giovedì 10 dicembre 2015

DON CAMILLO. Dare la precedenza





FONTE: avvisi settimanali della parrocchia di Cene.

DARE LA PRECEDENZA

Con l'inizio del nuovo anno pastorale il Consiglio Pastorale Parrocchiale, partendo dalla proposta dei catechisti, ha scelto l'impegno da suggerire a tutta la comunità.
Nell'individuarlo abbiamo tenuto conto del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco a partire dal prossimo 8 dicembre, e la lettera pastorale indirizzata dal nostro Vescovo Francesco a tutte le parrocchie della diocesi di Bergamo: lettera intitolata "Donne e uomini capaci di carità".
Misericordia e Carità: non si tratta di 2 temi diversi, ma di un'unica realtà, perché la misericordia è l'espressione più intensa e più qualificata della Carità. Sicuramente questo è l'impegno non solo di una anno pastorale, ma di tutta la vita cristiana e va vissuto in tutta la sua vastità che abbraccia anche gli aspetti apparentemente più insignificanti della quotidianità.
Detto questo, abbiamo pensato di individuare un atteggiamento da coltivare tutti insieme in quest'anno. Un atteggiamento che sia espressione di Carità-Misericordia e nello stesso tempo circoscritto, a portata di mano, facilmente individuabile e controllabile. E così abbiamo pensato all'impegno di "DARE LA PRECEDENZA" e di scegliere come simbolo lo specifico segnale stradale che abbiamo collocato ai piedi della croce che troneggia sopra l'altare della nostra chiesa parrocchiale.
Abbiamo lasciato ancora la grande ostia bianca che richiama l'impegno dello scorso anno sempre legato alla lettera pastorale del Vescovo "DONNE E UOMINI CAPACI DI EUCARESTIA".
L'abbiamo lasciato perché l'Eucarestia è la sorgente della Carità-Misericordia oltre che ad esserne l'estrema conseguenza. Così per tutto l'anno questo cartello ai piedi della croce ci ricorderà l'esigenza di crescere nella Carità-Misericordia senza la quale l'Eucarestia stessa viene ridotta ad una semplice cerimonia formale e la vita cristiana ad una delle tante manifestazioni culturali. Potrebbero essere utili a questo punto alcune indicazioni sul come tradurre in concreto questa scelta.
Si può partire benissimo dal codice stradale quando di va in macchina:

  • Rispettare la precedenza di chi viene a destra.
  • Dare la precedenza a chi aspetta di attraversare sulle strisce pedonali.
  • Quando piove rallenta se passi vicino a un pedone, per non spruzzarlo.
  • Fermati a prestare aiuto a chi è in "panne" sulla strada dando così la precedenza a lui più che ai tuoi impegni.
Ma ci sono anche altri settori della vita quotidiana:

  • In un dibattito o in uno scambio di opinioni lascio che chi parla concluda il suo pensiero.
  • Quando parlo sono conciso per lasciare spazio anche ad altri di esprimersi.
  • Cedo il mio posto a chi è più anziano o in condizioni più precarie delle mie.
  • Quando cammino sul marciapiede cedo il passo a chi incrocio.
  • Evito di correre per conquistare il posto.
  • Aspetto il mio turno quando sono in fila.
  • Se c'è qualcosa di buono da dividere calcolo che ce ne sia a sufficienza anche per gli altri.
  • Se ci sono incarichi da dividersi, accetto quello meno gratificante...
La fantasia di ognuno e l'imprevidibilità delle situazioni possono creare un'infinità di occasioni. L'importante è che il segnale di "dare la precedenza" non rimanga solo attaccato ai piedi della croce, ma trovi il suo posto fisso nel cuore di ognuno; e che si radichi sempre di più in noi la convinzione che non saremo mai capaci di dare veramente e di tutto cuore la precedenza a chi incontriamo, se prima non abbiamo dato la precedenza a Gesù.
A tutti auguro un anno pastorale ricco di Carità-Misericordia donata e accolta.

                                            D. Camillo



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