giovedì 31 agosto 2017

DON CAMILLO. In memoria di Clara




IN MEMORIA DI CLARA

Qual fiore elegante e gentile
hai ornato il nostro giardino
fin che un turbine freddo e ostile
t'ha rapita un giorno al mattino.

I tuoi petali aperti alla vita
han cercato il sorriso di tutti
ed ora alla Pietà infinita
li presenti come dolci tuoi frutti.

Il vento ha spezzato il tuo stelo
ma restan profonde radici; 
non vince il rigore del gelo
il calore donato agli amici.

Custodisci Signor la tua amata,
creatura tutt'oggi assai rara;
mantienila stretta, abbracciata,
da sempre tu sai che è Clara.


mercoledì 23 agosto 2017

MOTO. Madone, paese dipinto


Zandobbio - Bergamo - Bonate Sopra - Bonate Sotto - Madone e ritorno

                          totale km 52

Un viaggetto fuori porta per visitare Madone, un altro dei paesi dipinti della Lombardia.

Ecco le foto che ho scattato
























VIVERE INSIEME. Gioco d'azzardo


FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 04/08/17.
Articolo: "Gioco d'azzardo, come ti seduce a colpi di trucco" di ANTONELLA BARINA.


Periodo rischioso l'estate, per chi è malato d'azzardo. Perché le sale gioco, oasi d'aria condizionata, non chiudono mai.
Perché piene di gente, sembrano, un rimedio alla solitudine, anche se poi il dialogo - compulsivo - è solo con le slot.
Perché chi ha ricevuto la quattordicesima sogna di moltiplicarla con bingo e lotterie...
Il mercato del gioco non va mai in vacanza. E tanto meno in crisi: negli ultimi undici anni gli italiani hanno "perso" in questo modo 181 miliardi di euro. Perso, ridotto in fumo. Il che vuol dire aver giocato molto di più.
Solo nel 2016 hanno perso 19 miliardi di euro, ma ne hanno giocato 96.
Cifre impressionanti, appena diffuse dal dossier Gioco d'azzardo: i numeri di un mercato fuori controllo, curato da Filippo Torrigiani e don Armando  Zappolini per il Cnca, Coordinamento nazionale della Comunità d'accoglienza.
Cifre che riguardano solo il mercato legale, regolamentato dallo Stato. Che usa astuzie insospettabili per calamitare i 250 mila giocatori patologici e i 700 mila "problematici", cioè a rischio patologia (dati Cnr). Scaltrezze che uncinano il giocatore, isolandolo dalla realtà.
Le sale, prive di orologi, hanno finestre oscurate e luci soffuse sempre uguali, perché non ci si accorga del passare del tempo.
E sono tra i rari locali pubblici dove si può fumare, con inservienti che spesso distribuiscono gratis sigarette e drink.
Teatro di un incalzare di suggestioni sensoriali: la musica che, a ogni jackpot, ubriaca vincitori e non: la cascata di monete che appare sul video a ogni minima vincita.
"Le entrate erariali da gioco d'azzardo sono più alte della spesa sociale per curare le ludopatie, quindi sembra che lo Stato ci guadagni" spiega Matteo Iori, che per mandato del Cnca è nell'Osservatorio del ministero della Salute sui rischi del gioco.
"Ma nessuno finora ha valutato i costi anche economici della sofferenza, dello sfaldamento familiare, dei suicidi, dei debiti con gli usurai..."
Per ora, ad aiutare i nuovi "tossicodipendenti" ci sono le onlus. Come il Centro sociale Papa Giovanni XXIII, di cui Iori è presidente, che a Reggio Emilia e Modena organizza gruppi d'aiuto per giocatori patologici e (realtà rara in Italia)  due comunità residenziali. Gratuite per l'utente: libera-mente.org.


sabato 19 agosto 2017

INSERZIONI GRATUITE. Vendesi botti in acciaio inox


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giovedì 17 agosto 2017

SALUTE. I batteri nell'intestino


FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 28/07/17.
Articolo: "Se un atleta vince ringrazi il suo microbioma"di GIULIANO ALUFFI.

Alla prossima vittoria del nostro sportivo del cuore, oltre che lui (o lei) faremmo bene ad applaudire gli oltre 40 mila miliardi di microbi che abitano il suo corpo, soprattutto quelli intestinali, i batteri che oggi attirano l'attenzione degli scienziati per la capacità di influenzare la salute e le prestazioni.
Una delle ricerche più importanti in questo senso è l'Athlete Microbiome Project, lanciato dalla genetista americana Lauren Petersen, che raccoglie campioni fecali e salivari di ciclisti professionisti per scoprire le differenze tra il loro microbioma e quello dell'americano medio.
A Petersen l'idea è venuta nel 2013, quando, indagando sulla sua continua spossatezza, si accorse che il suo microbioma intestinale era stato sconvolto da una cura di antibiotici: le mancavano molti dei batteri più benefici.
Trapiantò nel suo intestino i batteri di un ciclista ben allenato e già due mesi dopo si sentì molto meglio: il microbioma si era risanato.
A oggi Petersen ha trovato nei microbiomi dei ciclisti una grande biodiversità, un'abbondanza  di batteri del genere Prevotella, rari nei non atleti, e un'alta concentrazione di Methanobrevibacter archaea, batterio-spazzino che consuma gli scarti della fermentazione degli altri batteri e aiuta il microbioma a funzionare meglio.
Studi recenti su rugbisti irlandesi hanno mostrato invece che anche il loro microbioma è più vario rispetto a quello dei sedentari e contiene più batteri del genere Akkermansia, capaci di ridurre l'assorbimento del cibo e quindi prevenire l'obesità.
Un domani un trapianto di microbi di atleti potrà renderci tutti più prestanti? Forse no, ma oggi un numero crescente di scienziati osserva il microbioma per trovare nuove cure.
Lo hanno fatto, per esempio, ricercatori dell'Ospedale San Raffaele di Milano con uno studio appena pubblicato su Science Advances. Questo mostra come in chi soffre di sclerosi multipla recidivante-remittente, nella fase che precede la riattivazione della malattia, la flora batterica intestinale si alteri in contemporanea con la proliferazione di un tipo di globuli bianchi cruciali per lo sviluppo della patologia. Che forse un giorno si potrà rallentare o fermare proprio intervenendo in tempo sul microbioma. Sempre questo è indicato poi come un nuovo possibile bersaglio per la prevenzione e la cura del cancro epatico: uno studio della Columbia University uscito a luglio evidenzia il ruolo dei microbi intestinali nei danni al fegato che precedono il tumore.
Infine, un'altra grave malattia che ora si collega alla flora dell'intestino è il morbo di Parkinson: uno studio pubblicato su Genome Medicine da Ullrich Wullner, medico e docente dell'Università di Bonn, mostra i cambiamenti nei microbi intestinali nelle fasi iniziali della malattia. Il loro effetto è ridurre la produzione di acidi grassi e rendere più permeabile la mucosa intestinale, favorendo un'infiammazione che sembra andare di pari passo con la neurodegenerazione.


