mercoledì 30 dicembre 2015

VIVERE INSIEME. Ultimo post del 2015


Questo è l'ultimo post del 2015.

I post pubblicati dalla nascita del blog (novembre 2013) sono:

                    2013         n°    11
                     2014         "    156
                     2015         "    228.

Come vedete, quest'anno ho pubblicato ben 72 post in più rispetto al 2014 (46% in più).

Un bel balzo in avanti, dovuto alla passione che mi ha preso ancora di più.

Ho aperto nuove rubriche per rendere ancora più interessante il blog.

Ultimamente ho difficoltà a trovare foto per le rubriche COME ERAVAMO.

Forza Zandobbiesi!!!! Se avete delle foto, condividete la loro bellezza con tutti: non lasciatele dimenticate in un cassetto. 
E non abbiate timore a contattarmi: credo di essere una persona aperta al dialogo e anche disponibile ad accettare dei consigli.



GSO ZANDOBBIO. Natale dello sportivo 2015


DOMENICA 20 DICEMBRE SI E' CELEBRATO IL SANTO NATALE DELLO SPORTIVO CON LA CELEBRAZIONE DELLA SANTA MESSA ALLE 10,30 E SUCCESSIVO PRANZO.

TUTTO MOLTO BELLO.

Riporto la preghiera dell'atleta recitata durante la santa messa, che potrebbe, dovrebbe essere  un programma educativo.

Signore, aiutami ad essere un vero sportivo
a vincere e restare modesto
a perdere e conservare il sorriso e la dignità
a saper vincere senza stravincere
ad essere forte senza essere brutale
a pensare alla squadra e non solo a me stesso ad apprezzare l'avversario
riconoscendo la sua abilità.
Con te Signore posso vincere,
se sono sconfitto, donami, o Signore,
la forza di accogliermi perdente,
e di renderti lode.




mercoledì 23 dicembre 2015

DON CAMILLO. Poesia "SANTO NATALE 2015"






LA SETTIMANA DEL SANTO NATALE PUBBLICO SOLO QUESTO POST, IN ONORE DI DON CAMILLO, LA CUI RUBRICA E' UNA COLONNA DEL BLOG.


 SANTO NATALE 2015

SPERANZA

Terra di spine e di cardi
segnata da solchi di sfregio
sgomento a chiunque la guardi
in cerca almeno di un pregio.

Sei quanto un granello di sabbia
sospeso nel cielo infinito
eppure in te c'è una rabbia
un furore, un odio accanito.

Selvaggia e per nulla ospitale
ti sei decretata il destino:
hai scelto la via del male
agli albori del tuo primo mattino.

Eppur su di te il suo sguardo
ha posto l'eterno Signore
"Io vengo da te e non tardo"
ti ha detto parlando nel cuore.

E' così che dal cielo discende
entrando tra i rovi spinosi,
e come esile bimbo dipende
da una mamma e un papà premurosi

quel bimbo sa ben dissodare
i deserti e i colli sassosi
e pure sa ben seminare
e creare terreni ubertosi.

                                     Don Camillo

giovedì 17 dicembre 2015

VIVERE INSIEME. I re della strada


FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 04/12/2015 articolo " Tutti in auto a folle velocità verso il punto di non ritorno del pianeta" di CURZIO MALTESE.

"E' impressionante come il caso Volkswagen sia già stato confinato alle rubriche economiche, ridotto a uno scandalo isolato, dove il problema  è al massimo cercare il capro espiatorio, per esempio qualche cattivo manager.
Sarebbe stata un'occasione per discutere temi fondamentali della nostra vita e di quella dei nostri figli. Per esempio, se valga davvero la pena di distruggere il Pianeta in nome del profitto.
Nonostante gli alti moniti, dal Papa al presidente Usa, sui rischi letali per l'umanità di questo modello produttivo - impegni e moniti senz'altro ribaditi alla conferenza sul clima di Parigi - le grandi compagnie fanno come vogliono e la politica lascia fare.
Da anni si avvelena la Terra con pesticidi e concimi chimici e con una criminale gestione dei rifiuti; i pericolosi processi di privatizzazione delle acque vanno avanti ovunque; si disboscano le foreste amazzoniche, dopo aver deportato i popoli che le hanno sempre protette; il ciclo produttivo inventa di continuo produzioni altamente tossiche (e altrettanto redditizie), che vengono riconosciute come tali solo dopo anni, come nei casi dell'Eternit o dell'Ilva; e così via.
Poi, in coincidenza con l'ennesimo "anno più caldo della Terra", si convoca un rito collettivo, dove i governanti fingono di battersi il petto e di assumere solenni impegni per nuove leggi e rigidi controlli, puntualmente smontati nei Parlamenti nazionali dall'azione delle lobbies.
Basti dire che tutta la rigorosa normativa in tema di emissioni nocive si basa sul sistema dell'autocertificazione. Le regole sono in teoria severissime, ma il controllo è quasi tutto affidato ai costruttori di auto.
Un capolavoro di ipocrisia.
E tutto ha funzionato perfettamente fino a che a un'università americana non è venuta l'idea di fare una prova su strada e scoprire che i valori reali erano fino a 40 volte quelli denunciati.
Ma non è vero che il capitalismo cattivo sia l'unico responsabile.
Il cliente del Suv sa bene di acquistare un'auto che inquina, ma non gliene frega nulla, vuole sentirsi il re della strada.
Ogni volta che viaggio sulle autostrade californiane, dove c'è una corsia semivuota per il "pool car", ovvero le auto con più di un passeggero, e altre quattro intasate di auto col solo guidatore, rifletto su quanto sia folle un sistema di trasporti fondato sul consumo individuale, dove milioni di persone bruciano miliardi di carburante per viaggiare alla stessa velocità che raggiungerebbero in groppa a un asino.
Vogliamo cominciare a smettere con la droga dell'automobile?"

