FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.
IL CORAGGIO DI REAGIRE
Ho trovato in Facebook questa poesia scritta da un certo Malolci.
Parla di un'attualità drammatica che fa parte di una cronaca di questi giorni: la protesta delle donne iraniane in seguito all'uccisione di Mahsa Amini da parte della polizia morale iraniana per non aver indossato correttamente il velo.
Sono donne che scendono in piazza indifese e disarmate, rischiando la vita, per reclamare la loro dignità e il loro diritto alla libertà. Non pretendono nientr'altro.
Non chiedono al mondo armi per difendersi o chissà quale altra forma di protezione. Chiedono solo di essere ascoltate; che la loro voce arrivi alle coscienze; che si crei una sensibilità nuova dove ogni persona possa sentirsi rispettata. E per tutto questo mettono a repentaglio la loro vita.
In loro riscopro la bellezza e l'originalità della persona umana che cerca di liberarsi da tutte quelle incrostazioni culturali che nello scorrere del tempo l'hanno imprigionata tentando ddi soffocarla. Queste donne coraggiose ci fanno scuola.
Noi non siamo oppressi da regimi politici che ci soffocano sotto un velo, ma c'è comunque una cultura travestita di libertà, ma che è, invece, un vero e proprio libertinaggio che soffoca la dignità e la creatività personale per appiattirci nella banalità e nella sonnolenza culturale oltre che nella ricerca di ciò che ci fa più comodo.
L'unico guizzo percettibile è quello della trasgressione vista come espressione di personalità, mentre invece è solo allineamento all'andazzo comune.
Anche da noi c'è bisogno di ragazzi e di giovani coraggiosi che sappiano esporsi e rompere questa cappa per aprire ad una cultura nuova che dia finalmente valore e attenzione alla persona in tutte le sue dimensioni.
Dalle nostre parti non si rischia la vita ad impegnarsi in questa direzione. Si rischia, però, di perdere quelli che si consideravano amici e di restare isolati e tacciati per bacchettoni.
Può essere questo il pegno da pagare per passare da una cultura del "sig. qualunque" ad una cultura dell'identità personale.
don Camillo
Voci
(Omaggio alle Donne iraniane che si espongono manifestando per la loro libertà e dignità)
Fiumi di voci invadon le strade
voci gridate senza paura;
voci che escon da mille contrade
dove sono represse dalla violenza più dura.
Voci di Donne da sempre violate
che gridano il loro amaro dolore;
vogliono essere soltanto ascoltate,
non essere confuse con banale rumore.
Non cercano armi per potersi salvare;
espongono solo il loro corpo indifeso
per avere nella vita il diritto a danzare
e ottenere giustizia all'onor vilipeso.
Voci che chiedono di essere accolte,
portate dal vento oltre i confini:
Voci che a tutti sono rivolte
perché non ristagnino silenzi meschini.
Malolci
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