venerdì 27 febbraio 2015

FILM. Storie pazzesche


Il film, diretto da Damiàn Szifròn e co-prodotto da Agustin e Pedro Aldomovar, è un'antologia dei 6 cortometraggi uniti dal tema comune della violenza e della vendetta:
  • Pasternak
  • I ratti
  • Il più forte
  • Bombetta
  • La proposta
  • Fino a che morte non ci separi.
 
Il cast riunisce il meglio del talento argentino odierno.


LA COSTITUZIONE ITALIANA. Articoli: da 1 a 12

 
PRINCIPI  FONDAMENTALI
 
 
 
ART. 1.
 
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
 
 
ART. 2.
 
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
 
 
ART.  3.
 
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
 
 
ART. 4.
 
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
 
 
ART. 5.
 
L Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
 
 
ART. 6.
 
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
 
 
ART. 7.
 
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate  dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
 
 
ART. 8.
 
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
 
 
ART. 9.
 

 
 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
 
 
ART. 10.
 
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.
 
 
ART. 11.
 
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
 
 
ART. 12.
 
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco, rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
 



SALUTE. AIRC. Energia e consumo energetico.1



 

FONTE: "AIRC fondamentale SPECIALE ARANCE DELLA SALUTE".
 
 
Un fine settimana di gennaio  c'è stata, come ogni anno, la vendita delle arance per la raccolta di fondi dell'AIRC, che festeggia i 50 anni al servizio della ricerca oncologica e dei malati di cancro.

Nel sacchetto delle arance c'era il libretto "AIRC fondamentale - SPECIALE ARANCE DELLA SALUTE".

Ecco alcuni articoli estrapolati, che pubblicherò in vari post.

Ci sono voluti proprio 50 anni per arrivare a capire che gli stili di vita, in primo luogo ciò che mettiamo nel piatto, sono all'origine di quasi il 70 per cento dei tumori.
Le prime ricerche in questo settore sono state accolte inizialmente con scetticismo, ma già sul finire degli anni '60 prendono l'avvio i grandi studi epidemiologici. I risultati definitivi arrivano però solo in anni recenti, per la natura lunga e articolata di queste ricerche.
Oggi però sappiamo cosa è meglio mettere nel piatto.
 
 
Le arance della Salute
 
Sono ormai noti gli effetti benefici che le arance possono apportare alla nostra salute. Ricche di antiossidanti, utili per contrastare l'azione dei radicali liberi, sono in primo luogo una preziosa fonte di vitamina C. Quest'ultima ha un ruolo fondamentale nel rafforzare le nostre difese immunitarie, ma non solo. Protegge il sistema cardiovascolare e possiede importanti proprietà antinfiammatorie. L'arancia fresca è ricca anche di vitamine A, B e PP e di flavonone, l'elemento maggiormente protettivo, soprattutto nei confronti del tumore allo stomaco.
Le Arance della Salute (distribuite  n.d.r.) sono di qualità rossa, perciò contengono circa il 40 per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi e sono ricche di antociani, pigmenti naturali dagli straordinari poteri antiossidanti. Sono quindi le più adatte nella prevenzione oncologica.
 
Energia e consumo energetico
 
Come tutti gli animali, anche l'uomo ha bisogno dell'energia che proviene dal cibo (misurata in Kilocalorie o calorie). Il bilancio tra energia introdotta con il cibo e energia consumata costituisce un elemento importante per la salute e in particolare per la prevenzione del cancro.
Studiando la letteratura scientifica in merito, gli esperti hanno concluso che:
  • un eccesso di calorie rispetto a quanto consumato aumenta il rischio generale di ammalarsi, perché promuove anche l'aumento di peso;
  • vi sono prove convincenti a sostegno della relazione tra calorie in eccesso e la comparsa del tumore del seno dopo la menopausa, oltre a un maggior rischio di tumore dell'endometrio, della cistifellea e del rene;
  • l'attività fisica regolare, invece, protegge colon, polmoni e seno dallo sviluppo di un tumore, e inoltre migliora lo stato di salute generale dell'individuo.
Studi su modelli sperimentali hanno evidenziato che una riduzione dell'apporto calorico del 30 per cento, rispetto al consumo medio, potrebbe allungare la vita dell'individuo inibendo l'invecchiamento cellulare.
Finora mancano studi sull'uomo, per la difficoltà a reclutare persone disponibili a ridurre per lungo tempo i propri consumi alimentari. Per questo i ricercatori lavorano alla messa a punto di farmaci in grado di mimare, a livello della cellula, gli effetti della restrizione calorica.

