FONTE: "Bergamo Salute" settembre/ottobre 2025.
Articolo: "Vaccinazioni in farmacia, il valore della prossimità" del dott. GIOVANNI PIZZIGALLI.
Nella sola stagione vaccinale 2024/2025, le farmacie bergamasche hanno somministrato oltre 15.200 dosi di vaccino antiCovid e oltre 52.500 dosi di vaccino antinfluenzale.
Un servizio sempre più apprezzato.
Un modello in espansione a livello globale
L’Italia, a partire dell’emergenza pandemica del 2021, si è aggiunta ad altri cinquantacinque Paesi che prevedono le possibilità di vaccinarsi in farmacia. Di questi, ben venticinque sono europei. È proprio nel nostro continente, infatti, che i Governi stanno lavorando sia per ampliare l’offerta in termini di tipologie di vaccinazioni somministrabili in farmacia, sia per uniformare le varie legislazioni nazionali. Invece, per quanto concerne i contesti extraeuropei, una normativa riguardo le vaccinazioni in farmacia è già presente in undici Paesi dell’Africa, in otto delle Americhe e in sette dell’area del Medio Oriente. L’esempio italiano, plasticamente rappresentato anche dalla realtà bergamasca, è stato recentemente citato come best practice per quanto riguarda le strategie di successo messe in campo dai singoli Paesi per ottenere un maggior accesso alle vaccinazioni. È con la prossimità e la facilità di accesso al servizio, infatti, che le campagne vaccinali possono raggiungere gli obiettivi di immunizzazione collettiva prefissati: in altri termini, è dimostrato che accessibilità e fruibilità portano a maggiore efficienza ed efficacia.
La figura del farmacista vaccinatore
La figura del farmacista vaccinatore sta rappresentando quindi non solo un’opportunità per la cittadinanza per la comodità logistica, ma anche per il sistema sanitario per la riduzione del carico incombente su altre strutture. È proprio la già citata figura del farmacista vaccinatore a rappresentare un modello anche per altri Paesi. Uno degli aspetti che viene maggiormente preso in considerazione è quello relativo alla formazione che permette, a qualsiasi farmacista ne sia interessato, di acquisire le competenze per qualificarsi come vaccinatore. La scelta da parte della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) di proporre un programma di formazione uguale per tutte le regioni ha permesso a migliaia di farmacisti in tutta Italia di acquisire le competenze necessarie a garantire un servizio di vaccinazione omogeneo in tutti i vari sistemi sanitari regionali. I farmacisti vaccinatori hanno già a propria disposizione, oltre a quelli relativi ad antinfluenzale e anticovid, anche programmi formativi relativi ai vaccini anti-pneumococco, anti Papilloma Virus e anti Herpes Zoster. Inoltre, con le Autorità sanitarie in bergamasca si è al lavoro per incrementare l’offerta dei vaccini eseguibili in farmacia, andando oltre quelli previsti nei calendari vaccinali stagionali.
Contro le fake news, i farmacisti in prima linea
Quando si parla di vaccinazioni non ci si può purtroppo esimere dal trattare il tema delle sempre più numerose fake news che, soprattutto online e nei vari canali digitali, trovano un’enorme cassa di risonanza, andando a creare sospetti nei confronti della sicurezza e – soprattutto – dell’utilità sociale dei vaccini. Il farmacista, nei suoi compiti deontologici di operatore sanitario, ha anche quello di informare corretta mente il cittadino: nel caso specifico dei vaccini, il farmacista sì sensibilizza sull’importanza della vaccinazione collettiva, ma è anche in grado di fornire delucidazioni tecniche e scientifiche al riguardo. Formazione, informazione e azione vedono e vedranno sempre di più protagonista il farmacista vaccinatore all’interno della farmacia quale presidio territoriale di prossimità del Servizio Sanitario Nazionale.
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