venerdì 10 aprile 2020

DON CAMILLO. L'Ulivo Maestro




FONTE: avvisi settimanali parrocchia di Albegno.

L'Ulivo Maestro

Mi ha chiesto quest'oggi la pianta d'ulivo:
"perché nei tuoi occhi non vedo il sorriso?"
"Come potrei sorrider giulivo
in mezzo ai tanti che il male ha ucciso?

Non c'è più confine tra amici e parenti,
tra chi mi è vicino e chi mai non ho visto,
tra i molti che sono miei conoscenti:
per ognuno e per tutti ho un carico tristo".

"Capisco - mi dice l'Ulivo nodoso -
perché dentro di me porto i drammi più crudi;
dai tempi dell'Arca non trovo riposo
sudore di sangue sui rami miei nudi.

Il mio tronco contorto, però, non è vile,
anzi, è ben visto e ammirato da tutti
fino ad essere amato come uno stile
lui che produce preziosissimi frutti.

Mi lascio sfrondar da chiunque lo vuole;
i miei rami percossi da verghe e rastrelli
sorreggon sicuri, incuranti se duole,
da sempre addestrati a portare fardelli.

Tra tanta fatica e altrettanto dolore
da sempre rimango una pianta di pace.
Il mio succo prezioso sa giungere al cuore,
sa dare risalto e potenza al sagace.

Rimango nel tempo così radicato,
Maestro non solo per le piante del bosco;
per nulla mi sento dalla vita svuotato,
si volge alla festa tutto quel che conosco".

                              don Camillo