giovedì 23 luglio 2015

OGGETTI. Balle artistiche










VIVERE INSIEME. Non sprecare, nutrire il pianeta


FONTE: "MISSIONARI SAVERIANI" n° 6 giugno/luglio 2015.
Articolo "NON SPRECARE, NUTRIRE IL PIANETA. Come fare a condividere meglio le grandi risorse" di p. Marcello Storgato, sx.

"Ogni tanto viene fuori la realtà dello spreco enorme di cibo che noi "benestanti" produciamo e del dramma degli "affamati" nel mondo povero. E' giusto pensarci ancora, proprio mentre è in corso a Milano l'Expo con il bel tema, "Nutrire il pianeta. Energia per la vita".

Non sarà l'Expo di Milano - dispendiosa e sfarzosa - ad affrontare e a portare soluzioni concrete al problema della fame e allo scandalo dello spreco. Anche se un progetto alternativo e migliore era già stato pensato e messo da parte. I visitatori si dividono in due folle: a chi piace, a chi no, con altrettante ragioni più o meno valide. Pochissimi, all'uscita, hanno fatto un pensierino a ... nutrire il pianeta. Tutti hanno commenti sul cibo con cui si sono nutriti e al caro prezzo.
Persino "La carta di Milano", il documento sul diritto al cibo e all'acqua, a cui hanno lavorato oltre 500 esperti di fama internazionale, non contiene alcun riferimento esplicito alla speculazione finanziaria sul cibo e all'accaparramento delle terre. Le potenti lobby sono riuscite a vincere ancora!

Una beffa? Tale è ritenuta dallo scrittore argentino Martin Caparròs: "Sembra una beffa crudele che si possa utilizzare una gigantesca fiera del business per discutere della tragedia di un miliardo di esseri umani, di cui sono responsabili i maggiori paesi presenti all'Expo. E' un controsenso!" (cf. "La fame", Einaudi 2015).
Un altro argentino, papa Francesco, facendosi "portavoce dei poveri", ha lo stesso sentimento: "Anche la Expo fa parte del "paradosso dell'abbondanza", se obbedisce alla cultura dello spreco, dello scarto, e non contribuisce a un modello di sviluppo equo e sostenibile" (Messaggio di apertura).
Perciò il papa lancia un appello e un monito: "Il tema così importante e essenziale sia accompagnato dalla coscienza dei "volti" di milioni di persone che oggi hanno fame, che si ammalano e perfino muoiono per un'alimentazione carente e nociva".

Sono tre i grandi abusi: lo sfruttamento, la rapina, lo spreco. Vari paesi impoveriti sono ricchi di giacimenti minerari che, con la compiacenza di governi corrotti, vanno in mano a corporazioni straniere che li sfruttano senza lasciare alcun  vantaggio alla popolazione locale. Su questo abuso è in corso la campagna per la "tracciabilità" dei minerali.
Altre multinazionali, sempre con la corruzione, si appropriano delle terre fertili, specialmente in Africa e America latina, rapinandole ai legittimi proprietari, costretti a emigrare o a lavorare per pochi centesimi su colture utili ai nuovi padroni. Contro questo abuso è attivo il movimento di riconquista del diritto alla proprietà.
Lo spreco alimentare, invece, è un abuso più diffuso e appartiene a tutti noi, più o meno "benestanti". Non sto a riportare le cifre in milioni di tonnellate di cibo sprecato o in miliardi di euro in valore finanziario. Possiamo riferirci direttamente alla nostra esperienza quotidiana, personale e in famiglia.

E dipende da noi - per tornare a papa Francesco - "cambiare mentalità, per smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto sulla vita di chi - vicino o lontano - soffre la fame... La vera "energia per la vita" è l'amore: amore per condividere il nostro pane quotidiano".

VIAGGI. Siviglia. Parchi e giardini

Siviglia possiede una serie di parchi naturali e giardini storici notevoli sia per la loro particolarità che per la quantità.
Ecco le foto che ho scattato.











































giovedì 16 luglio 2015

RIFLESSIONI. La collera, il fuoco che c'è in me


FONTE: il mio piccolo raccoglitore




Siamo pieni del fuoco dell'amore di Dio. Questo fuoco è una centrale di energia che alimenta la nostra vitalità, la nostra gioia di vivere, le nostre passioni, come ad esempio la collera. La collera è un'espressione del nostro fuoco interiore. Come l'uragano, può distruggere, può annientarmi se la rivolgo contro di me.

