giovedì 2 gennaio 2025

PASSIONI ZANDOBBIESI. Borali Mario. cornamusa

 



        


La cornamusa è uno strumento musicale aerofono a serbatoio (o aerofono a sacco).
Sebbene molto antica la tradizione delle cornamuse contemporanee inizia, nella forma conosciuta, attorno al XVII secolo.
Le cornamuse dell'Europa occidentale si distinguono in due tipi fondamentali:
                                         1) ad aria calda
                                         2) ad aria fredda.
Nelle prime l'otre viene alimentato per insufflaggio dell'aria attraverso un boccaglio direttamente  da parte del suonatore, mentre nelle seconde il gonfiaggio avviene mediante un mantice assicurato da cinghie sotto il gomito destro del suonatore, azionato dal movimento del braccio. (FONTE: WIKIPEDIA)

La cornamusa di Mario è un "baghèt", tipo di cornamusa presente fin dal Medio Evo in provincia di Bergamo. Ecco come descrive la sua passione.

"Il mio interesse per il baghèt risale al 2009.
Dopo aver frequentato un corso in danze popolari, in occasione della lettura di un articolo su L'Eco di Bergamo, ho sentito per la prima volta il nome di questo strumento a me sconosciuto.
Si parlava di una cornamusa tipica delle zone delle valli bergamasche e della Val Camonica, presente sul territorio già in epoca medievale.
Ma la questione più affascinante riguardava il fatto che questo strumento era praticamente "scomparso".
Dopo l'avvento della fisarmonica il baghèt era stato completamente abbandonato.
Per un caso fortunato un ricercatore di strumenti tradizionali ha saputo che a Casnigo c'era ancora un vecchio signore che aveva uno strumento e che era, in sostanza  l'ultimo suonatore (bagheter) vivente del baghèt.
L'approfondimento della conoscenza di questo vecchio bagheter ha consentito di trovare, presso famiglie della zona, altri vecchi strumenti, molti dei quali non più funzionanti. Questo ha però permesso di rilevarne le misure e di riprodurli in modo sempre più raffinato.
Le persone che si erano appassionate a questa vicenda hanno fatto anche un enorme lavoro di registrazione di melodie che il vecchio bagheter aveva imparato a memoria e di trascriverle in modo che non si perdessero.
Ora ci sono alcuni costruttori che realizzano su ordinazione dei baghecc e ci sono molti suonatori.
Nel 2010 ho trovato qualcuno in grado di insegnarmi a suonare lo strumento ed un costruttore.
Da lì è partita la mia passione per il baghèt. Da allora ho fatto il possibile per diffondere  la conoscenza di questo strumento suonandolo sia nelle varie occasioni pubbliche sia portandolo con me nelle camminate in montagna e suonandolo per valli, vette e rifugi.
Da allora non ho più smesso e credo di aver dato il mio contributo alla diffusione della conoscenza dei baghèt e delle melodie tradizionali."

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