Un pomeriggio sto facendo una camminata e mi dirigo, dopo aver superato il cimitero, verso l'imbocco della pista ciclabile che mi porterà a Gorlago.
Passo davanti alla casa di Sergio Valenti, che in quel momento si trova davanti al suo cancello. Mi fermo a scambiare due parole.
Sergio è il più anziano del paese con questo nome, essendo nato nel 1938. Ci sono ancora sei persone a Zandobbio con questo nome, ormai poco usato, compreso il sottoscritto.
Sergio è un antico nome romano. Si usava a quei tempi la frase "Nomen omen", locuzione latina che, tradotta letteralmente, significa "il nome è un presagio" e deriva dalla credenza dei Romani che nel nome della persona fosse indicato il suo destino.
Sergio mi invita ad entrare per vedere la sua grotta. Penso che sia una grotta dedicata alla Madonna di Lourdes, esistenti in tanti giardini di Zandobbio.
Invece mi si presenta uno spettacolo insolito, tanto da restare a bocca aperta.
Sergio mi confessa che è un appassionato frequentatore dei mercatini di oggettistica e l'opera che vedo è il risultato di molti acquisti.
Chiedo di scattare delle foto, dicendo che le avrei pubblicate sul mio blog.
L'ultima foto è quella della sua grotta.
Incredibile Sergio!
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