venerdì 22 marzo 2024

DON CAMILLO. Senso civico

 



FONTE: Bollettino parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.

SENSO CIVICO

Domenica scorsa verso mezzogiorno, sto rientrando a casa con il pulmino. Prima di immettermi nel rondò  che da via Galletti porta in via Marconi, la macchina che mi precede si ferma e mette le 4 frecce.
L'autista scende e raccoglie qualcosa da terra davanti alla sua macchina.
Poi, come per scusarsi per avermi bloccato per strada, viene verso di me e mi mostra un grosso cubo di porfido, di quelli che lastricano l'attraversamento pedonale.
Io abbasso il finestrino per ringraziarlo e per dirgli in battuta: "mi hai salvato la vita".
Sono rimasto ammirato per questo gesto. 
Quell'autista avrebbe potuto evitare quel cubo divelto e tirare dritto per la sua strada, e anche io avrei potuto evitarlo con il mio pulmino; però quel cubo avrebbe potuto creare pericolo per un ciclista o un motociclista o per un pedone di passaggio su quell'attraversamento.
Quel "mi hai salvato la vita" non era al caso mio, ma poteva essere al caso di qualche malcapitato del futuro.
Chi mi dice che quel gesto di attenzione e di senso civico di quell'automobilista non abbia  davvero salvato la vita o almeno l'incolumità di qualcuno?
Noi non sapremo mai di quegli incidenti evitati dall'accortezza e dalla sensibilità  di qualcuno.
Possiamo purtroppo sapere  degli incidenti  che capitano; e allora si vanno a cercare le cause  e le responsabilità e a volte emerge che a monte ci sta l'incuria o la mancanza di sensibilità di chi, con poco sforzo, avrebbe potuto eliminare  l'ostacolo o almeno farlo notare a chi di dovere.
Dal punto di vista legale penso che nessuno può essere accusato e condannato per non essersi fermato a togliere  un ostacolo sulla carreggiata, ma dal punto di vista morale chi pensa "non sono affari miei" e tira dritto non può sentirsi a posto.
Educarci ed educare al "senso civico" fa parte di quel cammino di corresponsabilità che è tanto necessario per la vita di una comunità ed in contrapposizione al menefreghismo di chi non si sente mai chiamato in causa e pensa che non sono affari suoi, ma del Comune o della Provincia o dello Stato o della Parrocchia o della Chiesa...comunque sempre di qualcun altro.
Se nel linguaggio Laico si parla di "senso civico", nel linguaggio della Fede possiamo chiamarlo "Carità"; Virtù teologale, dono di Dio, che è inseparabile dalla Fede e dalla Speranza: Virtù che è fatta di gesti semplici, oserei dire quotidiani, vissuti per dare dignità e vita agli altri, conosciuti o anonimi che siano, in forza dell'amore di Dio.
A volte basta davvero poco per ravvivare la vita a uno o a tanti, ma anche basta veramente poco per salvarla e mantenerla nella serenità.
Grazie saggio automobilista per la tua bella lezione di senso civico.

                           don Camillo


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