FONTE: "il venerdì di Repubblica" del 10/03/17.
ARTICOLO: "Cattolici, ma non solo: l'integrazione passa per il rilancio degli oratori" di FILIPPO DI GIACOMO.
In italia, la Chiesa Cattolica è presente con circa 25.000 parrocchie. Molte di esse, e il numero è in continuo aumento, già si sono o si stanno accorpando e possono far conto su una quantità sempre più esigua di addetti.
Nonostante ciò, la quantità di oratori aperti e funzionanti che le parrocchie e gli istituti religiosi animano e gestiscono rimane notevole: più di 8.000.
Non sempre corrispondono ad uno standard strutturale degno di grande considerazione, anzi spesso sono monospazi, allestiti in una tensostruttura o in una tenda. Ma sono sempre luoghi dove si tenta di costruire una serena relazione di prossimità tra il mondo degli adolescenti e quello degli adulti.
Una recente ricerca condotta dall'Ipsos li ha, per così dire, radiografati e i risultati emersi sembrano anticipare l'Italia che verrà.
Negli oratori lombardi (2.037 strutture su 3.068 parrocchie) un terzo dei bambini che li frequentano sono stranieri e di religione mussulmana. E non solo i piccoli sono attivi ed interagiscono con i loro coetanei cattolici, ma vivono tranquillamente anche con gli altri immigrati cristiani ortodossi, evangelici e di altre religioni.
Su scala nazionale, i futuri italiani, cioè i bimbi ancora senza cittadinanza che vanno all'oratorio, rappresentano una percentuale consistente, superiore all'11 per cento, e in costante crescita.
Negli oratori dunque è già all'opera un'attenta sensibilità nel favorire il dialogo interreligioso, anche destinando uno spazio per la preghiera islamica dei piccoli mussulmani, perché (lo dice l'arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola) la Chiesa li vede con piacere e li considera uno dei luoghi dove si sta "generando il nuovo cittadino" dei territori interessati.
Le attività più gettonate sono lo sport (in Lombardia due su tre hanno un'attività sportiva organizzata), il campo estivo e il doposcuola. Le attività "tradizionali" dell'oratorio cattolico, sono ancora suggerite dall'attenzione e dalla cura pedagogica dei preti e delle religiose che lo animano.
Ma il dato significativo e prezioso è il progressivo coinvolgimento, tanto da costituirne l'asse portante, di un sempre maggior numero di volontari-educatori adulti.
Insomma nel mondo cattolico italiano sul fuoco c'è una "pentola che bolle" a favore della custodia, e del rilancio, dell'oratorio: la gente, anche non cattolica, vuole che la Chiesa continui ad essere sul territorio una presenza attiva nel campo dell'educazione.
E sembra quasi un miracolo che l'alleanza Chiesa-famiglia abbia resistito ai palesi casi che hanno visto tante mamme e tanti papà traditi dai chierici che hanno offeso l'innocenza dei loro figli.
Nessun commento:
Non sono consentiti nuovi commenti.