venerdì 13 maggio 2022

STORIE DI VITA DI ZANDOBBIO. Viscusi Giovanni

 



FONTE: libro "Sul filo dei ricordi...." ideato e stampato dal GRUPPO PARROCCHIALE PER LA TERZA ETA' di Zandobbio.




IL PRIMO VIGILE A ZANDOBBIO

Sono arrivato a Zandobbio dopo aver vinto un pubblico concorso a cui abbiamo partecipato in cinque.
E' stato il primo Comune della zona ad aver organizzato un pubblico concorso per il ruolo di vigile urbano.
Gli altri Comuni, in seguito, assunsero, in quegli anni, i vigili urbani per chiamata diretta.
Svolgevo prima il servizio di carabiniere a Grumello del Monte dopo aver svolto il medesimo servizio in varie stazioni dei carabinieri della provincia.
Dopo essermi congedato, volevo diventare conducente di bus, ma il mio maresciallo Bellini me lo sconsigliò ed insistette perché partecipassi al concorso di vigile urbano indetto dal comune di Zandobbio.
Presi servizio il 1 luglio 1957, ero l'unico vigile urbano da Seriate a Lovere e Sarnico. Il mio primo alloggio fu nelle scuole elementari della frazione Selva, alloggio concessomi dall'amministrazione comunale. Al mio arrivo a Zandobbio trovai strade non asfaltate, strette e con buche a non finire: erano gli anni in cui iniziava il boom industriale, per cave, fabbriche di piastrelle e segagione di marmi. In media transitavano per Zandobbio circa novecento camion, dato che trimestralmente dovevo trasmettere alla prefettura. Al mio arrivo ricordo che poche abitazioni erano allacciate all'acquedotto comunale, esistevano ancora varie fontane pubbliche e due lavatoi pubblici: uno si trovava sotto il filatoio alle terme e l'altro si trovava a metà di via Cesare Battisti.
Sono dovuto intervenire varie volte per far osservare i regolamenti di igiene pubblica che vietavano di lavare i panni alle fontanelle, ma lo imponevano negli appositi lavatoi. Nei primi anni di servizio venivo chiamato anche dagli altri Comuni per far rispettare le ordinanze emesse dai Sindaci. Al mio arrivo fui accolto favorevolmente dalla popolazione anche se ho faticato a far accogliere alcune regole del vivere civile.
Oltre ai servizi di vigilanza ho svolto varie mansioni:
autista dello scuolabus, controllo dei contatori dell'acqua, il censimento del bestiame, lo scrivano supplendo l'allora unico impiegato comunale quando si assentava per ferie o malattia fino ad arrivare  a comporre alcune liti familiari, oltre che spegnere incendi sul monte Grena. Ho anche aiutato molti emigranti ad avere velocemente il passaporto.
Ero sempre a disposizione della popolazione, tanto è vero che venivano in casa mia in ogni orario per consigli ed altro.
In seguito quando l'amministrazione comunale costruì una nuova sede comunale sopra l'attuale posta mi trasferii in un appartamento attiguo al comune. Con il tempo le cose migliorarono, le strade vennero asfaltate, venne l'illuminazione pubblica, rifatte le fognature e installato l'acquedotto.
Dopo la metà degli anni settanta il tenore di vita della popolazione era migliorata in tutti i sensi.
Nei 35 anni di servizio penso di aver dato tutta la mia disponibilità per il bene di Zandobbio.
Ringrazio tutta la popolazione che, malgrado il mio ruolo istituzionale, mi ha sempre  capito e rispettato e di questo sono molto grato.
Anche ora che sono in pensione da molti anni c'è ancora tanta gente che attesta riconoscenza nei miei confronti.

                                               Giovanni Viscusi
                                                   classe 1931








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