FONTE: libro "Sul filo dei ricordi 1... ideato e stampato dal GRUPPO PARROCCHIALE PER LA TERZA ETA' di Zandobbio.
Dagli altipiani di Entratico a Zandobbio
La nostra famiglia era composta da papà Abramo Belotti, da mamma Elisabetta Patelli e da noi quattro figli: Maria, Giacomo, Angela e Renato, oggi don Renato.
Siamo nati e cresciuti in una cascina sugli altipiani di Entratico posta nelle vicinanze della "Buca del Corno".
Papà era uno dei mezzadri del signor Fagnani e, insieme alla mamma, lavorava la terra. Aveva una grande passione per la caccia, attività che rappresentava un momento di svago ed una buona occasione per avere della selvaggina per sfamare la famiglia.
Fino al 1955 la nostra cascina era sprovvista di energia elettrica. La sera accendevamo una lampada alimentata a petrolio. Non avevamo l'acqua corrente: attingevamo da una cisterna alimentata dall'acqua piovana e, nei momenti di siccità, con il badol (un'asta di legno, portata in spalla, con alle estremità due secchi) ci recavamo ad una sorgente posta a circa un chilometro dalla cascina.
Alla nostra tavola venivano serviti i prodotti della terra coltivati dal papà. La loro abbondanza o scarsità dipendeva dal buon o cattivo andamento della stagione: bastava una tempesta per rovinare il raccolto.
Ciò che non mancava mai era la polenta; il granoturco veniva macinato al "Molino dei Frati" di Trescore e vi veniva portato con il sacco a spalla, raramente si trovava un asino che portava in groppa il sacco stesso. Si percorrevano a piedi i circa sei chilometri da casa al molino: tra l'andata e il ritorno ci volevano circa quattro ore di solerte cammino.
Noi figli abbiamo frequentato la scuola elementare ad Entratico: la raggiungevamo a piedi, fra irti sentieri e boschi e, dopo le lezioni, prima di far ritorno a casa, passavamo nei negozi del paese ad acquistare le poche cose che necessitavano alla mamma.
All'inizio degli anni sessanta ci siamo trasferiti a Zandobbio e , per noi, è stato un grande cambiamento: abitavamo in centro al paese ed avevamo tutto vicino.
Negli anni settanta nostro fratello Renato esprimeva il desiderio di entrare in Seminario. In questa sua vocazione è stato guidato spiritualmente dall'allora parroco don Emilio Pagani.
I nostri genitori furono sinceramente commossi per la sua decisione e pregavano Dio e la Madonna affinché accompagnassero e proteggessero il loro figlio. Si sacrificarono volentieri per sostenere le spese degli studi in Seminario pur percependo solo la pensione minima.
Purtroppo nessuno dei due genitori ha potuto assistere all'ordinazione sacerdotale di Renato, avvenuta nel 1985, perché un anno prima papà è deceduto, seguito dopo pochi mesi dalla mamma, entrambi per una grave malattia che ha procurato loro grandi sofferenze nonostante la continua ed amorevole assistenza dei figli.
Ci capita spesso di ricordare episodi della nostra infanzia e della nostra giovinezza.
Abbiamo vissuto momenti veramente difficili ma grazie ai nostri genitori, siamo sempre riusciti a superare ogni avversità. Il loro zelo, la loro pazienza ed il loro coraggio furono per noi, pur nel silenzio, un esempio di vita ed un punto di riferimento.
Grazie a loro anche noi oggi siamo convinti che: "La Provvidenza è sempre fuori dalla porta".
I figli
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