GIOVANI E RAGAZZI. Giocare con la vita


FONTE: "MISSIONARI SAVERIANI" giugno/luglio 2017.
Articolo "La vita non è un gioco..." di DIEGO PIOVANI.


Con sempre più insistenza stanno emergendo particolari inquietanti sul videogioco online "Blu Whale" (Balena Blu). Forse di creazione russa, il "gioco" impone il superamento di 50 prove. Le prime sono banali, poi ne seguono altre basate sull'autoumiliazione, fino all'ultima: il suicidio.
Sembra che si possa partecipare postando un hashtag civetta. A questo punto una specie di "arbitro" si mette in contatto con l'interessato che fornisce man mano le istruzioni del gioco. Le prove possono essere di qualsiasi tipo: farsi i selfie in situazioni pericolose, ascoltare una canzone e il 50° giorno, appunto, suicidarsi filmando la scena.

Questo "arbitro" impedisce di tirarsi indietro con minacce di ritorsione alla famiglia. Il nome del gioco si riferisce proprio alle balene che si spiaggiano. I suicidi, soprattutto tra gli adolescenti, ci sono stati in tutto il mondo. In Italia, il caso è stato portato alla ribalta da un noto programma televisivo e da un video (diventato virale) di una ragazza che racconta di essersi salvata solo grazie all'intervento delle amiche che l'hanno scoperta a... giocare.

Se il pericolo riguarda ragazzi e ragazze, mi pare corretto sollevare l'allarme (senza creare allarmismi) anche in questa rubrica, perché molti giovani hanno a che fare con gli adolescenti (familiari, ragazzi di grest e campi estivi, catechismo, sport, scuola...).
Il problema non è solo il pericolo virtuale (quello che una volta faceva paura nelle strade ora si annida in una connessione internet), ma l'uso che si fa degli strumenti della rete.
I genitori sono chiamati a vigilare sui comportamenti dei figli: chi incontrano, come navigano, se hanno ferite autoinflitte..."Gli adulti devono essere educatori, interlocutori affidabili sull'uso delle nuove tecnologie", ha spiegato lo psicanalista Giuseppe Maiolo. Per questo, l'ignoranza non è ammessa. Bisogna tornare a studiare, per sapere: "Non devono scimmiottare i figli, ma dimostrarsi capaci di rimanere in contatto con loro".
Il rischio dei cosiddetti nativi digitali è che virtuale e reale non siano più due aspetti distinti. Oggi, si può stare in contatto con gli amici, senza uscire dalla propria camera. Anche la scuola sembra meno necessaria, perché tutto si può apprendere in altro modo. E anche là dove non fanno niente di male, è importante offrire gli strumenti per capire.
"Anche i ragazzi in apparenza senza problemi possono diventare facilmente cyberbulli, se non capiscono la differenza tra gioco e ciò che è pericoloso e offensivo", spiega Maiolo. Già i bambini più grandi delle scuole elementari conoscono e possono attuare pratiche come il "vamping" (messaggi minacciosi spediti ai coetanei nella notte).

Il vocabolario, ahinoi, si aggiorna di termini inglesi nuovi, che dicono di rischi gravi da conoscere e riconoscere (phishing-truffa via e-mail, parming-truffa che attacca i server, sexting-video, testi e immagini sessualmente espliciti inviati via telefono, grooming-adescamento sessuale di minori attraverso internet). Negli ultimi 10 anni, tutto è cambiato. Essere inconsapevoli porta molti rischi.

E mentre questi fenomeni si moltiplicano, sono quotidiani e hanno anche manifestazioni meno eclatanti ma altrettanto gravi (insegnanti ripresi a loro insaputa durante le lezioni e poi sbeffeggiati sui social), nel Mediterraneo i coetanei dei nativi digitali lottano in un mare dove le balene blu non sono un videogame.





PARR. S. GIORGIO M. DI ZANDOBBIO. Sfilata di moda




Nell'ambito di "Oratorio in festa...", ecco la 3° sfilata di moda presentata dall'ottimo ANGELO BARCELLA




ed arricchita dalla splendida voce del tenore FABIO VALENTI



ecco altre foto della sfilata