mercoledì 31 gennaio 2018

PARR.S.GIORGIO M. DI ZANDOBBIO. 14° anniversario morte p. Simone Vavassori




Sabato 10 febbraio sarà il quattordicesimo anniversario della morte di p. Simone.

LIBRI. "Storia di Tonle" di Mario Rigoni Stern


FONTE: libro "Storia di Tonle" di MARIO RIGONI STERN edito da Giulio Einaudi editore spa.

Si legge sulla copertina:

La storia di Tonle Bintarn, contadino e pastore delle antiche montagne venete, comincia con un incontro con una pattuglia della Regia Finanza quando, di là, sul trono dell'Impero sedeva Francesco Giuseppe, e termina durante la Grande Guerra in un bosco millenario piantato da monaci.
In mezzo, la condanna, l'esilio e ritorni furtivi, ogni inverno, come un uccello migratore alla casa. Soltanto quando Tonle è vecchio e stanco arriva finalmente il condono.
Ma è tardi per tutti: la guerra travolge ogni cosa, distrugge casolari e villaggi. Solo Tonle rimane ora caparbio con le poche pecore sui monti, al limite della linea degli scontri, difensore corrucciato di una rustica civiltà.
E là, dopo un ultimo distacco, un'altra fuga e un ritorno come connaturati a un destino, tra colonne di truppe, file di ambulanze e traini e scoppi di artiglieria, Tonle Bintarn, pastore, contadino, minatore, ferroviere, venditore di stampi, allevatore di cavalli, giardiniere per tutte le terre dell'Impero austro-ungarico e dell'Italia, incontra finalmente la pace, appoggiato ad un ulivo, con la pipa in mano.
Intreccio di grandi personaggi e di umili popolazioni in un angolo remoto del mondo dove s'insinua tra le vite la Storia, la vicenda di Tonle Bintarn "corre via" rapida e intensa, con quei singolari profumi di foreste e di nevi e d'aria in cui Rigoni Stern avvolge i suoi intensi, poetici racconti.
Qui la concentrazione è ancora più fitta, gli stacchi ancora più rapidi e netti, come in un'esistenza intera composta da sequenze brevissime.


SALUTE. Attenti agli integratori


FONTE: "Messaggero di sant'Antonio" gennaio 2018.
Articolo "Palestrati, attenti agli integratori!" di ROBERTA VILLA.

Una volta i rischi degli ormoni steroidi anabolizzanti riguardavano solo il mondo dello sport agonistico.
I farmaci erano forniti sotto banco da allenatori e medici sportivi compiacenti  negli angoli degli spogliatoi, e scatenavano polemiche come quelle che accompagnavano l'inequivocabile aria virile di molte atlete dell'ex Europa dell'est.
Negli ultimi decenni sono  cresciuti gli sforzi compiuti dalle organizzazioni sportive internazionali e nazionali per frenare, ai diversi livelli, il fenomeno del doping con queste, come con altre, sostanze.
In parallelo, però, in  mille varianti  note e meno note, farmaci di questo tipo viaggiano in rete, si trovano in appositi negozi specializzati e, nonostante i periodici maxisequestri, sono a portata di chiunque.
L'acquisto di integratori per potenziare le proprie performance non riguarda più, infatti, solo atleti olimpici o aspiranti tali.
Molti giovani maschi, tanto più se frequentano palestre, fanno uso di integratori che promettono di aumentare la massa muscolare.
Scopo ufficiale è quello di incrementare i propri risultati sportivi, ma spesso l'obiettivo è solo quello di migliorare il proprio aspetto, rendendolo più prestante.
Ma i bicipiti possenti o la "tartaruga", come si chiama l'effetto degli addominali scolpiti dall'esercizio, se ottenuti anche grazie a questi aiuti esterni, possono costare cari.
Questi prodotti non sono sempre innocui. Dall'analisi di 44 integratori "per aumentare la massa muscolare" acquistati su internet è emerso che solo poco più della metà conteneva davvero quel che era dichiarato sull'etichetta; in un quarto c'erano altre sostanze non dichiarate; il quasi il 60 per cento le dosi non corrispondevano e nel 10 per cento non c'era nessuna sostanza attiva. In questo caso, almeno, la truffa faceva meno danni.
"Chi prende questi integratori, di fatto, non sa cosa ingerisce - ha spiegato Shalender Bhasin, direttore del programma di ricerca sulla salute maschile al Brigham and Women's Hospital di Boston, negli Stati Uniti, uno degli autori dello studio pubblicato sul "Journal of the American Medical Association" -. Ma anche nel caso in cui dentro ci sia quel che si pensa di acquistare, cioè modulatori selettivi del recettore androgeno (SARM), l'incertezza per la salute rimane: questa sostanze, infatti, non sono autorizzate dall'Agenzia regolatoria statunitense, la Food and Drug Administration; sono considerate doping per gli sportivi come gli steroidi tradizionali ma, diversamente da questi, sono molto meno conosciute".
In altre parole, potrebbero essere meno pericolose per la salute rispetto agli steroidi tradizionali, ma (a seconda del prodotto) potrebbero esserlo anche di più. Non abbiamo ancora dati certi per dirlo.
In una recente lettera inviata a tre aziende produttrici, la stessa Food and Drug Administration ha messo in guardia dal definirli "integratori alimentari" quando, in realtà, si tratta di farmaci per i quali sono state registrate reazioni avverse e danni a lungo termine anche gravi, per esempio a livello del fegato e del cuore.
Insomma, per restare in forma, molto meglio un allenamento in più.

