mercoledì 3 luglio 2024

SALUTE. La sigaretta brucia le difese dell'organismo

 



 FONTE: " Messaggero di sant'Antonio"  aprile 2024. 
Articolo: "La sigaretta brucia  le difese dell'organismo"  di ROBERTA VILLA.  

Ci preoccupiamo tanto di come rinforzare  il nostro sistema immunitario, e poi magari trascuriamo la cosa più importante: smettere di fumare, e farlo  il prima possibile.
Che il fumo di sigaretta, e in particolare la nicotina, potesse sopprimere le difese dell'organismo si sospettava da oltre vent'anni.
Nel tempo, gli indizi si sono fatti prove, dopo che numerosi studi hanno dimostrato come il sistema immunitario dei fumatori si trovi in maggiore difficoltà nel reagire  ad agenti infettivi o alla comparsa di cellule tumorali rispetto a quello di chi non ha mai fumato.
Purtroppo  questa vulnerabilità dura a lungo, anche per decenni, e riguarda anche chi non ha mai preso in mano una sigaretta, ma è stato esposto a lungo in ambienti in cui fumavano altre persone.
Nelle ultime settimane, nuovi dati sono venuti a supportare queste conclusioni, di cui l'opinione pubblica ha scarsa consapevolezza.
Un gruppo di ricercatori francesi ha infatti seguito nel tempo mille adulti sani di entrambi i sessi, per verificare quanto 136 caratteristiche  legate agli stili di vita, al  contesto socioeconomico o alle abitudini elementari, oltre a quelle anagrafiche e genetiche, incidessero sul loro sistema immunitario..
Tramite prelevi di sangue periodici, ottenevano per ciascuno le cellule da cimentare in laboratorio con il virus influenzale e un comune batterio, Escherichia coli.
Gli scienziati hanno così dimostrato, in un articolo che si è guadagnato la copertina di "Nature", che  l'impatto maggiormente negativo sulla capacità del sistema immunitario di combattere virus   e batteri era legato all'abitudine al fumo, al pari (quasi) di sesso ed età di ogni individuo.
L'effetto è maggiore quanto maggiore è il numero di sigarette fumate, e comincia a calare quando si smette, ma non  torna alla norma per anni.
Per prima si riprende la cosiddetta immunità innata, che risponde prontamente alle minacce ma in maniera specifica, mentre l'immunità adattativa, che sfrutta cellule e anticorpi mirati contro i diversi agenti infettivi, impiega molto tempo a tornare in forze.
Questi risultati sono confermati da un analogo studio epidemiologico coreano, il quale ha esaminato  nella popolazione il rischio di una gravissima condizione clinica causata dalla risposta sregolata del sistema immunitario a un'infezione. 
In un periodo di osservazione di dieci anni, su quasi 4 milioni di cittadini, i fumatori, che rappresentavano quasi un quarto del totale, avevano un rischio aumentato del 40% di sviluppare una sepsi rispetto a chi non aveva mai fumato. 
Gli ex forti fumatori hanno mostrato invece probabilità intermedie di incorrere in questa grave malattia, che, secondo  l'Organizzazione mondiale della sanità, provoca ogni anno nel mondo circa 6 milioni di morti.
Insomma, smettere di fumare - o, anche meglio, non cominciare mai - non protegge solo dalle malattie dei polmoni, del cuore, dall'ictus e da diversi tumori, ma può anche aiutarci contrastare le infezioni. Vale la pena di tenerne conto.

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