FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.
COME LA VITA
Scende il torrente impetuoso
dal ripido dorso del monte
e con un percorso sinuoso
scava e lascia le sue impronte.
Diventa vorace col prato;
raggira i granitici massi;
là dove è costruito ha imparato
ad aprire per sé nuovi passi.
Poi quando arriva nel piano
impara a scorrere lento;
senza fretta di andare lontano
si gusta le carezze del vento.
Lascia alle sponde la gioia
di giocar con le sue acque tranquille;
per questo non conosce la noia
ma una vita di spruzzi e scintille.
E' così che arriva alla foce
e s'immerge nel mare profondo,
destino che certo non nuoce,
che anzi lo fa più fecondo.
Mi torna alla mente quel fiume
ogni volta che penso alla vita;
mi si accende d'incanto un barlume:
una certezza di portata infinita.
don Camillo
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