COMUNE DI ZANDOBBIO. COMUNE ZANDOBBIO informa


C'era una volta il notiziario "COMUNE ZANDOBBIO informa" con tante belle rubriche, che riportavano notizie sull'andamento anche economico del Comune.

Era un bel esempio di trasparenza e comunicazione dell'amministrazione comunale.

Gradirei conoscere, come cittadino che non sa districarsi nell'Albo Pretorio, il costo totale della nuova piazza e del nuovo bar in frazione Selva (comprensivo del costo del terreno).

                                             Sergio Finazzi

giovedì 18 gennaio 2018

OGGETTI. Rifornimento auto elettrica



MISSIONI. Una mensa lunga mille posti


FONTE: "MISSIONARI SAVERIANI" dicembre 2017.
Articolo "A Panzi, una mensa lunga mille posti" di p. NICOLA COLASU0NNO sx, Panzi, Congo RD. 

Abbiamo preso seriamente le parole di papa Francesco e abbiamo voluto invitare qui a Panzi mille poveri per la Giornata appena istituita.
Sono arrivati anziani, vedove, gente senza lavoro...
La commissione Caritas ha appena fatto le spese: pomodori, farina di manioca, legumi e arachidi, pure una mucca e poi tutti in cucina.
La comunità di quartiere per ogni persona ha aiutato con 0,15 centesimi di euro.
Abbiamo mangiato polenta di manioca, legumi e carne ben condita e all'uscita le mamme della Caritas avevano preparato la "bomboniera": arachidi e fritella (benyé) in un sacchetto di plastica. Tutto  a suon di musica e danza.
Durante la preghiera di benedizione del cibo ho chiesto perdono ai poveri perché c'eravamo dimenticati di loro. Abbiamo, infatti, il giorno delle missioni, delle donne, delle vocazioni, degli ammalati, ma quello dei poveri non c'era.
Il lavoro è la chiave per sconfiggere la povertà anche a Panzi, periferia della grande città di Bukavu, dove lavoro ne viene creato poco e quello che c'è, è poco renumerato (1 euro per sette ore nei campi!).
Le mamme per poco più di 50 centesimi portano sulla schiena sacchi di 40 chili per un chilometro in salita. Quando le vedo mi viene da dire che nel 2017 la ruota per trasportare  esiste. Ma tutte mi rispondono: "Padre, è la fame che ci spinge a fare questo mestiere; cosa mangerebbero i nostri figli questa sera?".
Insomma, è stata una bella festa in seguito a una bell'idea. Persino nonna Rachele si è alzata e ha danzato col suo bastone...
Alla fine tutti abbiamo gridato: Viva papa Francesco!

DON CAMILLO. Campeggio a Livigno




FONTE: avvisi settimanali parrocchia di Albegno.

