mercoledì 31 luglio 2024

SALUTE. Prevenire la miopia

 



FONTE: "Messaggero di sant'Antonio" di luglio-agosto 2024.
Articolo: "Prevenire la miopia" di ROBERTA VILLA.

Aumenta di anno in anno in tutto il mondo il numero di bambini che per leggere alla lavagna hanno bisogno degli occhiali.
Ci si chiede, quindi, come porre rimedio a questa "epidemia di miopia", che, con il passare del tempo, potrebbe, nei casi più gravi, facilitare complicazioni come distacco di retina, glaucoma, degenerazione maculare, fino alla cecità.
Il fenomeno  non è nuovo, anche se qualche studio suggerisce che nel 2020-2021 stare molto più in casa e davanti ai dispositivi elettronici - anche per seguire la didattica a distanza - gli abbia dato un nuovo impulso.
All'origine di questo difetto visivo ci può essere infatti una componente genetica, che lo rende  più comune in certe famiglie e in certe popolazioni, ma fondamentalmente sono  anche altri fattori, tra cui il più importante sembra essere proprio il tempo trascorso all'aperto. Come  questo freni o blocchi l'allungamento del bulbo oculare che rende difficile mettere a fuoco gli oggetti più distanti non è tuttavia ancora del tutto  chiaro.
Alcuni scienziati hanno chiamato in causa la luce, altri la presenza di oggetti diversi a diversa distanza che in qualche modo "allenerebbe" la capacità di adattamento   della vista.
La  questione è molto sentita in Cina e in altri Paesi asiatici, come Singapore, dove c'è una maggiore predisposizione genetica e dove l'infanzia è più spesso racchiusa tra quattro  mura, sia per la forte pressione sul rendimento scolastico fin dai primi anni di vita, sia per il fatto di vivere spesso in megalopoli che, per inquinamento o per mancanza di sicurezza e di spazi, ostacolano qualunque attività outdoor
E' soprattutto in quella parte del mondo, quindi, che si sperimenta, come strumento di prevenzione della miopia, l'esposizione dei bambini a diversi tipi di stimolazioni  luminose che potrebbero indurre la sintesi di neurotrasmettitori protettivi  oppure migliorare la perfusione sanguigna.
Qualche esperto  avanza dei timori sulla sicurezza di questi approcci, già fatti adottare come routine quotidiana a decine di migliaia di bambini, così come sull'opportunità di usare a scopo preventivo l'atropina, cioè le gocce usate dagli oculisti durante le visite, che di è già dimostrato efficace come cura.
In alcune classi cinesi si è provato un approccio meno invasivo, con pareti di vetro o tappezzate con paesaggi che diano l'impressione di stare all'aria aperta. 
Una soluzione più semplice ed efficace, però, sembra quella di Taiwan, dove è stato inaugurato, con grande successo, un programma che prevede per tutti i bambini due ore al giorno di attività all'aria aperta.
Puntare a questo obiettivo - anche riducendolo  a un'ora sola al giorno - permetterebbe di ottenere con un solo intervento molti più vantaggi: non solo nella prevenzione della miopia, ma anche dell'obesità, del diabete e di altre malattie metaboliche, con grandi vantaggi in termini di salute mentale e perfino - lo dimostra l'esperimento di Taiwan - nelle performance scolastiche.


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