giovedì 27 febbraio 2025

COMUNE DI ZANDOBBIO. Social e comunicazioni

 



In questo post parlerò  dell'argomento SOCIAL E COMUNICAZIONI, uno dei tanti  temi oggetto della prima assemblea pubblica del 31/01/25.

Nell'elencare le varie iniziative su questo argomento si parte secondo me da una premessa sbagliata: si dà per scontato  che la maggioranza della popolazione di Zandobbio sia informatizzata.

Prendiamo in esame  la distribuzione  della popolazione residente nel nostro comune per età al 1° gennaio 2024:
da     0     anni    a     19    anni               514
da   20    anni    a      59    anni            1.406
da   60    anni    a     100  anni                770.

Questi dati sono stati presi dal sito web TUTTITALIA, che suddivide la popolazione in classi di 5 anni:  0-4  5-9   ecc.
Io l' ho suddivisa in sole 3 classi per semplificare il mio ragionamento, considerando che:

1)  0 - 19   le persone non sono interessate alle questioni comunali
2) 20 - 59      le persone sono totalmente interessate
3) 60  -  100  le persone sono parzialmente interessate.
Ora consideriamo la presunta informatizzazione delle suddette classi.

La 1° classe  è senza dubbio informatizzata per la maggior parte dei ragazzi e delle ragazze adolescenti, anche se quasi nessuno è interessato alle vicende comunali.

La 2° classe consideriamola interamente informatizzata, anche se questo è molto dubbio.

La 3° classe la considero totalmente non informatizzata, anche se una piccola percentuale potrebbe essere informatizzata.

Ora in base a queste mie considerazioni i cittadini che si possono raggiungere con i mezzi informatici sarebbero 1.406 (l'intera classe 2), mentre sarebbero tagliati fuori  770  (l'intera classe 3).

Il mio è stato un ragionamento ipotetico, ma passiamo ai numeri reali.
Con l'apertura dei diversi canali di informazione si è potuto raggiungere 582 cittadini  (195+216+171), che rappresenta solo il 26,7% di  2.176 cittadini  (1.406+770).

Si potrà obiettare che è solo l'inizio e che chi non è informatizzato può partecipare  ad un corso che è in programma.

Tutte belle iniziative, come quella di fare sondaggi periodici, ma abbiamo anche visto che alcune volte la informatizzazione crea complicanze non indifferenti alle persone.

Ora mi viene in mente un'idea  semplice, semplice, per richiedere il parere dei cittadini su questioni importanti.
Don Camillo (a proposito quest'anno termina il suo apostolato) , quando ha deciso di costruire il nuovo oratorio, ha fatto un referendum con tanto di schede per conoscere il parere dei parrocchiani.
Io propongo una cosa molto semplice e veloce.
Perché   su iniziative comunali molto importanti non si interpellano i cittadini, aventi diritto al voto, mandando per posta il quesito che dovrebbe essere riconsegnato in comune entro una certa data? Così tutti i cittadini sarebbero a conoscenza dei progetti comunali. Non avrebbe poi importanza il numero di chi risponde. Gli amministratori comunali avrebbero fatto il loro dovere di trasparenza.

                                   SERGIO  FINAZZI
 
 


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