venerdì 17 maggio 2024

Francesco Chinelli, il mio vicino speciale

 


In questi giorni prima di euforia poi di scoramento per i tifosi atalantini voglio parlare di Francesco Chinelli, detto Cesco ol boxòr.
Cesco è il mio vicino di casa dal 1978, anno in cui la mia famiglia è ritornata al paesello natale in primavera, mentre Cesco si è trasferito nella sua nuova casa nei mesi autunnali.
Quindi si può dire che la mia famiglia è invecchiata insieme alla sua, anche se  Emilia, sua moglie, è venuta a mancare nell'ottobre del 2022.
Devo dire che in questi 46 anni non ho avuto problemi con lui e la sua famiglia, anche se Emilia è stata una donna "difficile", con un'intelligenza non comune, anche se forse usata male: ma chi può dire di aver fatto fruttare tutti i talenti ricevuti?
In ogni caso non voglio parlare della famiglia di Cesco, ma di lui che è un bel personaggio con una vita intensamente vissuta e che ora, nonostante i quasi 86 anni, sta vivendo momenti esaltanti grazie a Gasp.
Ma partiamo dall'inizio della sua vita.
Cesco nasce nel 1938 e a 11 anni i suoi genitori lo mandano a lavorare a Milano come garzone di panettiere, vivendo nella stessa casa del suo datore di lavoro.
A 16 anni comincia a frequentare una palestra di pugilato ed inizia la sua carriera di boxòr, nomignolo che gli rimarrà impresso per tutta la vita. Non sto a descrivere la sua attività di pugile: a tal proposito ripubblico il post PASSIONI ZANDOBBIESI. Chinelli Francesco. pugilato.
Fino a 21 anni lavora sempre a Milano. Poi viene chiamato a svolgere il servizio militare nei paracadutisti, compiendo una decina di lanci. Ecco una foto di quel periodo:


Denota così un fisico eccezionale, che gli salverà la vita negli anni a seguire.
Dopo il servizio militare trova lavoro a Zandobbio in cava e nel 1965 sposa Emilia, da cui avrà due figli, Flavio e Lauretta.
Nel periodo in cui don Camillo è stato parroco di Zandobbio, questi, per risparmiare soldi nella costruzione del nuovo oratorio, aveva costituito una squadra di muratori pensionati che lavoravano dal lunedì al venerdì e Cesco era uno di questi, sempre pronto a mettersi a disposizione.
Faceva parte anche del gruppo podistico di Zandobbio e aveva partecipato a delle maratone senza una preparazione specifica, compresa quella di New York.
A 69 anni è sopravvissuto ad una meningite.
Ma ora facciamo un balzo in avanti e arriviamo ai nostri giorni.
Cesco è tifoso atalantino da più di 65 anni  e abbonato da sempre. 
Negli anni passati ha portato spesso Loris, allora ragazzino, allo stadio di Bergamo.
Ora Loris è ben felice di contraccambiare il favore e, avendo anch'egli l'abbonamento, lo porta sempre con sé. Così Cesco insieme a Loris sono andati a Roma per assistere alla partita Lazio-Atalanta, finale di coppa Italia, di qualche anno fa.
A Roma per la finale di coppa Italia siamo andati  io, Rosaria, Gabriele, Loris e naturalmente Cesco. Purtroppo abbiamo perso e l'entusiasmo di noi atalantini si è un po' raffreddato.
Tuttavia Loris e Cesco andranno anche a Dublino, con la speranza di una vittoria.
Grande Cesco!

Nessun commento: