mercoledì 30 ottobre 2019

PARR.S.GIORGIO M. DI ZANDOBBIO. L'organo suona di nuovo


ORGANO CHIESA PARROCCHIALE ZANDOBBIO

Dopo molti anni di silenzio, l'organo della chiesa di Zandobbio è tornato a suonare. Una precisazione importante: l'organo per tornare al suo vero splendore avrebbe certamente bisogno di un restauro, cosa che al momento non è possibile per gli ingenti costi (sopra i centomila euro) che un restauro richiede.

L'organo della chiesa è dell'anno 1821 ed è opera dei famosi organari Bossi. Nel corso della storia ha avuto alcune modifiche dettate anche dalle riforme liturgiche. Le prime modifiche avvengono nell'anno 1850 ad opera dell'organaro Giudici che aggiunge alcuni registri all'organo. Una seconda ed ultima grande trasformazione avviene nell'anno 1943 dall'organaro Adobati che seguendo le indicazioni della curia diocesana e dei nuovi canoni liturgici modifica l'organo eliminando alcuni registri, quelli che erano ritenuti "orchestrali" e non necessari all'accompagnamento della celebrazione liturgica. L'organo infatti in origine era dotato di 1212 canne, che dopo questo lavoro di Adobati scendono a 992.

Il lavoro semplice che è stato fatto per far tornare a suonare l'organo è stato quelli di ridare corrente al motore, già presente: il mantice (grande bacino di aria necessario a far suonare le canne dell'organo) una volta veniva caricato a mano ma ora questo si serve dell'aiuto dell'energia elettrica. Inoltre essendo un strumento fermo da anni e dopo il lungo lavoro di restauro della chiesa due sono state le operazioni necessarie: pulire una ad una le canne e riaccordarle.

Per questo si è provveduto a pulire dalla polvere tutte le canne che una volta montate sono state intonate e accordate. Anche l'organo, come ogni altro strumento, si scorda; il caldo e il freddo fanno dilatare le canne che vanno quindi riaccordate. e questa è una procedura che andrebbe fatta almeno una volta l'anno.

Ora manca solo un organista che in modo stabile suoni l'organo e accompagni le celebrazioni liturgiche: la provvidenza sono certo provvederà.

                                              Don Marco

VIAGGI. Puglia. Lecce e Otranto


Ecco le foto scattate: