venerdì 3 luglio 2015

RIFLESSIONI. Le proprie capacità


FONTE: il mio piccolo raccoglitore


LE PROPRIE CAPACITA'
 
 
Ognuno nasce con dei talenti in tasca, chi più, chi meno. Questa è la buona notizia di oggi, che ci fa scoprire che ogni uomo ha valore, ogni uomo porta in sé un tesoro, ogni persona nasce con un compito da realizzare.
Ma, ahimè, spesso, passiamo il tempo ad invidiare i talenti degli altri, a voler dimostrare di avere talenti che non abbiamo, a credere alla bugia del nostro sconcertante tempo che vende i talenti a caro prezzo.
 
Hai già scoperto qual è il tuo talento, amico lettore? La tua virtù? Il dono che il Signore ti ha donato perché tu lo metta a disposizione dei fratelli?
Forse la pazienza, o la tenacia, o la speranza, o cucinare bene le uova! Talenti, all'apparenza, di scarso valore agli occhi del mondo ma che, nella logica del Regno, acquistano importanza estrema.
Tutti i nostri  talenti, messi insieme, fatti fruttificare, rendono presenti i cieli nuovi e la terra nuova che il Signore è venuto a creare.
 
Concludiamo la settimana con la certezza di avere delle qualità da donare, del bene da far fruttificare. Non importa se siamo nati per diventare premi Nobel o grandi geni o maestri spirituali, l'importante è che la smettiamo di piangerci addosso e la finiamo di esternare qualità che non abbiamo, per scoprire, gioiosi, il talento da mettere a frutto!
 
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Riprendiamo, in forma leggermente diversa, la parabola dei talenti letta qualche giorno fa. Ma la lezione è la stessa: un invito a far fruttare le proprie qualità.
 
Troppe volte mi sento dire dalle persone "Non valgo a niente". E' un paradosso, ma in eguale misura, trovo gente che si esalta e si nasconde dietro un'apparenza  pesante e sciocca e altrettante persone che si macerano amplificando a dismisura la propria fragilità.
Dire che non si vale a niente, non è umiltà, ma depressione. Il padrone di oggi contesta duramente  questo atteggiamento vittimista che produce, come unico risultato, l'inabilità permanente.
Ognuno ha dei talenti, ognuno ha dei doni, a ciascuno di scoprire quali sono per metterli a servizio del Signore e del Regno: smettiamola di pensare che la nostra vita è inutile e che siamo una specie di sbaglio della Creazione!
Certo, forse il dono che possiedo non è evidente o clamoroso, ma c'è, garantito. Forse ho il dono dell'ascolto degli altri, o della pazienza, o di potare le rose, ecc. Credete forse che queste cose valgano meno di un premio Nobel? Coraggio, allora.
La nostra giornata sia vissuta all'insegna del lasciar crescere i doni che il Signore ci ha dato, lasciando crescere quelli degli altri!
 


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