Come già preannunciato (vedere post "Proposte per l'estate 2018" di novembre 2017), quest'anno monteremo un campeggio vero e proprio a Livigno, in una radura, che il comune di Livigno mi ha concesso in affitto, in mezzo alla pineta.
Qui di seguito pubblico il calendario della disponibilità della struttura.
Ho pensato di tenerla montata fino al 26 agosto per offrire anche ai ragazzi la possibilità di sfruttarla anziché andare a Roncobello.
Quest'anno punto tutto su Livigno dal  momento che sarà un'occasione unica perché alla fine di questo campeggio, porterò a casa tutta l'attrezzatura.
Per qualsiasi informazione potete contattarmi.

                                             don Camillo

CAMPEGGIO A LIVIGNO 14/6/2018-26/8/2018

PERIODO            GRUPPO            RESPONSABILE

dal   7  al  10 giugno      Montaggio
dal 11  al  13 giugno      Animatori giochestate   don Camillo
dal 14  al  30 giugno     
dal   1  al    7 luglio 
dal   8  al  14 luglio
dal 14  al  20 luglio       Oratorio di Villongo       don Mattia
                                                           3454265572
dal 21  al  28 luglio
dal 28  al    4 agosto      Oratorio di Villongo       don Mattia
                                                           3454265572
dal  4  al  12 agosto
dal 13 al  19 agosto        Famiglie di Albegno       don Camillo
dal 19 al  26 agosto      Ragazzi di Albegno e famiglie

  • € 20,00 al giorno per ragazzi sino alla III media
  • € 25,00 al giorno per gli altri
  • gratis fino a 5 anni.
PER GRUPPI IN AUTOGESIONE

  • € 300,00 PER OGNI SETTIMANA (suddivisione spese montaggio-smontaggio)
  • € 2,00 a testa al giorno per gruppi di 25 persone
  • € 1,00 al giorno dal 26° in su.




martedì 16 gennaio 2018

PARR. S. GIORGIO M. DI ZANDOBBIO. Pubblicazione relazione economica della parrocchia


Come parrocchiano chiedo a don Roberto, mio parroco,  che mensilmente venga reso pubblico l'andamento economico della parrocchia, nel rispetto di quella trasparenza, che è tanto rimarcata da papa Francesco.

Ritengo che questo della trasparenza sia comunque un modo intelligente non solo per informare, ma anche per incoraggiare i parrocchiani a contribuire con più generosità.

In particolare avrei piacere di conoscere il rendiconto completo delle entrate e delle uscite relative all'intervento fatto nella chiesa parrocchiale.

Pubblico la relazione economica di dicembre di un'altra parrocchia che ho trovato in internet che è un esempio di trasparenza.

CASSA  PARROCCHIALE
Resta esclusa la gestione del bar, della scuola materna e del mutuo.
La relazione completa di tutto il quadro economico della Parrocchia sarà fatto prossimamente, non appena pronta la contabilità del 2017.

ENTRATE
Descrizione                                              Importo

Offerte varie                                         €      375,00
Offerte per SS Messe da celebrare          "    4.415,00
Per uso ambienti parrocchiali                 "    2.130,00
Elemosine raccolte durante le SS Messe  "    1.938,39
Offerte per candele votive                      "      400,00
Offerte per "La Torre Campanaria"          "      532,52
Per i poveri                                           "        20,00
La tombola del Melo                               "      280,00
Bancarella natalizia                                "      301,00
Offerta per battesimo                             "      100,00
Pizza con i volontari della pulizia chiesa    "     160,00
Gruppo alpini Treviolo                             "     100,00
Da ammalati                                          "       30,00
Da AIDO Treviolo per uso teatro               "     450,00
Buste natalizie (rientrate n° 209)             "  5.525,00
Sponsor per calendario parr. "Ecumenico" "     300,00
In memoria dei propri defunti                  "     100,00
Riciclo vestiti mese di dicembre               "     200,00
Riciclo mobili                                          "    435,00
Rimborsato da scuola materna x anticipo
spesa ravioli                                          "     166,44
Per 53° di matrimonio                            "       50,00
                                                          --------------
TOTALE                                               € 18.008,35
                                                            ========


