lunedì 22 luglio 2024

SPORT. Giovanni Pellielo il santo tiratore

 



FONTE: "LA GAZZETTA DELLO SPORT" DEL 15/07/24.
ARTICOLO: "IL SANTO TIRATORE" di MARIO SALVINI.

Questa volta penso di aver fregato la maggior parte dei miei lettori.
"Chi è questo  Pellielo?" vi domanderete.
Bisogna essere sportivi sfegatati come il sottoscritto per sapere che Giovanni Pellielo è un campione di 54 anni del tiro a volo, specialità "fossa", che parteciperà ai giochi olimpici per l'ottava volta.
La foto che ho pubblicato sopra riguarda un intervista fatta al campione.
Per meglio identificarlo è bene ricordare  che Pellielo ha vinto finora 3 argenti e 1 bronzo olimpici, 4 mondiali, 4 europei, 7 coppe del mondo (è come se dicessi che la nostra Sofia Goggia abbia vinto 7 coppe del mondo di discesa libera).
Purtroppo per certe discipline sportive ci si ricorda dei loro campioni solo quando ci sono le olimpiadi.
Comunque trascrivo alcune frasi del nostro campione dette all'intervistatore della Gazzetta e si capirà che bel personaggio è, non dimenticando che ha 54 anni.

> Torniamo a  prima di Tokyo... 

 "L'allora c.t. aveva ritenuto che non fossi più all'altezza. Diverse volte ero arrivato vicino alla carta. Ma quando mancavano ancora diverse manifestazioni non mi ha più convocato".

Che cosa si era detto? "E' finita" o "Vado a Parigi"?

"Vado a Parigi. Mi conoscevo bene, sapevo e so di potere dare ancora molto".

> Eppure Albano Pera era il c.t. con cui  lei ha conquistato innumerevoli trofei.

"Certo. E riteneva che non fossi più in grado di vincere. Credeva che la mia carriera fosse finita, cosa che io non ho mai pensato. Non accuso nessuno, non do colpe. Ha fatto  le sue scelte, io le ho accettate pur non condividendole. Senza polemiche".

> Ora, a 54 anni, potrebbe essere l'unico azzurro a nove ..

"Per la nona c'è Los Angeles 2028... Ci sono due tipi di sportivi. Quelli che competono per soddisfare un bisogno: bisogno dell'Olimpiade, della medaglia, del record. E una volta soddisfatto quello, a volte è come se avessero esaurito la missione. Io appartengo al secondo tipo, quelli motivati da un fuoco interiore che si chiama amore. Per me c'è sempre stato e non finirà. 

> Ma se deve ricordare una gara, una soltanto...

"Il Mondiale 2023 a Baku. Mia mamma era mancata da due settimane. E c'era sul piatto la carta per Parigi. La finale valeva la qualificazione all'Olimpiade. Solo che serviva uno spareggio in cui eravamo in nove per un posto. L'ho vinto. Poi non volevo più uscire di pedana".

> Roberto Di Donna, collega del tiro a segno, disse che l'esperienza  per voi è inficiata dalla emotività  che aumenta con l'età...

"Carlos Castaneda, a cui spesso mi ispiro,  ne "Il potere del silenzio" scrive che l'uomo diventa guerriero quando incontra la morte. E comprende che niente ha più valore. Io faccio riferimento a quello. Ho vissuto picchi di emotività, di gioia e di dolore, non penso che invecchiando potrò emozionarmi più di quanto mi sia già capitato. Non c'è più nulla che mi fa paura".

> Il record di partecipazioni olimpiche è di 10. di Ian Millar, lo eguaglierà? Lo batterà?

"(Lunga risata). Vorrebbe dire arrivare a 62 anni, non sarebbe male. Cataratta permettendo. E a Dio piacendo. Ogni giorno  porta la sua pena ma anche le sue sorprese. E io sono un po' l'uomo delle sorprese".

> Cosa si porterà a Parigi?

"La foto della mamma".

> Lei ha sempre parlato di religione, in chiave personale e generale. Le ha creato problemi?

"Hai voglia. Sono stato giudicato, sbeffeggiato. Dietro le spalle e non solo. Gente che mi diceva  di smettere di pregare, che ero ridicolo. Capitava soprattutto in nazionale. Ma nel passato, ora non più. Vivere la fede in modo molto radicale come ho sempre fatto, peraltro senza mai giudicare nessuno, da qualcuno è visto come una forma di giudizio. Infastidisce  chi è rapito dal demone dell'accidia.  Da noi vedere uno che a 54 anni si alza alle cinque del mattino per le lodi, e poi scandisce così tutta la sua giornata...".

> Cioè come?

"Sveglia alla cinque, per le lodi mattutine. Poi al campo a sparare. Torno a casa  e prego all'ora terza, all'ora sesta, all'ora nona. Quindi di nuovo allenamento. E poi, una volta a casa, compieta, la preghiera della sera, e a nanna".

> In 7 olimpiadi 3 argenti e un bronzo...

"Sono sempre andato per l'oro, mai, a nessuna gara, per partecipare. E quindi significa che finora non ne sono stato capace. Chissà, magari invecchiando...".


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