lunedì 1 gennaio 2024

PASSIONI ZANDOBBIESI. Vescovi Severo. scultura. disegno. pittura

 



FONTE: Libro "SEVERO VESCOVI - sculture, disegni, pitture" 
Martinengo Ex Monastero delle Clarisse
A cura del Comune di Martinengo
CORPONOVE, BERGAMO - OTTOBRE 2003

Severo Vescovi nasce a Zandobbio il 17 aprile 1904.
Va "a bottega" dal marmista Guidotti a Palazzolo, a 11 anni.
Suo primo lavoro, come scultore, il capitello della colonna dei Caduti  di Telgate. Nel 1922, con l'ing. Paleni, esegue il capitello della colonna Brigata Lupi di Bergamo, l'anno dopo gli ornati dell'arco al monumento ai caduti di Ardesio.
Dal 1923 al 1929 frequenta l'Accademia Carrara di Bergamo, avendo quali docenti Ponziano Loverini, Luigi Brignoli, gli architetti Pizzigoni e Clauser.
Manifesta le proprie capacità di artista nel Santuario Caderizzi, dove lavora in via autonoma nel recupero degli ornati, nella rivalutazione degli altari, nella ricomposizione dei marmi.
Nel 1950 partecipa alla Biennale di Milano con l'opera "Pietà" ottenendo la segnalazione di merito. Da questo momento, alternando il lavoro di scultore  in proprio a quello su commissione, inizia il cammino che gli assicura riconoscimenti ovunque: numerosi i premi, così come sono diversi i Paesi nei quali possono trovarsi sue opere, dal Brasile alla Francia, al Vaticano.
Innumerevoli i bronzi, i bronzetti, i marmi realizzati nel correre di una vita interamente dedicata allo scolpire.
Nel 1928 sceglie Martinengo come sede di residenza. Sposatosi nel 1931 con la coetanea Maria Cancellieri (morta nel 1947), si risposa nel 1950 con Teresa Raffaini. Dai due matrimoni ha dieci figli, tre maschi e sette femmine.
Muore il 14 novembre 2000 a Martinengo, a 96 anni. E' sepolto nel cimitero locale, sulla cui tomba ha voluto la scultura "Santa Grata e Sant'Alessandro" (patroni, rispettivamente, della parrocchia e della diocesi), da lui realizzata nel 1980 in un grosso blocco di marmo statuario. 































































































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