USCITE

Descrizione                                              Importo

Saldo  opere edili riscaldamento chiesa  €   2.142,32
Contributo ad AIDO Treviolo                  "      100,00
Serie completa nuovi catechismi            "        70,00
Contributo coretto di Villongo                "      100,00
N° 1 chiusino plastica per zona garages "        45,00
Dato ai poveri                                      "       20,00
Pizza con i volontari pulizia chiesa         "      145,00
Gasolio per pulmino                             "        40,00
Gasolio per furgone                             "        30,00
Cereria                                               "       277,55
Rinfresco                                            "         10,00
N° 3 porta  teche comunione malati      "         38,00
Stampa calendari                                "        600,00
Affitto locale raccolta mobili                 "        100,00
N° 10 scatole di puntine                      "          10,00
Ammortamento rata pulmini                "        200,00
Canone fotocopiat. "Torre Campanaria" "         80,00
Fiori per chiesa a Natale                      "        145,00
Telefono                                             "          66,10
N° 10 nuove radioline                          "        585.60
Fotocopiat. Panasonic (studio Parroco: canone
+ copie)                                                "         150,43
Saldo fatture residuo festa d'autunno    "     2.535,63
Enel casa del Parroco                           "        127,72
Enel chiesa parrocchiale                       "          96,13
Enel cinema + campanile                    "         552,63
Enel Morti del Pascolo                          "          35,95
Enel Roncobello                                   "          89,01
Enel scuola materna                            "        284,15
Enel Trealbe                                        "          25,27
Enel vecchia canonica                          "          45,07
                                                        ---------------

TOTALE                                             €     8.746,58

                                                          ========

ATTIVO MENSILE                             €     9.261,77

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SALDO CONTABILE                          €   39.100,63

SALDO DISPONIBILE  (C/C 2294)  €   37.899,29

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Ho anticipato verbalmente la pubblicazione di questo articolo a don Roberto.


                                           Sergio Finazzi


giovedì 11 gennaio 2018

DON CAMILLO. Candore smarrito






FONTE: avvisi settimanali parrocchia di Albegno.

CANDORE SMARRITO

Ricordo quand'ero bambino
vedevo tutto più grande; 
pareva l'aiuola un giardino,
la mia stanzetta, gigante.

Guardando il volto la gente
coglievo in loro il sorriso;
non avevo paura di niente
solo del buio e del tuono improvviso.

Ora che torno a guardare
quel che vedevo giardino
mi scuotono lacrime amare
scoprendo secco e piccino.

Anche la gioia è scomparsa
dal volto di bimbi e adulti;
sul viso di molti è apparsa
una smorfia per incubi occulti.

                              don Camillo


RES PUBLICA. L'onestà in Italia


FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 05/01/18.
Articolo "Nel paese dei corrotti guai agli onesti" di CURZIO MALTESE.

