"CREATO TANTO", MA CHE STUPIDATA HA DETTO? PROBABILMENTE HA VISTO UN'ALTRA PARTITA.
NON MI DILUNGO OLTRE.
FONTE : Albo pretorio.
della seduta di Mercoledì 03 Settembre 2025
alle ore 21.00
presso la Sala Consiliare
FONTE: Albo pretorio.
NUMERO DI PUBBLICAZIONE 430 DEL 25/08/25
DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE
SETTORE TECNICO
N° 83 DEL 25-08-2025
OGGETTO :
IL RESPONSABILE DEL SETTORE
APPURATO che:
La cannella è una delle spezie più conosciute, più antiche e saporite. Appartiene al genere cinnamomum della famiglia Lauraceae.
Cannella è il nome comune della corteccia di cinnamomum; ci sono molte specie che si differenziano per odore, sapore e colore a seconda della zona o della terra di origine, ma le più importanti sono due: la cinnamomum zeylanicum, piccolo albero di Ceylon, coltivato anche a Giava e nelle Indie Occidentali e la cannella cinese cinnamomum cassia.
È una spezia comunemente utilizzata nella cucina italiana ed è facilmente distinguibile per il suo colore, che va dal nocciola al rosso-bruno, e per il caratteristico profumo.
La cannella è spesso usata in cucina poiché rende il cibo molto più gustoso. Oggi è utilizzata prevalentemente per la preparazione di dolci come torte, biscotti, frutta, caramelle, creme, gelato, macedonia di frutta e ricotta ma può servire anche per insaporire piatti salati come pasta o riso, pesce, carne o torte salate. Il suo bastoncino può essere aggiunto alla cioccolata calda per darle un sapore più particolare e può essere usato come alternativa ai conservanti alimentari tradizionali. È molto diffusa anche nelle bevande, per esempio nel vin brûlé, nella sangria, nei liquori e nei punch.
100 g di cannella in polvere sviluppano 247 chilocalorie (kcal) e contengono:
La cannella, inoltre, contiene monoterpeni aromatici (in particolare la aldeide cinnamica), che hanno mostrato un'importante attività antimicrobica e antiossidante. Inoltre, la aldeide cinnamica ha un effetto protettivo per la salute perché aiuta a prevenire l'aggregazione indesiderata delle piastrine nel sangue inibendo il rilascio dalle loro membrane di un acido grasso ad azione infiammatoria, chiamato acido arachidonico.
Proprio per la presenza di componenti attivi, alla cannella sono state attribuite diverse proprietà benefiche. Sembra infatti in grado di:
Inoltre, una recente revisione dei dati scientifici disponibili ha osservato che le proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e neuroprotettive della cannella potrebbero migliorare le funzioni cognitive, come memoria e apprendimento. Composti come la cinnamaldeide e l'eugenolo sembrano ridurre i fenomeni associati a malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer, legati alla formazione delle placche senili (amiloidi). Bisogna, però, tenere presente che gli studi ad oggi sono stati condotti soprattutto su modelli animali e soltanto pochi e preliminari sull’uomo; sono, quindi necessari ulteriori studi clinici per confermarne gli effetti positivi sul mantenimento della salute cerebrale.
Come ogni tipo di spezia, anche la cannella è sconsigliata in alcune condizioni.
In presenza di ulcere o di infiammazioni del tratto gastrointestinale (esofagiti o gastriti), ad esempio, è bene non assumerne perché potrebbe aumentare l'acidità gastrica.
La cannella contiene cumarina, una sostanza moderatamente tossica per fegato e reni. È, quindi, importante evitare un utilizzo troppo elevato di cannella in caso di ridotta funzionalità epatica e renale.
Inoltre, proprio per il suo effetto sulla riduzione dei livelli degli zuccheri nel sangue, le persone diabetiche che prendono medicinali per abbassare la glicemia (ipoglicemizzanti) o seguono una terapia insulinica devono riferire al proprio medico la loro volontà di utilizzare la cannella e accordarsi con lui sulla quantità più opportuna, per evitare situazioni improvvise di calo di zuccheri nel sangue (ipoglicemia).
A dosaggi elevati, infine, la cannella può stimolare le contrazioni uterine e come tale risulta controindicata in gravidanza.
Inoltre, per il suo effetto sulla riduzione dei livelli degli zuccheri nel sangue, le persone diabetiche che prendono medicinali per abbassare la glicemia (ipoglicemizzanti) o seguono una terapia insulinica devono riferire al proprio medico la loro volontà di utilizzare la cannella e accordarsi con lui sulla quantità più opportuna da consumare. Tuttavia, una recente analisi della letteratura scientifica sull’argomento ha evidenziato che la cannella possa rappresentare un adiuvante della terapia di controllo dei livelli di glucosio nel sangue in pazienti affetti da diabete di tipo 2.
Parlare di proprietà curative degli alimenti è difficile oltre che in parte sbagliato. La cannella, come tante altre spezie, contiene sostanze che sono potenzialmente benefiche per l’organismo, ma non è un alimento miracoloso ed è sempre bene non abusarne né, tantomeno, utilizzarlo di propria iniziativa come “terapia” per qualche particolare malattia, soprattutto se è richiesta l'assunzione di farmaci.
Oltre al comune utilizzo in cucina come spezia, i componenti attivi della cannella possono essere concentrati sotto forma di estratto fluido per la produzione di olio essenziale. L'olio essenziale di cannella si ottiene dalle foglie e dai rami giovani mediante il metodo della distillazione in corrente di vapore. Se si utilizza l'olio essenziale è bene fare particolare attenzione alle dosi e alle modalità d'utilizzo poiché, come per tutti gli oli essenziali, a causa della maggiore concentrazione dei principi attivi, potrebbero presentarsi maggiori effetti collaterali e indesiderati. Inoltre, gli oli essenziali sono spesso utilizzati per uso topico, cioè attraverso applicazioni locali, ad esempio sulla pelle con creme e cosmetici o sulle gengive tramite dentifrici e collutori. In questo caso, a seguito di utilizzo eccessivo, potrebbero presentarsi reazioni allergiche o pseudo-allergiche a livello di cute e mucose, dermatiti e irritazioni.
Tra gli effetti collaterali più comuni si annoverano: