FONTE: //www.issalute.it/ sito sviluppato e gestito dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS).
E' vero che se esagero con l'alcol solo nel fine settimana non metto a rischio la mia salute? FALSO
Bere in modo esagerato, anche se solo nel fine settimana (binge drinking), non previene affatto i danni dovuti all'alcol.
Il "binge drinking", ovvero "l'abbuffata alcolica", comporta l'assunzione in un breve arco di tempo di 5-6 bicchieri di alcolici (oltre i 60 grammi di alcol), spesso di vario tipo.
E' diffusa con maggior frequenza tra i giovani di età 18-24 anni. Scopo di queste "abbuffate" è l'ubriacatura immediata, indipendentemente dal tipo di bevanda alcolica usata per ottenerla.
Il binge drinking, al contrario del bere per socializzare che sfrutta l'iniziale e temporaneo effetto disibinitorio ed euforizzante dell'alcol, ha come finalità preordinata l'ubriacatura, spesso ricercata come risposta ad un disagio secondo finalità anestetizzanti, di automedicazione della possibile sofferenza individuale per problemi relazionali, familiari, scolastici, affettivi, lavorativi e necessità di distaccarsi dalla realtà percepita e vissuta come problematica.
Il binge drinking si accompagna nei giovani che lo praticano, a peggioramento delle relazioni sociali sino all'esclusione e marginalizzazione, a comportamenti violenti sia praticati che subiti, a incidenti stradali e scarse performance scolastiche. Inoltre il binge drinking si associa ad un maggior rischio di rapporti sessuali non protetti, di violenza sessuale e contagio di infezioni sessualmente trasmesse.
Purtroppo, i dati dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) dimostrano come negli ultimi anni questo fenomeno stia continuando a crescere tra i giovani (18-24 anni), giungendo, nel 2015, a riguardare ben il 22,2% dei maschi e l'8,6% delle femmine con una tendenza complessiva per tutta la popolazione all'aumento, caratterizzando il 10,8% e il 3,1% dei maschi e delle femmine, rispettivamente, della popolazione di età superiore agli 11 anni.
Il riscontro di un elevato numero di binge drinking tra i minori di 18 anni pone seri problemi di mancato rispetto della legalità in funzione della disapplicazione delle norme che vietano vendita e somministrazione di alcolici ai minori di 18 anni.
Il binge drinking si accompagna nei giovani che lo praticano, a peggioramento delle relazioni sociali sino all'esclusione e marginalizzazione, a comportamenti violenti sia praticati che subiti, a incidenti stradali e scarse performance scolastiche. Inoltre il binge drinking si associa ad un maggior rischio di rapporti sessuali non protetti, di violenza sessuale e contagio di infezioni sessualmente trasmesse.
Purtroppo, i dati dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) dimostrano come negli ultimi anni questo fenomeno stia continuando a crescere tra i giovani (18-24 anni), giungendo, nel 2015, a riguardare ben il 22,2% dei maschi e l'8,6% delle femmine con una tendenza complessiva per tutta la popolazione all'aumento, caratterizzando il 10,8% e il 3,1% dei maschi e delle femmine, rispettivamente, della popolazione di età superiore agli 11 anni.
Il riscontro di un elevato numero di binge drinking tra i minori di 18 anni pone seri problemi di mancato rispetto della legalità in funzione della disapplicazione delle norme che vietano vendita e somministrazione di alcolici ai minori di 18 anni.
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