In un Paese che tende a ripetersi, sovente la notizia di oggi si può capire meglio con un commento dell'altro ieri.
Per esempio, questa storia delle banche.
La più chiara e profonda analisi dello scandalo di oggi è stata già fatta nel 1980 da Italo Calvino nel famoso e sempre rimosso Apologo sull'onestà nel Paese dei corrotti.
"C'era un Paese che si reggeva sull'illecito" era l'incipit del racconto di una nazione dove gli scandali, il malcostume, le ruberie, l'abuso di potere non erano soltanto fenomeni diffusi - come altrove - ma a differenza che nel resto del mondo civile non comportavano alcuna sanzione sociale.
La corruzione era ed è da noi considerata funzionale alla società, ragionevole, lecita e quasi benemerita.
In ogni caso è giustificata dal diritto di non soccombere in un mondo di ladri. La difesa dei molti tifosi dei ladroni è la stessa: gli altri fanno peggio. A volte è vero.
La legge o la morale sono applicate in maniera tanto casuale, che quando accade, fra la sorpresa generale, gli occasionali imputati possono facilmente gridare al complotto.
Ma come, perché indagano ora? Perché mi devo dimettere proprio io?
In quell'Italia così simile alla nostra, Calvino non invitava alla rivolta, ma avanzava la modesta proposta di lasciar comunque campare in pace gli unici soggetti a disagio: gli onesti.
Senza la pretesa di ergersi a società o reclamare la propria superiorità - ci mancherebbe - almeno agli onesti fosse concesso di sopravvivere come controsocietà anomala.
Ed ecco la differenza, l'impossibilità oggi di essere onesti.
Il corpo della nazione è così malato che gli anticorpi attaccano le parti sane. Gli onesti sono emarginati, perseguitati, derisi come imbecilli.
A marzo tornerà al potere un ottuagenerio pluricondannato che, fra l'altro, ha fatto votare al Parlamento della Repubblica che Ruby Rubacuori era la nipote di Mubarak, con  ministri tra quelli che avevano votato, i Gasparri, le Meloni, i leghisti.
Sono appena stati al governo quelli che, col padre o i sodali implicati, facevano il giro delle sette chiese per farne salvare la banca.
Ma non erano pressioni, certo. Pensate come sarebbe stata diversa la storia se Nixon se la fosse cavata dicendo di aver "fatto valutare" ma senza pressioni l'intercettazione dei democratici, se i tedeschi avessero finto di credere a un Helmut Kohl sbalordito di avere a sua insaputa conti in Svizzera.
Agli onesti rimane di fingersi fessi o pazzi, emigrare se giovani e se anziani, togliersi di mezzo.
Come quel Luigino pensionato che ha perso i risparmi di una vita nel crac di Etruria e si è impiccato dopo aver scritto una lettera di scuse alla famiglia.
Perché qui, dopo gli scandali, sono gli onesti a suicidarsi per la vergogna.

RIFLESSIONI. Mi basta la tua grazia


  Seconda lettera di S. Paolo ai Corinzi (12,9-10)


Ed Egli mi ha detto: "Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza".
Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo.
Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte.

FILM. Vittoria e Abdul


FONTE: MYmovies.it Marianna Cappi.

Vittoria e Abdul (2017)
Un intelligente e irriverente film d'epoca. Quale? La nostra.

Un film di Stephen Frears con Olivia Williams, Judi Dench, Michael Gambon, Eddie Izzard, Tim Pigott-Smith, Simon Callow, Adeel Akhtar, Fenella Woolgar, Julian Wadham, Ali Fazal.

La straordinaria storia vera di un'inaspettata amicizia nata durante gli ultimi anni dell'incredibile regno della Regina Vittoria.

Abdul Karim, umile impiegato indiano, ventenne o poco più, viene scelto per consegnare un omaggio alla regina Vittoria, in occasione del giubileo per i cinquant'anni del regno.
Viene scelto esclusivamente in virtù della sua altezza, come a dire per puro caso.
Diventerà il servitore, poi il segretario e infine il "Munshi", il maestro spirituale, della regina e imperatrice. La loro amicizia sarà così salda e intima da infastidire e spaventare la famiglia reale e la corte dei più prossimi al trono, al punto che il figlio, Edoardo VII, darà alle fiamme la loro corrispondenza e ogni  testimonianza di quella relazione.



giovedì 4 gennaio 2018

PARR. S. GIORGIO M. DI ZANDOBBIO. Locale per i giovani


Ripropongo questo post, pubblicato per la 1° volta lo 04/01/15, perché credo sempre che ai giovani (ne vedo pochissimi frequentare l'oratorio) manchi un loro luogo di incontro.
Mi sembra però che le risorse economiche e non della parrocchia siano indirizzate a cose inanimate, anziché alle persone.

E' il 1° post del 2015 ed il mio  pensiero va a tutti i giovani, in particolare a quelli di Zandobbio.

Nel marzo scorso ho postato un articolo nel quale invitavo a dismettere il campo di bocce, creando al suo posto un locale per i giovani. La realtà sull'utilizzo della sala non è cambiata e rimango del mio parere.
Ritorno ad affermare: i giovani meritano molta più attenzione, senza delegare altri.
Riporto un pensiero di LUCIO ANNEO SENECA:
"Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, ma è perché non osiamo che sono difficili."
Anche un pensiero di CESARE PAVESE:
"Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola."

UN INVITO PARTICOLARE AI GIOVANI USANDO LE PAROLE DI SAN GIOVANNI PAOLO II:

"SE SARETE QUELLO CHE DOVETE ESSERE INCENDIERETE IL MONDO."

