Questo post, già pubblicato il 06/11/15, fa riferimento alla quinta edizione del libro.
FONTE: Libro "Il benessere della solitudine" di Valerio Albisetti edito da PAOLINE Editoriale Libri.
La via d'uscita
Quando si è giovani si tende a vivere i consigli come rimproveri. Ci si sente disapprovati, rifiutati, non capiti. Tutto ciò perché non si è ancora sicuri della propria identità, della propria autonomia, della propria capacità a stare soli.
Si cerca ancora l'accettazione da parte degli altri per vivere. Non trovandola, l'adolescente si chiude in se stesso e prova solitudine.
Solitudine che cerca di riempire con la televisione, con la cuffia stereo alle orecchie, con il gioco al computer.
Apparenze inconsistenti. Vuoto coperto da sembianze di significato. Mentre lì vicino, accanto, c'è la grande via d'uscita: la consapevolezza.
Per arrivare sulla via della consapevolezza è importante capire che essere soli è normale.
Fa parte della condizione umana, soprattutto nella fase adolescenziale.
Pensare che provare il senso di solitudine sia anormale vuol dire essere fuori dalla realtà. Il giovane sente duramente la solitudine per definizione.
Bisogna poi mettersi in rapporto con gli altri, essere leali e condividere con essi i propri sentimenti.
La capacità a fare amicizie dipende dal grado di autostima.
I giovani possiedono scarsa stima di sé e, per nasconderla, recitano, in genere, una parte di distacco, di indifferenza.
Per stimarsi bisogna prima accettarsi.
Non bisogna identificarsi nell'attore o nel cantante preferito, ma essere realistici e basarsi su ciò che si è, su ciò che si ha. Solo attraverso la conoscenza di sé e l'autoaccettazione si diventa la persona che si vorrebbe essere.
Per fare ciò, vi consiglio di scrivere ciò che vi piace di voi. Siate sinceri. Non abbiate timore.
Poi scrivete ciò che non vi piace di voi.
Esaminate il vostro aspetto fisico: il corpo, il volto, i capelli, i vestiti, gli occhiali, eccetera.
Esaminate la vostra vita scolastica: i voti, i compagni di corso, e così via.
Esaminate le vostra amicizie: il tipo di rapporto, se i vostri amici sono persone positive, valide, eccetera.
Esaminate la vostra famiglia: come vi ponete nei confronti di papà, mamma, fratelli, sorelle, e così via.
Ora esaminate ciò che avete scritto e cercate di migliorare le cose che non vi piacciono di voi.
Ci vorrà tempo, ma ce la farete.
E' il solo modo per conoscere, accettare e migliorare se stessi.
Non appena comincerete a stare bene con voi stessi, anche gli altri staranno bene con voi.
Consigli per la solitudine dei giovani.
Per fare ciò, vi consiglio di scrivere ciò che vi piace di voi. Siate sinceri. Non abbiate timore.
Poi scrivete ciò che non vi piace di voi.
Esaminate il vostro aspetto fisico: il corpo, il volto, i capelli, i vestiti, gli occhiali, eccetera.
Esaminate la vostra vita scolastica: i voti, i compagni di corso, e così via.
Esaminate le vostra amicizie: il tipo di rapporto, se i vostri amici sono persone positive, valide, eccetera.
Esaminate la vostra famiglia: come vi ponete nei confronti di papà, mamma, fratelli, sorelle, e così via.
Ora esaminate ciò che avete scritto e cercate di migliorare le cose che non vi piacciono di voi.
Ci vorrà tempo, ma ce la farete.
E' il solo modo per conoscere, accettare e migliorare se stessi.
Non appena comincerete a stare bene con voi stessi, anche gli altri staranno bene con voi.
Consigli per la solitudine dei giovani.
- Cerca di parlare con altri giovani.
- Confidati con una persona adulta di tua fiducia.
- Non farti convincere da alcuno a fare quello che non vuoi.
- Non cercare sollievo nell'alcol o nella droga.
- Non prenderti carico di eventuali problemi dei tuoi genitori.
- Non essere duro con i tuoi genitori. Non contestarli. Non deriderli.
- Fa' buone letture. Un buon libro è il più grande amico.
- Anche se ti senti solo, sappi che appartieni a tutta l'umanità.
- Cerca di dare significato a ciò che fai.
- Prega. I grandi uomini sono sempre stati soli e hanno trovato sostegno nella propria fede.
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