giovedì 24 settembre 2015

RIFLESSIONI. Cos'è la solitudine?



FONTE: Libro "Il manoscritto ritrovato ad Accra" di Paulo Coelho, edito da Bompiani.

COS'E' LA SOLITUDINE?

La solitudine non è l'assenza di un compagno o di una compagna, ma il momento in cui la nostra anima può parlarci liberamente e aiutarci a prendere delle decisioni riguardo le nostre vite.

Chi non è mai solo, non può conoscere veramente se stesso.
E chi non conosce se stesso, spesso si ritrova nella condizione di avere timore dell'assenza, del vuoto.
Eppure il vuoto non esiste. Celato nella nostra anima, c'è un mondo gigantesco, che attende soltanto di essere scoperto. E' intoccabile, forte e colossale. E' possente e nuovo, e noi ci spaventiamo al solo pensiero di accettare la sua esistenza.
Sì, perché la sua scoperta - che ci svela chi siamo realmente - ci obbliga a prendere coscienza del fatto che possiamo spingerci al di là delle nostre vite quotidiane, oltre i nostri limiti. E questo ci terrorizza. No, è meglio non rischiare, visto che potremo sempre rifugiarci dietro la frase: "Non ho fatto ciò che era necessario, perché me lo hanno impedito."
E' una posizione comodo e sicura. Tuttavia costituisce una rinuncia alla vita.
Esseri meschini sono coloro che trascorrono la proprio esistenza, ripetendosi: "Non mi si è ancora presentata l'occasione!"

Nella solitudine si impara che dire "No" non è sempre una mancanza di generosità, così come rispondere "Sì" non rappresenta inequivocabilmente una virtù.

Coloro che si ritrovano a vivere la solitudine non devono mai lasciarsi affliggere dalle parole del demonio: "Stai soltanto perdendo tempo!" o dal monito del più crudele ed energico del principe dei diavoli: "Di te, non importa niente a nessuno."

A coloro che si sentono oppressi dalla solitudine è opportuno ricordare che i momenti più importanti della vita vengono affrontati sempre da soli, come per esempio la nascita e la morte.

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