FONTE: "MISSIONARI SAVERIANI" maggio 2019.
Articolo: "Legittima difesa o legittima menzogna?" di GIORGIO BERETTA.
La riforma della legge sulla legittima difesa (articolo 52 del Codice penale) è stata presentata evidenziando l'aumento dei reati violenti per furti e rapine nelle abitazioni e negli esercizi commerciali.
Si tratta di una colossale menzogna. Tutti i dati ufficiali - che i promotori della legge si guardano bene dal far conoscere - sono eloquenti.
Innanzitutto, gli omicidi sono in forte calo rispetto agli anni novanta (da 1.916 a 368 nel 2017).
I furti nelle abitazioni sono tornati ai livelli di trent'anni fa, prima cioè del fenomeno dell'immigrazione, e sono meno di dieci anni fa (2.529 nel 2007, 2.301 nel 2017).
Ma, soprattutto, sono più che dimezzati gli omicidi per furti o rapine. Nel 2017 gli omicidi per rapine nelle case degli italiani sono stati 16: è il numero più basso da 30 anni ad oggi.
Dov'è l'emergenza? Far percepire insicurezza è una strategia.
Tra il 2005 e il 2015 il tempo medio occupato dalla cronaca nera nei telegiornali pubblici dei principali Paesi europei è stato del 4,7% contro l'8 % dei Tg Rai.
Come sottolineano i penalisti, si passa dal diritto di legittima difesa al diritto di difesa con... armi sempre più diffuse. A questo punto sì che aumenteranno gli omicidi, magari in ambito familiare!
Nessuna maggior sicurezza, quindi. Anzi, l'esatto contrario. E i primi a "volere" il decreto sono stati proprio i produttori d'armi per incentivare il mercato e per introdurre in Italia un "diritto alle armi", come negli Stati Uniti.
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