RIFLESSIONI. Educazione all'affettività


FONTE: "Messaggero di sant'Antonio" di novembre 2015.
Articolo "Prima dell'affettività" di LUCETTA SCARAFFIA.

"Ne ha parlato anche il ministro della Pubblica istruzione, Giannini, intervenendo a proposito del discusso accenno al gender contenuto nel programma della Buona scuola: educazione all'affettività. E ne parla spesso il magistero della Chiesa, soprattutto a proposito della pastorale matrimoniale. Devo confessare che questa definizione mi lascia sgomenta. Ho insegnato tanti anni, so cosa vuol dire: penso che non sia possibile insegnare una cosa così evanescente e fragile come l'affettività. E poi, cosa sarebbe, l'affettività? Un generico atteggiamento emotivo di propensione verso gli altri? Essere buoni verso gli altri? L'affettività ha a che fare con l'amore? Questo sembra essere un sentimento molto più profondo e serio, che richiede tempo e fatica di costruzione, quindi direi che è un'altra cosa.

Oggi, l'educazione all'affettività va moltissimo: al suo interno, si fanno ricadere le cose più diverse, dai rapporti genitori-figli alle manifestazioni erotiche di coppia etero e omosessuale. Tutte situazioni difficili e complesse che, chissà poi perché, si dovrebbero risolvere con un'educazione all'affettività. Come prima osservazione, si può dire che si tratta di un tipo di educazione in positivo, in   sostanza un tentativo di insegnare a essere buoni: ma si può educare qualcuno a essere buono senza affrontare la parte negativa, cioè senza insegnargli a riconoscere e a sradicare atteggiamenti sbagliati? La più antica forma di educazione morale, che consisteva nel riconoscere dentro di sé la propensione ai vizi che andavano pazientemente cancellati, prevedeva parallelamente un allenamento alla pratica delle virtù. Tra queste, però, non è prevista l'inafferrabile affettività. In sostanza, un'educazione fondata sullo sradicamento dei vizi e sul rafforzamento delle virtù mira alla costruzione di un essere umano responsabile, capace di riconoscere il bene dal male, di impegnarsi in progetti e rapporti che non prevedono un'immediata gratificazione, un essere attento a non fare del male ai suoi prossimi, e possibilmente ad aiutarli secondo le proprie possibilità.
Si tratta cioè di un tipo di educazione finalizzata a una preparazione complessiva, consapevole che vizi come l'ira o l'avarizia rendono più difficile il rapporto con gli altri e vanno estirpati prima che diventino un'abitudine, che virtù come la generosità o la capacità di ascoltare richiedono un'allenamento, una lunga costruzione prima di diventare un modo di vivere che rende più facili e fertili i rapporti con gli altri.
Non si tratta di un settore della vita da isolare dagli altri aspetti, come sembrerebbe sentendo parlare di affettività, ma della costruzione complessiva di un essere umano esercitato a mostrare la sua umanità. Pensare di insegnare l'affettività a una persona abituata a mentire, a essere disonesta, a fuggire gli impegni seri è un errore: prima bisogna educare la persona, e questa fantomatica affettività sarà la conseguenza di un'educazione ben fatta.

Affettività: a me viene in mente un cane festoso, un gatto che fa le fusa. Certo, si tratta di manifestazioni affettive, ma le relazioni umane sono molto più complesse, molto più ricche di questi esempi. Altrimenti, perché insistere alla ricerca di rapporti umani? Di sicuro è più semplice vivere con un cane o con un gatto, ben garantiti sul piano dell'affettività, che provare a condividere la vita, a costruire insieme un  futuro, ad accettare la libertà e l'indipendenza di un altro.
E' curioso che di tutto un metodo educativo tradizionale, finalizzato a sviluppare nei ragazzi un senso di responsabilità e di sensibilità umana verso gli altri, oggi sia rimasta solo una traccia di quello che appare più in superficie, di quello che condividiamo con gli animali domestici: l'affettività."

MANIFESTAZIONI. Expo Milano 2015.1


Ho visitato con Rosaria la manifestazione  e mi sono meravigliato di quello che ho visto, pur non entrando negli stands principali per le lunghissime code.

Si è rafforzato in me questa convinzione: il popolo italiano è il più creativo al mondo nel bene, ma, purtroppo,.......anche nel male.

Ecco le foto che ho scattato: