FONTE: Sportweek del 14/03/20.
Articolo: "Il mondo salvato dai ragazzini" di Sebastiano Vernazza.
La notizia l'abbiamo letta qualche settimana fa sul sito de La Vanguardia, quotidiano di Barcellona, ma la riproponiamo lo stesso, in leggero ritardo, perché ci sembra un raggio di sole, nel buio in cui sono piombate le nostre vite al tempo del coronavirus.
Partita di calcio giovanile nelle Asturie, in Spagna, tra due squadre di bambini di 11-12 anni. Arbitra una ragazza diciannovenne, Ana Lopez.
I papà a bordo campo cominciano a prenderla di mira con il solito campionario di battute maschiliste. Ana va un po' nel pallone.
A un certo punto, stanco della situazione, interviene l'undicenne Diego Pablo Hernandez, portiere di una delle due formazioni.
Diego si avvicina ai molestatori verbali e li apostrofa: "E finitela, dai. Lasciatela tranquilla, non vedete che sta piangendo?".
Contestazioni e insulti si placano, Diego viene intervistato dal giornale El Comercio: "L'ho fatto perché la situazione mi sembrava molto ingiusta, i genitori dovrebbero insegnare altro".
Il mondo salvato dai ragazzini, per parafrasare il titolo di un vecchio libro di Elsa Morante.
Grazie, Diego.
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