IN PRATICA
___

E' importante mantenere un peso adeguato all'età e alla propria struttura fisica.
Bisogna controllare il proprio apporto calorico, ma non è necessario pesare e misurare ogni cibo se si segue una dieta corretta, povera di prodotti animali, di grassi e di zuccheri, ma ricca di verdura, legumi, frutta e cereali integrali.
 
 

giovedì 19 febbraio 2015

DON CAMILLO. Campeggio estivo a Livigno


Fonte: avvisi settimanali della Parrocchia di Cene.
 
 
Dopo tre anni di pausa forzata, riproponiamo il campeggio estivo a Livigno. Pausa forzata perché il Comune di Livigno aveva trasformato il piazzale dove montavamo le tende in deposito tronchi provenienti dall'opera di risanamento dei boschi della zona. Ora il Comune di Livigno su quel piazzale ha ricavato uno spazio perché possiamo riprendere la nostra esperienza di campeggiatori.
Sul calendario annuale sono indicate le date che per comodità riporto qui di seguito.
 
12 Giugno                occupato da D. Camillo con gli
                                animatori del Giochestate.
19 Giugno-4 Luglio libero.
5 -11 Luglio             occupato da D. Camillo con i
                                ragazzi del Giochestate.
11 - 25 Luglio          libero.
26 Luglio-1 Agosto occupato da D. Camillo con i
                               ragazzi che vogliono prolungare
                               il Giochestate in alta quota.
1 - 16 Agosto          occupato da D. Camillo con gio-
                               vani e famiglie
17 Agosto               inizio delle operazioni di smon-
                               taggio.
 
 
La quota d'iscrizione:
 
  • Per i ragazzi da 5 a 13 anni           €  20,00
  • Per gli animatori del Giochestate    €  10,00
  • Per gli adolescenti-giovani e adulti €   23,00
  • Da 0 a 4 anni                               gratis
  • Oltre i 90 anni                              gratis
 
Per l'autogestione:
 
  • € 100,00 al giorno come contributo per opere di montaggio-smontaggio-trasporto attrezzatura-affitto del fondo
  • € 2,00 al giorno per ogni campeggiatore per affitto struttura (contributo per l'ammortamento dell'attrezzatura e la manutenzione - aggiornamento).
 
Dopo il Giochestate i ragazzi che lo desiderano possono passare uno o più turni facendo anche l'esperienza, se lo desiderano, di pernottamento in bivacchi di alta quota e di altre novità che saranno esposte a chi è interessato.


PARR. S.GIORGIO M. DI ZANDOBBIO. Torneo di calcio balilla


La settimana scorsa si è svolto nel bar del nostro oratorio un torneo di calcio balilla.
Bella iniziativa che ha movimentato queste lunghe sere invernali, rendendo frizzante l'atmosfera del bar.
Hanno partecipato 24 coppie di giocatori e giocatrici, suddivise in 4 gironi.
Si classificavano per i quarti di finale le prime 2 coppie di ogni girone.
Ecco le foto dell'entusiasmante torneo.
Incominciamo con le foto degli organizzatori.

Seba - Monica - Davide


l'attrezzo del mestiere


Poi i baristi

Nicolas - Andrea



Andrea




Nicolas



Lorenza - Francesca - Lucia




Giulia - Maria


continuiamo con i concorrenti  (mi scuso con chi ho dimenticato di fotografare)



Barci - Tarzan



Beppe - Franca



Cecilia - Lucia





Luca - Federica



Filippo - Giovanni




Giovanna - Paolo


Giuseppe - Cristian



Rossella - Nicolò



Milena - Giuliana



Davide - Giovanni


Daniele - Livio


Massimo - Antonio



Cristian - Stefano


Luca - Davide



Mario - Alessio


Marcello - Gengio



don Roberto - suor Terelisa



Le premiazioni


4° posto
Stefano - Cristian


3° posto
Gengio - Marcello


2° posto
Barci - Tarzan


1° posto
Massimo - Antonio


gli stessi con Milena (versione velina)

altre foto


Monica - Mattia







Elena - Giulia




Giulia




Giulia - Elena - Giulia




Milena (versione frutta&verdura) - Claudio



Anna - Barbara - Paola - Cecilia




Lucia concentrata











giovedì 12 febbraio 2015

OGGETTI. Casetta per gatti randagi a Istanbul

 
 
 