Non devo rifiutare la mia collera, esprimerla violentemente o reprimerla brutalmente. Come dice Gesù, bisogna aspettare il tempo della messe per separare il buon grano dalla zizzania. La mia collera non è cattiva: è un sentimento fra gli altri. Non devo esprimerlo con durezza e senza discernimento, anche se penso che questo al momento mi darà sollievo. Prima di parlare, devo riflettere sul mio malcontento, comprenderne la causa. Ricorderò, ad esempio, che avevo dentro di me questo fuoco già da bambino; questo denota indubbiamente la mia capacità di agire concretamente  ed energicamente.

Mi riconcilio con le mie collere. Esse possiedono una forza che mi serve per avanzare. Se le rifiuto, bloccherò ogni slancio interiore e sarò senza desideri, senza energie, diventerò uno specialista delle espressioni che non lasciano scampo, del tipo: "A che serve la mia vita, a che serve tutto questo?". Quando mi compiaccio in questi atteggiamenti negativi, la depressione non è lontana.

Se mi sento in preda a una collera di cui non comprendo la causa, posso almeno trovare una valvola di sfogo, ad esempio, dare dei pugni a un sacco da pugile, gridare in una foresta, praticare lo sport, il canto o la danza, per non tenere tutto dentro e aggredire inutilmente le persone che mi circondano.

Del resto, per far sbollire la collera, una volta provata e individuata, posso cercare di risalire  alla sua origine ultima: una ferita, un bisogno d'amore. Allora imparerò a lasciarmi permeare e riempire in profondità dall'amore incondizionato di Dio, in un cuore a cuore con lui, e cercherò dei luoghi in cui poter ricevere la tenerezza, l'attenzione e l'ascolto di cui ho bisogno.






SALUTE. AIRC. Vitamine. 6


 vitamine 

Molti studi si sono concentrati sulle proprietà anticancro delle vitamine, in particolare dei precursori della vitamina A (caroteinoidi), della vitamina C, dell'acido folico, della vitamina B12, del retinolo (una forma di vitamina A) e della vitamina E.
L'apporto di vitamina C  e folati con la dieta è proporzionale al consumo di vegetali, mentre il retinolo è quasi esclusivamente, di origine animale.
La vitamina E si ottiene, quasi sempre, dagli oli vegetali. 
Basta questo veloce quadro per capire quanto è complesso dimostrare l'effetto anticancro delle vitamine in maniera indipendente dal cibo nel quale sono contenute. Inoltre gli studi sugli effetti anticancro dei supplementi o integratori di vitamine (o anche di sali minerali) hanno dato risultati negativi. Sembra proprio che ciò che funziona se contenuto all'interno di un cibo, non funziona quando è racchiuso in una pillola. In ogni caso gli alimenti che hanno elevato contenuto di carotenoidi e vitamina C proteggono da molti tipi di tumore, in particolare quelli al polmone e allo stomaco.
Le diete ricche di carotenoidi proteggono dai tumori anche esofago, stomaco, colon-retto, seno e cervice uterina, mentre consumare cibi ricchi  di vitamina E, come l'olio extravergine di oliva, sembra essere protettivo contro il tumore della prostata e della mammella.

IN PRATICA

------

Alcune vitamine hanno un effetto protettivo ma solo se consumate all'interno degli alimenti.
I supplementi vitaminici non servono se l'alimentazione è varia e corretta.
La fonte principale di molte vitamine sono i vegetali, che vanno consumati in abbondanza e di diversi colori perché il colore si associa al tipo di vitamina contenuta nel vegetale.

giovedì 9 luglio 2015

VIAGGI. Siviglia. Real Alcàzar

Nel 1364 Pedro I di Spagna ordina la costruzione di una residenza reale all'interno dei palazzi eretti dagli Almohadi, che avevano governato la città.
Gli artigiani di Toledo e Granada, in 2 anni, creano un insieme armonioso di corti e saloni Mudéjar, il Palazzo Pedro I, oggi fulcro dei Real Alcàzar di Siviglia.
Ecco le foto che ho scattato.