FONTE: "Messaggero di sant'Antonio" maggio 2022.
Articolo: "Le spose bambine" di BERNARDO CERVELLERA.
Bambine di 12 anni vendute dalla loro famiglia a uomini di 50-60 anni, per accontentare i loro desideri sessuali e per avere a disposizione una piccola schiava; ragazzine violate, con lo stupratore che, per sfuggire alla legge, dà un "risarcimento" alla famiglia e "sposa" la piccola. E' la situazione delle Filippine - e di altri Paesi del Sudest asiatico - dove una bambina su sei si sposa prima della maggiore età.
Dopo anni di pressioni da parte di organizzazioni internazionali e della Chiesa cattolica, lo scorso 6 gennaio il parlamento di Manila ha approvato una legge che vieta il matrimonio con persone di età inferiore ai 18 anni.
D'ora in poi chi si sposa o convive con una persona minore di 18 anni, o organizzi e celebri tali matrimoni, sarà condannato a una pena di dodici anni. Alle comunità musulmane e indigene si lascia una deroga di un anno per adeguarsi. Tra queste comunità il fenomeno delle spose bambine è molto comune, soprattutto nell'isola di Mindanao, a maggioranza musulmana.
Secondo gli esperti, sono state proprio la tradizione e le leggi all'interno delle comunità musulmane a diffondere questa pratica nel Paese. Dati Unicef rivelano che quasi il 20 per cento delle bambine filippine tra i 13 e i 17 anni ha subito abusi sessuali.
Negli ultimi dieci anni, oltre 1,2 milioni di ragazze tra i 10 e i 18 anni hanno dato alla luce almeno un figlio. Si stima che ogni 5 minuti nelle Filippine venga violata una donna o una ragazza.
Tra le personalità più attive per la liberazione delle spose bambine vi è padre Shay Cullen, irlandese di 78 anni dei missionari di San Colombano, che da decenni ha varato la Fondazione Preda (People's Recovery Empowerment Development Assistance) nella città di Olongapo, 120 km a nord-ovest di Manila, dove in cinque diverse strutture ospita bambine vittime di violenza sessuale.
Il religioso è soddisfatto con la nuova legge, il consenso per il matrimonio si innalza da 12 a 18 anni. Ci vorranno, però, anni perché le nuove direttive vengano attuate e recepite dalla popolazione.
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