COMUNE DI ZANDOBBIO. Il gigante è stato abbattuto



Il 16 dicembre 2013 ho pubblicato il post "I giganti di Zandobbio" dove auspicavo che il pino (cedrus deodara) davanti al municipio non fosse abbattuto.
Nello scrivere il testo mi veniva in mente il taglio forse eccessivo (come numero) dei pini intorno al campo sportivo  effettuato per far posto al parcheggio.
Nei giorni scorsi ho sentito ancora voci sul taglio del cedro e sulla difficoltà della sindaco Mariangela Antonioli  di prendere una decisione, poiché sembra che effettivamente la pianta sia un pericolo per l'incolumità dei fabbricati vicini e anche delle persone.
Incontro Mariangela l' 08/12/2014 e parliamo di questo problema e lei mi annuncia che si è deciso di abbattere l'albero.
Mi esibisce la "Richiesta di autorizzazione per l'abbattimento  di alberi ai sensi del D. Lgs.22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio", inviata al Ministero per i Beni e le Attività Culturali - SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI DI MILANO in data 13 novembre 2014, in cui nella documentazione tecnica allegata si  auspica un rapido abbattimento dell'esemplare di Cedrus deodara posto in Piazza Monumento a ridosso degli edifici in quanto:
  • danneggia gli stessi con radici e rami, in particolare l'edificio plurifunzionale oggetto di attuale intervento di manutenzione;
  • è un esemplare rovinato da capitozzature e potature maldestre effettuate nel corso degli anni;
  • fa parte di una specie non autoctona tristemente nota per schianti improvvisi, soprattutto quando poste in aree urbane inappropriate e sottoposto a cattiva manutenzione che facilitano la formazione di cavità interne invisibili che rendono instabile l'esemplare;
  • risulta costituire a giudizio dello scrivente un grave pericolo per l'incolumità pubblica.
Mariangela mi mostra anche la risposta alla stessa del 09 dicembre 2014, con la quale la Soprintendenza le autorizza ai sensi dell'art. 21 del D.Lgs. 42/2004 a condizione che prima dell'esecuzione venga acquisito il parere del Corpo Forestale dello Stato, al quale questa nota è inviata in indirizzo per i necessari adempimenti di competenza.
Il parere del Corpo Forestale dello Stato arriva con una lettera al nostro Comune il 21/01/15.
In tale scritto si dice che, considerato il possibile pericolo di schianto dell'albero, accertato in data 15/01/15, che potrebbe causare danni a persone e cose, rilascia Parere Positivo all'abbattimento della pianta.
Durante il colloquio dentro di me penso: come ci comporteremmo noi, considerando che negli ultimi anni  le trombe d'aria sono frequenti?
Potrebbe succedere che all'abbattimento del cedro, questo risulti sano, ma il pericolo non sarebbe scongiurato nel caso di un evento atmosferico fuori del normale.

Martedì  pomeriggio 10/02/2014 verso le 14:00 passo in macchina davanti al monumento per recarmi a Gorlago e vedo che hanno iniziato a tagliare il cedro. Nel ritorno verso le 17:00 l'albero a pezzi è a terra.







Addio amico cedro. L'essere umano uccide i propri simili con una facilità incredibile e tu eri solo una pianta.
Mia ultima considerazione: oggi è molto difficile fare il sindaco di un paese, anche se piccolo.

martedì 10 febbraio 2015

PARR.S.GIORGIO M. DI ZANDOBBIO. 11° anniversario morte p. Simone Vavassori



Oggi è l'undicesimo anniversario della morte di p. Simone.

E' sempre presente nel nostro cuore, con la certezza che ci protegge dal Paradiso.


giovedì 5 febbraio 2015

SCUOLA. Importanza scrivere in corsivo scuole elementari






Nell'articolo "L'ultima missione delle elementari: salvare il corsivo" di Valentina Farinaccio, pubblicato sull'inserto settimanale "il venerdì di Repubblica" del 09/01/2015, si parla del corsivo, che sta scomparendo.
Riporto alcuni passi dell'articolo.
I ragazzi, quando si degnano di lasciare la tastiera di tablet, pc e smartphone per usare la penna, scrivono sempre più in stampatello. Una scelta stilistica, all'apparenza, che cela invece molto altro.
Rosa Musto, docente e sociologa, afferma:
"Mi sono accorta, facendo per anni il presidente di commissione agli esami di Stato, che quasi tutti gli studenti, oltre a usare la "x" al posto del "per" come se fosse normale, sceglievano lo stampatello. Ho deciso di approfondire la questione e mi si è aperto un mondo."
Musto si è imbattuta in una strana corrispondenza fra la scomparsa del corsivo e l'aumento costante, anno per anno, dei casi di studenti con disturbi nell'apprendimento. Il nesso starebbe nel fatto che se la manualità è rassicurante e, soprattutto, sviluppa le fondamentali aree emozionali del cervello, l'intuito e la creatività, la scomparsa di essa (e il fatto si aggrava specie quando manca nei bambini da zero a sei anni) sta facendo danni irreparabili.
A trasferire il tutto dal piano teorico a quello pratico ci ha pensato il progetto Nulla dies sine linea (Nessun giorno senza una linea) condotto da due scuole elementari romane su 368 alunni.
Prosegue Rosa Musto:
"Questa ricerca conferma l'importanza del gesto. Lo stampatello è meglio dei tasti di un computer, certo, ma il fatto preoccupante è che i ragazzi lo prediligono perché è più semplice, al contrario del corsivo che prevede uno sviluppo neurologico avanzato, senza il quale non si possono mettere in relazione pensiero e azione. Cosa vuol dire? Che i nostri figli perdono la capacità, cioè, di individuare un problema e saperlo risolvere".

