lunedì 7 luglio 2025

DON CAMILLO. La via nuova della Misericordia

 




FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.

LA VIA NUOVA DELLA MISERICORDIA

La via nuova della Misericordia.
La decisione di celebrare insieme il funerale di una moglie assassinata dal marito suicida, certamente fa scalpore. Non si può dare torto a chi grida allo scandalo! Non è accettabile mettere sullo stesso piano la vittima con il suo assassino, specialmente se si tratta di un ennesimo femminicidio maturato dentro le mura domestiche per mano della persona che avrebbe dovuto proteggere la sua donna. Ma proprio qui sta il punto discriminante tra ragionamento umano e scelta di Fede. E proprio qui sta la radicale diversità dello spirito evangelico inaugurato da Gesù; quei “ cieli nuovi e quella terra nuova” che faticano tanto non solo a decollare, ma anche solo a trovare un minimo spazio nella nostra cultura. Si può criticare quanto si vuole una scelta di misericordia, ma non si potrà mai cancellare quella preghiera di Gesù che sulla croce, mentre è agonizzante e in estremo affanno per una sofferenza tanto atroce quanto ingiusta, trova la forza per sussurrare: “ Padre perdonali perché non sanno quello che fanno “. Non si può biasimare chi non arriva a tanto, credente o non credente che sia, ma non si può neanche condannare chi cerca di inoltrarsi in questa direzione per dire che è possibile, con l’aiuto della Grazia di Dio, iniziare un percorso nuovo capace di educare la persona all’esercizio di quella misericordia e di quel perdono che possono essere più incisivi del gridare e del condannare che da sempre tengono banco con i risultati che conosciamo. Se ancora la Chiesa stessa non è arrivata a vivere in pienezza questa Misericordia perché rifiuta l’altare alle coppie divorziate, non può essere motivo per condannare un inizio di inversione di percorso che la può riportare a vivere in pienezza la novità del Vangelo. Celebrare insieme il funerale della vittima e del suo assassino non vuol dire minimizzare l’atrocità del delitto; tanto meno giustificarlo, ma semplicemente cercare di riportarci a quell’origine che ci rende figli dello stesso Padre “che fa crescere il suo sole sui buoni e sui cattivi e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti” aspettando solo che il figlio degenere capisca il suo sbaglio e torni a casa per poterlo abbracciare. L’obiettivo della Misericordia non si ferma qui, ma da qui parte per arrivare a creare finalmente una sensibilità e una cultura di rispetto della vita che si estenda a tutti non solo per bandire i femminicidi, ma ogni forma di omicidi, sia quelli di Stato, sia quelli di privati cittadini, e per proteggere la vita di tutti , a partire dai più indifesi e senza voce. Ma qui, si sa, si entra nel campo delle ideologie che si ritengono abilitate a decidere impunemente su tutto, compreso su chi deva nascere e che deve morire.

                              don Camillo  


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