A S. Martino di Castrozza ho alloggiato in albergo.
Avevo tre scelte e dal passo Rolle chiamo il primo albergo della lista. Mi rispondono che c'è libero e quindi prenoto una stanza singola a mezza pensione.
Arrivato a destinazione verso le 16, mi permettono di mettere Bettina in garage.
Salgo in camera, faccio la doccia e chiamo Rosaria.
Mancano ancora du paio di ore prima della cena. Ho tempo per fare un giretto in paese, che scopro molto bello. Entro in un negozio e compro due regalini per Rosaria e Marzia.
Ritorno in albergo e mi metto a conversare con il proprietario.
Chiedo quanti abitanti ha il paese, che mi sembra molto grande, e mi risponde 261.
Come può un paese così esteso avere così pochi abitanti?
Mi risponde che l'ultimo nato è stato lui (penso viaggi sulla cinquantina) e la scuola elementare ha 3 alunni.
Mi spiega che il paese è molto caro per viverci ed anche le case costano parecchio. Quindi i giovani vanno ad abitare a Fiera di Primiero, dove il costo della vita è più basso. D'estate però la popolazione si moltiplica per 1000.
Mi spiega che il paese è molto caro per viverci ed anche le case costano parecchio. Quindi i giovani vanno ad abitare a Fiera di Primiero, dove il costo della vita è più basso. D'estate però la popolazione si moltiplica per 1000.
Sulle pareti dell'albergo ci sono molti quadri e chiedo di poterli fotografare per la mia rubrica ARTE. Lo informo del mio blog e lui con il pc entra subito a visionarlo e, mentre si sbizzarrisce nella visione, io vado a fotografare i quadri.
Ormai è l'ora di cena.
Nella sala ci sono una trentina di persone. La cena è molto buona. Poi esco per un passeggiatina.
Rientro e vado a dormire e penso alla mia famiglia: anche questa notte potranno dormire tranquilli.
Rivedo con la fantasia anche i moltissimi motociclisti che ho incontrato sugli infiniti tornanti dei passi. Sono quasi tutti tedeschi e 9 su 10 sono singoli.
Tuttavia anch'io con il mio minuscolo scooter mi sento di far parte di quel mondo. Anzi, sui percorsi di montagna, Bettina è molto agile e scattante al mio aprire il gas all'uscita di un tornante, mentre loro devono cambiare le marce in continuazione. Le loro moto sono di cilindrata da 600 cc in su e molte di 1.200.
Chissà cosa penseranno di me. Loro con le tute nere di pelle, io con un giubbino e i pantaloni della tuta sportiva. Loro con i costosi contenitori laterali, io con lo zaino fissato sul posto del passeggero.
Fortunatamente il casco copre i miei capelli bianchi e così non possono pensare che sia affetto da demenza senile.
Ma io mi sto divertendo un mondo!!!!!!
Nessun commento:
Non sono consentiti nuovi commenti.