Terminato il secondo campionato trescorese negli allievi eccellenza, capisco che è giunto il momento del ritorno del calcio a Zandobbio.
Tre anni prima l'amministrazione comunale aveva finanziato il rifacimento del fondo del campo sportivo e il nuovo e stupendo manto erboso non è mai stato calcato.
Per la mancanza di una società sportiva i bambini desiderosi di giocare al calcio sono costretti ad andare a Gorlago, Cenate Sotto, Trescore e Entratico, con evidente disagio dei genitori che devono portarli in auto.
La fine della polisportiva aveva causato la scomparsa dello sport, ma il desiderio di assistere alle partite non era venuto meno nei tifosi zandobbiesi.
Morto il parroco don Emilio, molto malato negli ultimi anni, gli subentra don Camillo, che porta uno spirito nuovo, entusiasmando giovani e adulti con le sue iniziative.
Collaboro al giornalino parrocchiale scrivendo articoli sportivi e poesie e mi sento in sintonia con lui, più giovane di un anno.
Frequentando il campeggio estivo parrocchiale, ho avuto modo di conoscere le sue idee e con lui intavolo discussioni su vari argomenti, tra i quali l'importanza dello sport nella formazione dei ragazzi, che condivide. Ma quando gli propongo la costituzione di un gruppo sportivo oratoriale, mi risponde sempre: "La polisportiva deve nascere da un'iniziativa del Comune, con il quale possiamo collaborare".
Inutilmente insisto, ma lui è irremovibile. Non riesco a capire la sua ostinazione nel sbarrare la strada a questo progetto. Forse ha avuto una precedente esperienza negativa.
Arrivano le ferie di agosto e mi reco in campeggio con la famiglia. Due settimane a contatto con la natura selvaggia della montagna mi permetteranno di ricaricare le pile per affrontare un nuovo anno calcistico.
A settembre Gabriele si iscriverà all'università di Bergamo in ingegneria, mentre Loris frequenterà il primo anno di liceo scientifico, ricalcando le orme del fratello.
Insomma la mia famigliola sta per iniziare una nuova fase della vita.
Quest'anno il campeggio ha piantato le tende nella bellissima val Viola a duemila metri di altitudine, distante alcuni chilometri dal paese più vicino, dove ogni mattina devo recarmi a fare gli acquisti con il furgoncino.
E' rilassante guidare a venti chilometri all'ora sulla strada sterrata, che si snoda nel bosco. Qualche volta sono fortunato e vedo uno scoiattolo arrampicarsi velocissimo sul tronco di un albero oppure una volpe che attraversa la strada.
La vita del campeggio mi permette di vivere fianco a fianco con don Camillo, continuando così le discussioni che abbiamo spesso a Zandobbio. Ma questa volta devo convincerlo dell'assoluta necessità della fondazione del gruppo sportivo oratoriale.
Questa mattina è in programma una gita in alta montagna e sarà una buona occasione per parlarne.
Dopo la preparazione dei viveri, necessari per il pranzo e la merenda, il folto gruppo di escursionisti si incammina. Mi trovo a camminare a metà della fila, mentre in coda il prete svolge il servizio scopa.
Dopo un'oretta di escursione il gruppo si è notevolmente allungato e io mi lascio scivolare in coda, deciso a strappare il consenso del parroco. Alla mia vista Rosaria, che arranca in fondo alla fila insieme ad altre donne, esclama: "Ecco! Incominciano le discussioni" ed accelera per portarsi fuori dalla mischia.
"Allora don Camillo, non sarebbe ora di riportare il calcio a Zandobbio?" attacco senza alcun preambolo, affiancando il sacerdote.
"Va bene" risponde subito, lasciandomi disarmato, aspettandomi la solita resistenza.
"Possiamo iscrivere qualche squadra ai campionati che inizieranno a ottobre?" prosegue il don.
"No, ormai è troppo tardi. Le iscrizioni sono già chiuse e inoltre sono impegnato ancora per un anno a Trescore. Abbiamo a disposizione alcuni mesi per fare le cose per bene e ci presenteremo ben organizzati al campionato dell'anno prossimo. Nel giornalino di ottobre inseriremo una scheda, che dovrà essere compilata e consegnata entro la fine di dicembre da coloro che sono interessati ad entrare nel costituendo gruppo come dirigenti o giocatori. Speriamo che aderiscano molte persone" rispondo.
"D'accordo. Entro la fine del prossimo mese mi darai il testo della scheda" conclude don Camillo.
Risalgo la lunga fila e, sorpassando Rosaria, questa mi guarda perplessa ed esclama: "Come? Avete già finito di discutere?".
"Sì ed è stata la volta buona. Ho avuto il consenso per la costituzione del gruppo sportivo" replico e proseguo raggiante per riguadagnare posizioni e comunicare la lieta notizia a Gabriele e Loris, che stanno camminando di buona lena nel gruppo di testa.
continua
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