mercoledì 18 giugno 2025

RIFLESSIONI. La palestra della Speranza

                              


GIANCARLO BREGANTINI
Arcivescovo emerito di Campobasso- Bojano


FONTE: "Messaggero di sant'Antonio" aprile 2025.
Articolo: "La palestra della Speranza" di GIANCARLO BREGANTINI.

E' il deserto  la palestra della speranza, perché è il luogo delle promesse di Dio, forza vincitrice in tante avversità.

In questo Giubileo, dedicato alla speranza che non delude, è fondamentale  rileggere il libro dell'Esodo.
Ci aiuta ad attraversare il deserto, superando le notti  di paura a causa degli  inseguitori che uccidono senza pietà. E' proprio il deserto la palestra della speranza, perché è il luogo delle promesse di Dio, forza vincitrice in tante avversità.
Ce lo dice con chiarezza la tenace figura di Mosè, che sa guidare, con mano forte e dolce insieme, un popolo fuggiasco e di dura cervice. Proprio per questo, nelle meditazioni per gli Esercizi spirituali   che predico ai sacerdoti in varie parti d'Italia, mai manca questa pagina biblica, di grande esortazione per il clero.
Mi soffermo volentieri sul capitolo 17 dell'Esodo: il popolo arriva a Refidim, oasi strategica ma inaspettatamente priva di acqua. E se manca l'acqua, manca la vita. E quindi manca la speranza.
Qui la Scrittura narra che nasce subito la protesta contro Mosè. Anzi, più che una protesta, è una mormorazione sommessa, triste, che rende infelici.
Come nel nostro cuore, quando le cose non vanno come ce le aspettavamo. L'imprevisto ci rende nervosi, incapaci di adeguarci alle inedite sorprese della vita.
Mosè allora invoca Dio, che gli risponde: "Prendi in mano il bastone....e va'. Ecco  io starò davanti a te...; tu colpirai la roccia: ne scaturirà dell'acqua e il popolo berrà".
Quel bastone in mano è decisivo, perché è memoriale di vittoria. Con il bastone in mano, infatti, Mosè ha aperto il Mar Rosso per il popolo. E obbedisce anche stavolta, con fede. L'acqua esce in abbondanza; disseta le greggi e il popolo.
E' quel Dio che sempre offre una soluzione ai nostri problemi, dandoci segni di grazia e di benedizione, nella logica dei tre tempi della salvezza:  ieri, oggi e domani.
Ieri ha salvato; oggi interviene e libera; domani aiuterà oltre ogni nostro calcolo. Ieri il memoriale, oggi la benedizione; domani la speranza. Questo è l'agire di Dio.
Così sono intrecciati i Salmi  e il libro del Deuteronomio; così è pensata la Liturgia della Chiesa, un arazzo dove si intrecciano, con armonia, i fili dell'ordito con i colori vivacissimi della trama.
Le mani stanche di Mosè, sostenute dalla Comunità. Ma anche per Mosè arriva la stanchezza e lo scoraggiamento. Per vincere la battaglia contro il perenne nemico di Amalek, manda Giosuè nella pianura a combattere, mentre lui resta sul monte, a pregare. E avviene che quando le sue mani sono alzate al cielo, l'esercito è vittorioso, mentre perde quando le mani sono abbassate, per stanchezza.
E' la stanchezza di tutti i capi; la stanchezza dei nostri sacerdoti; la stanchezza di noi vescovi nei giorni difficili alla guida  del nostro popolo, come anch'io ho sperimentato, per le tante fatiche della paura, della mafia o della passività. Eppure, sarà proprio stesso popolo a intervenire, per sostenere quelle mani stanche.
"Sostenevano" (Es 17,12), cioè assicuravano un' azione duratura, che resiste nel tempo, sa di fedeltà e ti dice: "Non sei solo...ci siamo anche noi".
Mi piace questa modalità di presenza della comunità. Come accade oggi ai parroci, perché  tutti sentiamo la fatica del guidare, nell'arte difficile di essere davanti al popolo per portarlo a mete sempre elevate.
E' un esercizio che richiede tanta carità e castità, nella duplice fedeltà, all'orazione e alla gente.
Con lo sguardo alla speranza che non delude, perché è nella speranza che si diventa un popolo, passando dall' "io" al "noi".
La  strada si apre e la notte diverrà luminosa, con le stelle in cielo, che nessuno potrà mai contare. Anzi, come diceva san Gaspare Bertoni, fondatore  della nostra Congregazione degli Stimmatini: "Quando è notte per noi, è giorno per Dio!".












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