Coraggio, ragazzi!!!!!!!!!!


FAMIGLIA. Emergenza lettone


FONTE: "Messaggero di sant'Antonio" di ottobre 2017.
Articolo "Emergenza lettone" di DANIELE NOVARA, pedagogista.

L'emergenza lettone continua a dominare nelle famiglie italiane.
In prima elementare almeno un bambino su due passa la notte nel talamo coniugale dei genitori, da subito o raggiungendoli durante la notte, oppure  dal mattino presto.
Sembra una cosa normale. Cosa c'è di così sbagliato a tenersi i pargoli addosso pure di notte?
Anche se sono grandi e hanno già compiuto 3 anni?
Addirittura a 7-8-9 anni, a a volte addirittura 12-13 anni?
Le motivazioni sono centinaia.
Si va dalla mamma manager, che vuole passare la notte con il suo cucciolo di 8 anni per recuperare il tempo perso, al genitore separato che sostituisce il coniuge con il figlio nel lettone.
A volte sono motivazioni più blande, tipo il sonno pesante, gli incubi notturni dei bambini, la gelosia dei nuovi nati, il figlio preferito al marito che russa.
Finisce comunque che i figli vengono coinvolti in un eccesso di promiscuità difficile da reggere sul piano emotivo. Confonde i piccoli e crea complicazioni a non finire.
In studio, quando i genitori mi raccontano di avere un problema con il loro bambino, nel 99 per cento dei casi il figlio è stato nel lettone troppo tempo.
Sarà un dato empirico, ma combacia con quello che ci insegna la psicoanalisi.
A partire dai 3 anni i figli vogliono "fidanzarsi" con i genitori e, per far questo, la strada più rapida è finire nella loro alcova, cercando di conquistarsi uno spazio dentro la promiscuità sessuale dei genitori.
Ha senso?
Meglio che i bambini stiano al loro posto, vivendo questa necessaria frustrazione come momento di crescita che permette di spostare i loro legittimi desideri sessuali alla fine dell'infanzia, evitando di proiettarli sui genitori stessi.
Con la frase magica "sei grande" i genitori riportano il giusto confine tra la vita degli adulti e quella dei figli.
Tenere i bambini grandi, a partire dai 3 anni, fuori dal lettone dei genitori è proprio il contrario della mancanza di affetto: la consapevolezza che crescere bene i figli necessita di scelte adeguate età per età, e queste spettano ai genitori.

SCUOLA. Insegnanti italiani


FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 29/12/17.
Articolo: "Una prof da premio Nobel" di CURZIO MALTESE.

Nella vita di ciascuno ci sono insegnanti che non dimenticheremo mai.
A volte basta un maestro delle elementari, come nel mio caso, per aiutarti a trovare un posto nel mondo.
Gli studenti del liceo scientifico Vittorio Veneto di Milano si ricorderanno sempre della loro professoressa di matematica, Lorella Carimali.
L'ho conosciuta in una delle tappe del giro nelle scuole che faccio da un anno per parlare del'attualità di don Milani, un modo per riconciliarsi col Paese dove viviamo.
S'incontra  quel pezzo d'Italia gentile, intelligente, moderna e solidale che non va mai in televisione e sui giornali o nei commenti dei blog, ormai tutti appaltati agli sfoghi isterici di celebrità semianalfabete.
Lorella Carimali sui giornali è finita per un giorno perché unica italiana finalista al Global Teacher Prize 2018, una sorta di Nobel al miglior insegnante del mondo, insieme alla sua storia di genio felice e sconosciuto.
Nata in una casa di ringhiera milanese, la laurea come riscatto sociale, il rifiuto di una ricca carriera nell'industria informatica per dedicarsi da trent'anni ai ragazzi del liceo, la prof Lorella ha trasformato l'incubo dell'ora di matematica in una lezione di vita, dove i numeri conducono gli studenti alla scoperta del mondo, da Google al teatro.
Mentre il ministero s'interroga, con ampio dibattito mediatico, se sia meglio tenere spenti o accesi i tablet e telefonini - vedi che dilemma - la buona insegnante cerca di far conquistare ai suoi allievi gli strumenti per rimanere liberi in un futuro dominato da algoritmi che regoleranno ogni aspetto di vita quotidiana: lavoro, economia, accesso al sapere, dati personali, trasporti, comunicazione.
Storie come questa servono a misurare l'abisso fra il nulla in cui è precipitato il discorso pubblico e quanto dovremmo sapere sulla scuola italiana. Dove sopravvivono talenti, passioni, intelligenze che nessun taglio all'istruzione è riuscito a estinguere.
L'ultimo dibattito sulla scuola è stato il caso del liceo Virgilio di Roma, centinaia di articoli e ore di tv intorno a fake news su bande criminali, video hard, eroina, inchieste segrete che sono state smentite una a una da questura, carabinieri e ministero.
E naturalmente nessuno che chieda scusa alle giovani vittime di un furibondo bullismo da parte di adulti irresponsabili e impuniti.
Ho incontrato centinaia d'insegnanti della scuola pubblica, dalle periferie di Milano a Scampia, da San Salvario allo Zen di Palermo, che  non fanno pettegolezzi sui propri studenti e da una cattedra scrostata o anche per strada lottano contro le mafie vere, la povertà e l'ignoranza, la violenza sulle donne e il razzismo, ma perché questi non fanno mai notizia?



