giovedì 15 dicembre 2016

RES PUBLICA. Caffè con il sindaco



FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 04/11/2016.
ARTICOLO: "Venga a prendere un caffè con me, lo paga il sindaco" di GIAMPIERO CAZZATO.

Come accorciare le distanze tra la politica e il Paese? Con un caffè al bar.
Metodo, forse, più efficace del referendum costituzionale targato Renzi-Boschi.
Per Montesquieu "il caffè è l'unico luogo dove il discorso crea la realtà, dove nascono piani giganteschi, sogni utopistici e congiure anarchiche senza che si debba lasciare la propria sedia".
Senza arrivare così in alto i politici della Seconda Repubblica, impantanata nella crisi dei partiti, intuiscono che il consenso bisogna andarselo a conquistare. E l'aroma del caffè sembrerebbe un alleato.
Fioriscono ovunque  iniziative dal titolo emblematico: un caffè con il sindaco.
Da Aosta a Squinzano, da Moncalieri a Trani, da San Miniato a Campi Bisenzio, da Segrate a Roscigno (Salerno) il caffè con gli elettori è un must già da qualche anno.
Alcune iniziative durano lo spazio di una giornata, altre hanno una programmazione di lungo respiro.
Sul podio del caffè politicamente corretto quest'anno c'è la Toscana: Montelupo Fiorentino, Certaldo, Vinci, Vaiano, Cerreto Guidi, Bagno a Rispoli. Comuni dove non si discutono i "piani giganteschi" di Montesquieu ma più prosaicamente le buche sulle strade, le opere pubbliche e le tasse locali. O, come a Certaldo, il funzionamento della nuova Ztl.
"Un caffè con il sindaco e assessori" è il nome dato a questi incontri itineranti. Il logo, manco a dirlo, una tazzina di caffè.
"Questa amministrazione", spiega il sindaco Giacomo Cucini di Certaldo, "è in mezzo alla gente ogni giorno, ma periodicamente ci presentiamo per fare un rendiconto pubblico".
A poche decine di chilometri di distanza il sindaco di Montelupo Fiorentino, Paolo Masetti ha organizzato incontri nei bar delle frazioni perché, spiega, "il contatto con i cittadini è molto importante".
Dai piccoli comuni toscani ad Aosta, dove il sindaco Fulvio Centoz si dedica puntualmente ad incontri coi cittadini: 10 minuti a persona e senza prenotazione. E i caffè, ci tiene a rimarcare il primo cittadino, li paga lui, di tasca sua.
Ma l'idea non è limitata ai sindaci.
Laura Venittelli, deputata del Pd, il sabato mattina si fa trovare al bar della sua città, Termoli.
Oggi spiega: "Chiunque abbia voglia di un consiglio e una spiegazione, è il benvenuto. Ne parleremo davanti ad un buon caffè".
Certo, il caffè non garantisce sempre la vittoria nell'urna. Ne sa qualcosa Luca Perencin di Lonate, provincia di Varese che alle amministrative del 2014 ne ha mandato giù parecchi per strappare la città alla Lega. Niente da fare.
D'altronde da queste parti, come racconta l'antropologa Lynda Dematteo in L'idiota in politica, ha cominciato la sua carriera politica Umberto Bossi. Tutte le sere nei bar a far proseliti. Ma forse a farla da padrona era la grappa, non il caffè.

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