martedì 28 febbraio 2023

SALUTE. L'intestino

 

diagramma XVII secolo


FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 03/02/23.
Articolo: "Iniziamo a trattare il nostro intestino con un po' di cervello".


L'intestino è di moda, non è più un organo di cui vergognarsi, anzi, sta andando alla grande sui social, tanto che uno degli hashtag più gettonati è #GutTok, dove Gut è appunto l'intestino (in inglese) e Tok è l'abbreviazione del social cinese.
Partendo da questa premessa, Silvio Danese (gastroenterologo del San Raffaele di Milano e docente all'Università Vita-Salute) e Marco Bianchi (divulgatore scientifico per la Fondazione Veronesi e in tv) hanno deciso di scrivere insieme A ogni pancia il suo rimedio (Sonzogno). Dove contrapporre ai consigli creativi ma non sempre affidabili del web, informazioni utili e certificate.
Un capitolo per ogni disturbo: dalla pancia gonfia, le cui cause possono essere molte, dalla digestione lenta (troppi grassi o bevande gassate?) alle intolleranze, dal russamento notturno (che fa incamerare aria) allo stress, all'ingerimento frettoloso dei cibi (non si mastica mai abbastanza).
Per rimettersi in sesto può essere utile mangiare finocchi cotti, cumino, ma anche mirtilli e mele, che hanno un effetto antifermentativo.
Ma non rinunciare ai legumi: basta sceglierli senza buccia (come le lenticchie decorticate) o passarli al setaccio.
Se invece il problema è l'acidità, spesso (ne soffre un italiano su tre) si tratta di reflusso gastroesofageo. Significa che il cardias, la valvola che chiude lo stomaco, non funziona più bene e gli acidi gastrici risalgono dallo stomaco all'esofago. Tra i rimedi c'è la dieta: niente pomodori, agrumi,  menta, cioccolato, carni affumicate e grasse, formaggi grassi, insaccati, caffè, tè, bibite, alcol, mentre i gastroprotettori vanno usati con parsimonia.
Seguono capitoli su intestino irritabile, intolleranze, infiammazione cronica, diverticolite, diarrea, stipsi... perchè la pancia, ribadiscono spesso gli autori, è il nostro secondo cervello, dunque mettiamoci la testa per mantenerla sana. (Cr.Mo.)

lunedì 27 febbraio 2023

DON CAMILLO. Per educare ad ognuno il suo ruolo

 



FONTE: Notiziario settimanale parrocchia di Albegno e dintorni.

SE VUOI EDUCARE LIBERA IL CUORE

Ogni messaggio, ogni pensiero, ogni opinione che noi esprimiamo ha sempre, inevitabilmente, il suo contrario.
Mettere il risalto il "contro" può essere utile per focalizzare meglio il "pro" e renderlo più chiaro e più esplicito purificandolo da eventuali scorie, ma può essere anche un freno che rallenta o blocca la positività della proposta o almeno, la mette in cattiva luce arrivando anche a ridicolizzarla e ad esautorarla.
Questo succede soprattutto quando la critica nasce ed è alimentata da rancori personali che trovano così sfogo in una contrapposizione camuffata da preoccupazione educativa, ma che di educativo ha ben poco o niente.
Credo che questo sia uno dei grossi limiti di noi adulti insieme al fatto che ci trasciniamo a volte retaggi adolescenziali di protagonismo che ci portano sia pure  in modo inconsapevole, a primeggiare o a competere con i ragazzi mettendoci sullo stesso piano per ingraziarceli, per paura di perderli.
Credo che i ragazzi oggi abbiano bisogno di adulti che si comportino da adulti e non da adolescenti; di genitori che si comportino da genitori e non da amici; di educatori che si comportino da educatori e non da accattivanti; di sacerdoti o religiosi che si comportino da sacerdoti e religiosi non da persone per tutte le stagioni.
Credo che educare  richieda, oggi più che mai, nell'adulto, il coraggio di una presenza coerente, di proposte forti e proporzionate certamente alle varie età e capacità, ma comunque impegnative, accettando anche di vederle rifiutate o di sentirsi poco amati.
L'amore che è alla base di ogni rapporto educativo autentico, sa mettere in conto di non essere ricambiato (almeno al momento). 
Anche qui è facile scivolare nell'integralismo che è un "buco nero" dell'educazione: pericolo che si può evitare con il rapporto e il dialogo personale.
Affermare che l'educazione è una questione di cuore significa che ogni educatore deve liberare il proprio cuore il più possibile da ogni ombra, cosa che non si fa una volta per sempre, ma richiede un'attenzione e una cura costante e quotidiane del proprio sentire: un impegno su due fronti, quello personale e quello relazionale.
In questo compito certamente impegnativo il credente può attingere a quella risorsa speciale che è la Grazia di Dio, capace di arricchire la vita personale e potenziare quella relazione in modo inesauribile: risorsa particolarmente preziosa perché il rapporto educativo con se stessi e con gli altri non è mai a scadenza, ma richiede una stabilità e una costanza lunga quanto tutta la vita.

                                          don Camillo

EDUCARSI PER EDUCARE

Se in te c'è un tormento
che ti agita e ti scuote
mantenendoti in fermento
con persone per te vuote,

sei prigione di te stesso
e non puoi che coltivare
il rancore a te connesso
che ti impedisce di amare.

E se pensi di educare
comperandoti l'affetto
o lasciandoti plagiare
senza un minimo rispetto,

anche tu sei un infante
che sa offrire solo vento;
non hai nulla d'importante
perché l'altro sia contento.

Non temer di essere forte
e di proporre alte mete:
sulle strade che son storte
d'acqua pura c'è gran sete.

Tu puoi essere quel pozzo
che disseta il viandante,
che rinfresca chi è rozzo
e conforta il mendicante,

solo a patto che tu possa
contenere e rinnovare
l'acqua pura e sempre mossa
di persona che sa amare.

                                       don Camillo


mercoledì 22 febbraio 2023

RIFLESSIONI. Verità e falsità, il volto e la maschera

 



FONTE: Don Chino Pezzoli # Comunità Promozione  Umana su Facebook.

"Sali" (canto dell'anima) di Anna Oxa  sembra raccontare del bisogno di liberare l'anima dalle menzogne e dalle ingiustizie e di ritornare alla propria essenza.
La canzone è un vero e proprio invito a risalire, a risorgere, a liberare l'anima e a volare liberamente come una stella dell'aurora, come il  canto puro dell'anima. 
Le parole suggeriscono anche che la società attuale è piena di ambiguità e che le vite sono frammentate e prive di verità, e invitano a superare queste difficoltà per vivere una vita piena e felice.
E' il tema del mio ultimo libro "Verità e falsità, il volto e la maschera".