DON CAMILLO. Progetto educativo dell'oratorio. 2



FONTE: avvisi settimanali parrocchia di Albegno.




GLI SPAZI DELL'ORATORIO

Per rendere possibile questa triplice vocazione, l'Oratorio ha bisogno oltre che di persone formate secondo questa sensibilità, anche di spazi adeguati.
Per adeguati intendo: decorosi; aperti al sole; efficienti; puliti.....
Attualmente i nostri spazi mi sembrano poco adeguati.
La sala giochi è abbastanza fornita ma separata dal bar. Questo la rende difficilmente controllabile a meno che ci sia un responsabile adulto, con la sensibilità dell'educatore, che garantisce la sua presenza. Comunque, nonostante la sistemazione la vedo poco frequentata.
La zona più frequentata durante l'anno è quella adiacente al campo sportivo: le molle; la gabbia; il campetto dell'Asilo; poco usato il campo sportivo in erba. I ragazzi si trovano in balia di se stessi. Non serve a molto la presenza sporadica del parroco che di tanto in tanto passa a vedere...... Ci vorrebbe un adulto con la sensibilità dell'educatore (sono ripetitivo!!) che garantisca la sua presenza per tutto il tempo di apertura.
Ci sono pesanti responsabilità, specialmente oggi, quando si offrono spazi ai minori. Una comunità che educa deve essere particolarmente attenta e sensibile: possono andare di mezzo ragazzi e famiglie sia dal punto dell'incolumità fisica ma anche psicologica e morale.
Quello che ritengo urgente per rilanciare in modo appropriato la vita del nostro oratorio è:
  • Creare una squadra di maggiorenni - adulti disponibili a dedicare un po' del loro tempo libero alternandosi in Oratorio (Bar - sala giochi - campi di gioco), e a fare un percorso di formazione che comprenda un approfondimento dei temi educativi e momenti di spiritualità.
  • Sistemare almeno gli spazi esterni disponibili per renderli fruibili e gestibili al meglio (progetto già in cantiere in collaborazione con il Comune).
  • Stendere un calendario annuale di animazione da garantire ogni domenica creando collegamenti anche con altre parrocchie di Treviolo.
  • Stabilire orari di apertura e di chiusura da rispettare rigorosamente evitando improvvisazioni.
  • Destinare ad aule di Catechesi altri ambienti che non siano quelli attuali.
La qualifica di animatore dell'Oratorio va data solo a quei maggiorenni che riconoscono e fanno proprie tutte le finalità dell'Oratorio vivendole in prima persona.

