FONTE: Sportweek #06
ARTICOLO: "Maldini aveva visto giusto" di LUIGI GARLANDO.
Caro Charles De Ketelaere,
con questa mia voglio complimentarmi per la bella doppietta alla Lazio e per l'ottima stagione.
Sembra cambiato il mondo, rispetto a un anno fa.
Ricorda Monza-Milan? Era proprio febbraio.
Le arriva la palla a un passo dalla porta, il portiere è a terra. Sembra un gol fatto, il primo in rossonero. Finalmente...
Invece murato da Pessina.
Era febbraio anche Milan-Tottenham. Per la precisione San Valentino, 14 febbraio. Anche lì una palla da spingere in rete senza il portiere; questa volta di testa.
Dopo quell'errore, Rafa Leao, suo compagno di squadra, fece un gesto bellissimo. Si avvicinò per consolarla, posò la fronte contro la sua e le disse:"It's coming, bro". Solo questo: sta arrivando, fratello. Stavano arrivando i gol, le soddisfazioni e tutto ciò che era mancato nei primi mesi di Milan.
Era solo questione di tempo.
Non si sbagliava Leao. Tutto ciò che non era arrivato al Milan , è arrivato all'Atalanta, un anno dopo. Con la maglia numero 17, lo stesso che portava Rafa quando la consolò.
Un San Valentino dopo, la Dea e tutto Bergamo sono innamorati di lei.
Cinque gol in campionato, assist, magie e la consacrazione solenne di Gian Piero Gasperini, domenica scorsa: "De Ketelaere è diventato il nostro punto di riferimento".
Non solo lei è riuscito a inserirsi nella squadra e a rendersi utile, l'ha presa addirittura in pugno, ne è diventato il leader tecnico, come ha rivelato Gasp che, l'avrà capito ormai, è un allenatore speciale, un educatore vero, nel senso etimologico del termine (e-ducere), un maestro che non inculca nozioni, ma "tira fuori" le migliori potenzialità dai ragazzi.
E' da una vita che lavora diamanti grezzi e li fa brillare. Lei è soltanto l'ultimo della serie. Con una prima occhiata, ha capito che lei doveva stare più vicino alla porta. Poi le ha insegnato il resto.
Era solo questione di tempo, di pazienza, di fiducia e dell'ambiente giusto.
Al Milan, si sarà accorto, usavano le sue difficoltà per fare guerra a Paolo Maldini, per rinfacciargli un acquisto sbagliato.
Anche se Maldini è stato fatto fuori, oggi è chiaro che non aveva sbagliato nulla, aveva semplicemente regalato al Milan un altro gioiello, dopo Maignan, Theo e Leao. Perché lei, Charles, è il miglior milanista della stagione, anche se gioca 50 km più in là.
Ma soprattutto lei è un conforto esemplare per i ragazzi in difficoltà che temono di non farcela.
"It's coming, bro". Ci vuole pazienza. Come scrive Calvino: "A volte uno si sente incompleto ed è solo giovane".
Con simpatia.
Luigi Garlando
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