giovedì 10 dicembre 2015

ORAT.S.GIOVANNI B. DI TRESCORE B. Esper. in Costa d'Avorio. Simone


Ed eccomi qui, ancora una volta, a raccontarvi un pezzo della mia storia, non per diventare famoso certo, ma per condividere con voi l'importanza e la bellezza della missione!

Sono passati ormai due anni (era infatti l'estate del 2012 quando partii per la Bolivia) e come se non bastasse mi ritrovo a mettere nero su bianco questa mia ennesima avventura che mi ha visto coinvolto, questa volta, in territorio africano.

Parlo della Costa d'Avorio laddove ho trascorso, durante l'estate, venti incredibili giorni presso la parrocchia di Saint Maurice (Agnibilekrou) in compagnia di altri due giovani, Selene Prisco e Simone Meloni!

Non credo di essere capace di trasmettervi le emozioni che questa esperienza continua tutt'ora a regalarmi. Ci provo, con la consapevolezza di tutti i miei limiti nel ricordarla e nel narrarla, non perché passata nel dimenticatoio bensì perché davvero troppo carica di significati e di vissuti che ancora faccio fatica a rileggere!

Sono stati giorni intensissimi, non solo dal punto di vista delle attività, ma soprattutto dal punto di vista delle relazioni umane. Tante persone si sono fatte avanti, volti giovani, ma anche vecchi e a volte persino strani, ognuno con la sua storia ed ognuno ci ha parlato di sé e ci ha lasciato qualcosa dentro, qualcosa che personalmente non potrò mai scordare!

Mi piace ricordare questa bellissima esperienza attraverso la semplicità di alcune parole!

La prima parola che davvero mi sento di regalarvi è CALORE.
Calore "atmosferico", passatemi il termine, che ci ha tenuto compagnia per tutta l'esperienza ma soprattutto calore umano.
Porterò sempre nel mio cuore l'accoglienza di queste persone, la loro capacità di sorridere al fratello, di corrergli incontro, abbracciarlo e fargli sentire tutto il suo affetto... mai come qui, nel cuore dell'Africa, credo di aver sperimentato che cosa significhi realmente amare gratuitamente.

Proprio questa è la seconda parola che voglio donarvi, AMORE.
Tutti dicono: "l'Africa, non si scorda mai!" Pur avendo vissuto un'esperienza di missione in Bolivia vi confesso che effettivamente l'Africa ti mette in discussione, penetra nelle profondità del cuore e smuove tutto quello che ci sta dentro. Qualcosa in questo senso è davvero capitato in me, i frutti spero si possano vedere nella fatica della quotidianità. Quello che concretamente mi interessa trasmettervi è questa abbondanza di amore che ho potuto sperimentare in quei giorni e non pensate a scene utopiche: l'abbraccio di un giovane, la stretta di mano di una persona anziana, la carezza di un bambino che non conosce e cerca di capire il perché del colore della tua pelle e dei peli che vi crescono sopra.
Tutti piccoli gesti che nonostante la loro semplicità parlano più di mille parole. Concretamente, mai come in questa esperienza ho potuto sperimentare l'importanza della gestualità e del linguaggio del corpo.
Nonostante non sapevamo il francese, il giorno prima di partire abbiamo fatto merenda con più di trenta bambini che volevano stare con noi, volevano giocare con noi, ridere con noi, semplicemente perché ci volevano bene e noi altrettanto!

L'ultima parola che mi resta da offrirvi, quella con cui potrei tirare le fila di tutto il discorso, è VANGELO: "Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna".

Sono partito con la convinzione di poter lasciare qualcosa di me in quella terra ma credo proprio che il dono più bello me l'abbiano fatto loro!
E questo dono, davvero troppo prezioso, voglio condividerlo con voi! Lo coglierete tutte le volte che aiuterete il prossimo, tutte le volte tutte che farete del bene per gli altri, tutte le volte che guarderete il crocefisso e pregherete il Signore perché in fin dei conti quello che conta davvero nella vita è amare e lasciarsi amare.

Questo è quello che ho potuto sperimentare a 6000 km di distanza! Voi penserete che non c'è bisogno di fare tutta questa strada.
Sì effettivamente è vero, ma credetemi mettersi in gioco in altri contesti diversi dai nostri ci fa scoprire lati di noi stessi che forse non avremmo mai potuto conoscere. Non so se riuscirò mai a vivere il vangelo con la stessa pienezza con cui l'ho vissuto in questa terra straniera, quello che con certezza vi posso dire è che l'Africa mi ha aiutato tanto a capire che tipo di vita vale la pena vivere..

...Non abbiate paura di buttarvi, c'è sempre posto per amare!!

                                          Simone Finazzi

Ecco alcune foto:




















































































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