I minorenni, o anche i maggiorenni che per i loro motivi non se la sentono di fare proprie queste finalità possono essere considerati, se lo desiderano, aiutanti o fiancheggiatori delle iniziative a loro più congeniali, sempre nel rispetto delle regole di un "Oratorio che accoglie".
Così pure i ragazzi mussulmani non possono essere considerati animatori dell'Oratorio per rispetto alla loro coerenza di fede diversa. Sarebbe come se un adolescente cristiano pretendesse di entrare come animatore in un centro culturale islamico.
Potranno, invece collaborare con gli animatori in quelle iniziative che interpellano i valori umani trasversali a tutte le culture, e potranno aiutare i ragazzi  mussulmani che frequentano l'Oratorio a vivere i loro specifici momenti religiosi in corrispondenza con proposte di fede che l'Oratorio fa.

Stendendo questa mia riflessione ho tenuto presente le indicazioni scritte da d. Marco nel suo "Progetto Oratorio Albegno", le direttive Pastorali per gli Oratori della Diocesi a cura dell'UPEE (Settembre 1986) e la mia piccola esperienza di 43 anni di Oratorio.

P.S. Io sono sicuro che se pubblicherò questo scritto, ci sarà il critico di turno che andrà in giro ripetendo una frase del genere:

"DON CAMILLO DICE NO AI MUSSULMANI COME ANIMATORI"

oppure

"DON CAMILLO ESCLUDE I MUSSULMANI DALL'ANIMAZIONE  DELL'ORATORIO".....

Se viene a galla un tale menestrello vuol dire

- o che non ha capito niente di quello che ho scritto
- o che volutamente vuole innescare una polemica.

In tal caso non conviene dare alcuna risposta, perché chi è intelligente capisce da solo...

                                           don Camillo




PARR. S. GIORGIO M. DI ZANDOBBIO. Le omelie


Ripropongo questo post, pubblicato  per la 1° volta il 23/01/15 nella rubrica VIVERE INSIEME, perché mi sembra sempre attuale assistendo a sante messe che durano 35-40 minuti con omelie di 5-7 minuti.
Una chiesa potrebbe essere affollata anche per la brevità della funzione.


Il 24 dicembre 2014 sul quotidiano "la Repubblica" è stato pubblicato un articolo firmato da Paolo Rodari, dove si parla delle dieci regole della corretta omelia secondo l'Evangelii Gaudium di Papa Francesco. Non sto ad elencarle tutte, ma solo alcune:

Non è una catechesi ma riprende quel dialogo che è già aperto tra il Signore e il suo popolo.

Deve essere predicata come una madre che parla al figlio.

Non deve essere puramente moralistica o indottrinante.

Prima di essere fatta occorre verificare se dentro di sé cresce l'amore per la Parola che si predica.

Deve essere fatta da chi sa porsi in ascolto del popolo.

Riporto altri passi del lungo articolo.
"Un direttorio omiletico" è stato redatto dalla Congregazione del Culto Divino con il benestare di Papa Francesco, che nella sua "Evangelii Gaudium" ha dedicato 18 pagine all'omelia.
"Sono molti i reclami in relazione a questo importante ministero e non possiamo chiudere le orecchie" scrive il Papa. Infatti l'omelia "è la pietra di paragone per valutare la vicinanza di un pastore con il suo popolo".
Molte volte le chiese sono vuote, anche perché spesso i sacerdoti non curano l'omelia.
Eppure i grandi profeti come Mosè, Giosuè ed Elia dedicavano tempo alla predicazione. Le parole di Giovanni Battista erano  come  fuoco, che avevano molta presa sugli ascoltatori.
Gesù predicava usando immagini e metafore che scalfivano l'indifferenza dei più.
Sant'Agostino, altro grande predicatore, diceva che l'omelia deve istruire, piacere, persuadere.
Il predicatore deve parlare "come una madre che parla a suo figlio", "mediante la vicinanza cordiale" di chi predica, "il calore del suo tono di voce, la mansuetudine dello stile delle sue frasi, la gioia dei suoi gesti". Mentre "la predicazione moralistica o indottrinante, ed anche quella che si trasforma in una lezione di esegesi, riducono questa comunicazione tra i cuori".

Monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo alla domanda se è importante mettersi nei panni di chi ascolta l'omelia risponde:
"Certo, è la prima cosa. Pensare che cosa chi ascolta ha bisogno di sentire alla luce di una seria riflessione sulla Parola. E' un modo per essere "con" la comunità: "Per voi sono  vescovo, con voi sono cristiano", diceva Agostino".