martedì 2 aprile 2024

STORIE DI VITA DI ZANDOBBIO. Padre Francesco Castelletti, un sacerdote longevo

 



FONTE: libro "Sul filo dei ricordi 2..." ideato e stampato  dal GRUPPO PARROCCHIALE PER LA TERZA ETA' di Zandobbio.




UN SACERDOTE  LONGEVO

Ho frequentato l'asilo e la scuola elementare fino alla terza a Zandobbio.
Già da piccolo sentivo la vocazione per la vita sacerdotale ed in particolare modo della vita missionaria.
Ricordo la passione con cui a Zandobbio una suora,  di cui purtroppo non ricordo il nome, parlava della vita missionaria.
Dopo la scuola elementare, con l'approvazione di mia madre Armèla (Ermellina), sono andato a Redona alla scuola apostolica detta degli apostolini.
Prima di andare a Redona, mi ricordo che svolgevo il servizio di chierichetto: noi ragazzi facevamo a gara la mattina per arrivare prima, cosa  che oggi i ragazzi fanno difficilmente. Mi alzavo alle quattro del mattino per poter essere tra i primi, specialmente quando a Zandobbio celebrava il canonico Morlani, che compensava i chierichetti con dieci centesimi.
Mi sono in seguito trasferito in Francia, a Celle sur Belle, per il noviziato. Ricordo che, durante il noviziato, con alcuni novizi ci siamo trovati per la supplica alla Madonna di Pompei: questo fatto  fu lodato dai nostri superiori.
Ho proseguito la mia preparazione a Roma, nella nostra casa sul Gianicolo e frequentando l'università della Propaganda Fide, con specializzazione in Filosofia.
A 26 anni, dopo aver terminato gli studi a Loreto (Ancona), ho coronato il mio sogno e sono stato ordinato sacerdote.
Ricordo che alla ordinazione erano presenti mia madre e mia zia Giacomina, suora  angelina e sacrestana di Zandobbio. Mio padre era purtroppo morto nella prima guerra mondiale.
La mia prima messa  l'ho celebrata a Zandobbio nel 1937. Dopo la mia ordinazione sacerdotale, era mio desiderio partire missionario per l'Africa. 
I miei superiori, anche a motivo della mia salute, hanno fatto di tutto perché restassi in Italia.
Il primo incarico mi fu assegnato al sanatorio Milanesi di Sondalo. Qui non rimasi molto a causa  di alcune incomprensioni: i miei superiori mi trasferirono  a Como, in attesa di una collocazione a Reggio Calabria.
In Calabria avevo anche  la responsabilità del coordinamento delle comunità dei Padri Monfortani. In quegli anni  venivo chiamato spesso per i ritiri spirituali e predicazioni, annunciavo la consacrazione a Maria, secondo il metodo di San Luigi da Montfort, fondatore del nostro ordine.
Quando volevo fare  qualche giorno di riposo e gli impegni lo permettevano, tornavo volentieri a Zandobbio.
Un giorno il parroco di Zandobbio, don Angelo Bosis, mi confidò il suo rammarico per la partenza  delle suore Ancelle della Carità che gestivano il vecchio asilo; la costruzione del nuovo asilo era quasi completata e lui non sapeva come risolvere il problema delle suore.
Ho collaborato con don Bosis alla ricerca delle suore: a Vicenza  ho avuto la fortuna di convincere le suore orsoline del Sacro Cuore ad accettare il servizio nel nuovo asilo. Nel 1966 le suore hanno fatto il loro ingresso in Zandobbio.
Dopo la morte di don Angelo Bosis, avvenuta nel 1971, aiutavo il nuovo parroco don Emilio Pagani, sostituendolo in quei pochi giorni che lo stesso dedicava al riposo.
Dopo molti anni di servizio a Reggio Calabria, non potevo adempiere bene  ai molteplici impegni che come superiore avevo, anche in conseguenza di problemi di salute.
Mi hanno trasferito a Menaggio (Como), come cappellano della casa delle nostre suore. La mia salute peggiorava con l'età, mi sono quindi trasferito a Redona nella casa di riposo per sacerdoti della mia comunità. Qui sono assistito molto bene. A 92 anni il Signore mi concede la grazia di esercitare il ministero della confessione e di concelebrare la S. Messa con i miei confratelli tutti i giorni.
Mi sento ancora utile, poiché collaboro con la mia comunità. Durante le ore libere rimango nella mia stanza ascoltando Radio Maria e recitando il S. Rosario, in modo da essere pronto per quando il Signore vorrà chiamarmi.
                      padre Francesco Castelletti
                                   classe 1911

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