LIBRI. "L'Alchimista" di PAULO COELHO


LIBRO "L'alchimista" di PAULO COELHO edito da BOMPIANI
 
 
PAULO COELHO, brasiliano nato nel 1947, è considerato uno degli autori più importanti della letteratura mondiale.
I suoi libri, pubblicati in più di 150 paesi, hanno venduto oltre 51 milioni di copie.
 
All'interno della copertina del romanzo si legge:
 
"Impara ad ascoltare il tuo cuore: è l'insegnamento che scaturisce da questa favola spirituale e magica.
Alle frontiere tra il racconto da mille e una notte e l'apologo sapienziale, L'Alchimista è la storia di una iniziazione. Ne è protagonista Santiago, un giovane pastorello andaluso il quale, alla ricerca di un tesoro sognato, intraprende quel viaggio avventuroso, insieme reale e simbolico che, al di là dello Stretto di Gibilterra e attraverso tutto il deserto nordafricano, lo porterà fino all'Egitto delle Piramidi. E sarà proprio durante il viaggio che il giovane, grazie all'incontro con il vecchio Alchimista, salirà tutti i gradini della scala sapienziale: nella sua progressione sulla sabbia del deserto e, insieme, nella conoscenza di sé, scoprirà l'Anima del Mondo, l'Amore e il Linguaggio Universale, imparerà a parlare al sole e al vento e infine compirà la sua Leggenda Personale.
Il miraggio, qui, non è più solo la mitica Pietra Filosofale dell'Alchimia, ma il raggiungimento di una concordanza totale con il mondo, grazie alla comprensione di quei "segni", di quei segreti che solo è possibile captare riscoprendo un Linguaggio Universale fatto di coraggio, di fiducia e di saggezza che da tempo gli uomini hanno dimenticato."

DON CAMILLO. Libertà di parola e strage infinita


FONTE: avvisi settimanali della Parrocchia di Cene.
 
 
Mi riferisco ai drammatici avvenimenti che hanno sconvolto Parigi e il mondo intero.
Uccidere una persona è sempre una mostruosità anche quando a farlo sono quegli stati che si ostinano a conservare nel loro ordinamento giuridico la pena di morte. Ma è una mostruosità ancora più accentuata se la motivazione di quell'esecuzione sta in quello che la vittima ha detto o ha scritto. La condanna dell'omicidio, da qualsiasi matrice provenga, deve essere sempre ferma e totale, senza "ma" e senza "se".
Detto questo mi domando fino a dove la libertà di parola è espressione di democrazia, e se è giusto  sostenere che la parola pronunciata o scritta o disegnata o tradotta in film non debba avere dei limiti e confini, pena di essere tacciati come oscurantisti. Chiunque può dissentire dalle convinzioni di un altro e criticarle; chiunque può contrapporre le sue convinzioni  e farne la pubblicità che vuole; ma nessuno deve ritenersi libero di insultare, ridicolizzare e offendere quello che l'altro ha di così caro da impegnarvi la sua stessa vita, soprattutto se si tratta di sensibilità religiosa che coinvolge le profondità più recondite dell'animo umano. Una satira senza limiti può diventare un'arma letale come una pistola o una mitraglietta.
Per questo credo che sia necessario che ogni giornalista valuti l'opportunità di certe provocazioni sempre, ma soprattutto in tempi dominati dall'alta tensione, dove c'è sempre chi aspetta un pretesto per scatenarsi.
Non si tratta di dare un limite alla libertà di parola e all'informazione, ma di elaborarla in modo che comunichi senza aggredire e senza distruggere ciò che l'altro custodisce con il suo sangue.
 
                                         D. Camillo