quel motore e di scoprirla armoniosa, completa, efficiente. Così com'è.
Attraverso sedici storie di straordinaria non rassegnazione, con il rigore del cronista e il fascino narrativo dello scrittore, Candido Cannavò ci accompagna nel suo viaggio in un territorio spesso ignorato, addirittura cancellato, eppure popolato di individui coraggiosi, tenaci, e appassionati, ma soprattutto capaci di ordinari grandi successi. Uomini e donne che non hanno alcun bisogno di pietismo e compassione, ma che chiedono piuttosto l'accoglienza e l'attenzione dei conformisti della normalità.

GSO ZANDOBBIO. Risultati della fase finale

ECCO I RISULTATI FINALI
 
 
ottavi   VOLLEY SARNICO - GSO ZANDOBBIO      3-0
 
ottavi   GSO ZANDOBBIO - POLISCALVE SPORT   1-2
 
playoff GRASSOBBIO - GSO ZANDOBBIO             3-0
 
E' finita con 3 sconfitte per i nostri colori sociali, ma gli avversari si sono dimostrati superiori.
 
Non abbiamo nulla da recriminare: ci siamo battuti al massimo delle nostre possibilità.
 
Grazie ragazze e ragazzi: altri sfide vi aspettano!!!!

giovedì 7 maggio 2015

RIFLESSIONI. Ricerca della perfezione?

FONTE: il mio piccolo raccoglitore.
 
 
Chi si avvicina seriamente al Dio di Gesù provoca lo scatenamento interiore di una lotta spirituale fra luce e tenebre, fra bene e male. E il Vangelo parla dell'avversario (è il nome usato da Gesù per definire Satana) e della lotta che siamo chiamati a combattere.
Succede ad ogni discepolo di Gesù di attraversare periodi bui: Dio non si sente, tutto va storto, sembra proprio che il destino si accanisca contro di noi. E' il momento della prova: il tuo cuore ha conosciuto Dio, non stai percorrendo strade che ti portano lontano da lui, eppure sprofondi nella tristezza e nell'insoddisfazione perenne... L'avversario agisce e agisce proprio quando le cose sembrano andare bene; perciò Gesù ammonisce i suoi a non cercare situazioni improbabili di perfezione cristiana.
La stragrande maggioranza delle persone che si confessano, si accusa del fatto di commettere sempre - più o meno - gli stessi peccati. Il loro sogno segreto sarebbe quello di arrivare davanti al confessore, sorridere e dire: "Tutto bene, nessun peccato!".
Ma è ciò che Dio desidera? O non siamo noi a desiderarlo? Dio ha bisogno di figli, non di giusti! E, a volte, è bene restare consapevoli della propria fragilità per non correre il rischio di essere travolti.

DON CAMILLO. Coppiette in oratorio

FONTE: avvisi settimanali della Parrocchia di Cene.
 
 
Coppiette in oratorio
 
 
Ultimamente capita di frequente di vedere in oratorio coppiette di adolescenti abbracciati stretti stretti mentre si baciano sulla bocca.
Io quando li vedo, ogni volta intervengo spiegando a loro che quello che stanno facendo non è corretto sia nei confronti dell'ambiente in cui si trovano, sia nei confronti delle altre persone che lo frequentano.
Per tutta risposta mi sento dire: "Non stiamo facendo nulla di male" oppure "E' meglio vedere due  che si vogliono bene piuttosto che quelli che litigano e bestemmiano...".
A parte il fatto che è tutto da verificare se quei baci appassionati sono proprio un "volersi bene", non mi resta che spiegare le motivazioni del mio intervento:
  • Prima di tutto l'oratorio è un luogo in cui si costruisce l'amicizia di gruppo. Chi lo frequenta, perciò, è invitato ad aprire la sua sensibilità verso tutti per fare gruppo e non per fare coppia;
  • Le effusioni intime di affettività sono esperienze fortemente personali che vanno vissute nel privato perché appartengono alla sfera del privato, ma anche perché possono scatenare negli altri tutta una serie di reazioni quali ad esempio il disagio, la sensazione di essere esclusi, la passionalità...
  • Trattandosi inoltre di un ambiente frequentato da bambini, diventa una mancanza di delicatezza e di rispetto nei loro confronti che vivono in una fase di sviluppo che ha bisogno di tutt'altri stimoli più adeguati alla loro età e alle loro attese.
 
Qui si tratta del progetto educativo dell'oratorio (non solo dell'oratorio di Cene, ma di ogni oratorio).
Liberissimo ognuno di non condividerlo: in tal caso il mondo è molto più grande ed offre molti più spazi diversificati che non l'oratorio.
Ma altrettanto libero deve essere l'oratorio e chi ne ha la responsabilità, di coltivare il suo progetto educativo a vantaggio di chi ne riconosce il valore.
A tutti gli adulti che frequentano l'oratorio con un qualche incarico ed una qualche responsabilità io chiedo di intervenire in questo senso, con il mio pieno appoggio, perché ci sia una uniformità educativa che ritengo indispensabile per un buon funzionamento di tutto.
 
                                      D. Camillo

VIAGGI. Torbiere del Sebino


Parlare di viaggio per visitare le Torbiere del Sebino fa sorridere, perché è una gita fuoriporta. Infatti pochi km dividono Zandobbio da Iseo.
 
Tuttavia questa gita merita considerazione per la sua particolarità.
 
Lasciando l'auto anche davanti al campo sportivo di Iseo, in circa 3 ore si può fare il percorso sud e quello centrale, mentre il percorso nord, costeggiando quasi interamente la strada asfaltata, è poco appetibile anche per i rumori degli automezzi.

Ecco le foto che ho scattato.