giovedì 3 novembre 2016

DON CAMILLO. Libro "Poesie"




A settembre don Camillo ha pubblicato il libro "Poesie", una raccolta di  poesie scritte da lui.

Ecco l'introduzione redatta da Massimo Bosio.

"La vita di una Comunità può avere come riferimenti temporali degli accadimenti o delle persone. Così facevano gli antichi egizi, ma anche gli imperi dell'estremo oriente, che misuravano i tempi con le dinastie regnanti.

Con maggior modestia, ma con spirito analogo, anche il Libro della Parrocchia di Cene ricorderà questi venti anni come quelli felicemente retti dal Parroco Molto Reverendo Don Gian Camillo Brescianini. Semplicemente "Don Camillo", per chi lo conosce o almeno per chi deve averci a che fare.

Un uomo dall'apparenza bonaria. In realtà una personalità poliedrica: sacerdote sollecito, pellegrino devoto, organizzatore infaticabile, lungimirante e attento, bravo amministratore, sportivo amatoriale, podista ostinato, giornalista iscritto all'Ordine, polemista garbato, agricoltore per diletto, anche poeta. Tutte sfaccettature unite dal denominatore comune di una fede cristiana autentica, ben predicata e ottimamente vissuta.

Personalità complessa e poliedrica, ma che sa disvelarsi semplice e lineare, se letta alla luce di chi conforma il programma della vita e del quotidiano in coerenza alla fede cristiana cattolica.

Non volendo cadere in pieno nella tentazione del panegirico, chiudo dicendo che, con l'indispensabile apporto critico e redazionale del caro amico Mario Bertasa, abbiamo qui raccolto, quale tributo per il prezioso servizio prestato alla Comunità di Cene, diversi componenti di Don Camillo.  Già pubblicati nel tempo sui bollettini parrocchiali, questi versi e queste rime, comprendendo un ampio arco temporale, ci aiutano ad esplorare il lato "lirico" dell'autore e con lui a meditare su occasioni di vita pubbliche e private di una parrocchia bergamasca a cavallo del nuovo millennio."

Chi segue il mio blog conosce già il poeta don Camillo attraverso alcune sue poesie postate su questa rubrica. Pubblicherò in futuro quelle non ancora riportate, copiandole dal suo libro.

Una di queste.

PENSIERI D'AUTUNNO

Fuggo dalla città
monotona e rumorosa
ed in corsa affannosa
m'inoltro nei boschi.

Il silenzio mi avvince
il respiro della pianta
l'usignolo che canta
il sorriso del fiore.

L'autunno che passa
tra i rami, silenzioso,
il ramarro frettoloso
La foglia che cade.

Sento vociare nel bosco:
è gente che ride e schiamazza.
Poi uno sparo e stramazza
il cerbiatto sorpreso e confuso.

Il mio sogno
d'improvviso è troncato,
fuggo affannato
cercando la pace.

Fuggo senza meta
piango deluso
da ogni luogo escluso
mentre cerco la pace.

D'improvviso
un immenso giardino ridente
che un robusto Cherubino difende
con in mano una spada infuocata.

Intravedo distese di fiori
di erba, di piante, di frutti;
il leone che gioca con tutti
il bimbo che accarezza il serpente.

Attorno tanto silenzio
cadenzato da stormi di uccelli
dal gorgogliar di pacati ruscelli
che giocan tranquilli tra i sassi.

L'Angelo mi guarda e sorride;
mi appoggia sul petto la spada;
mi chiede con garbo che io vada
ché la vita torna a parlarmi.

Ora sento rinascere dentro
la voglia di alzarmi e lottare,
torna il mio cuore a pulsare
in questa città rumorosa. 









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