giovedì 1 settembre 2016

VIVERE INSIEME. Storia di Rami



FONTE: "il venerdì di REPUBBLICA" del 19/08/16.
ARTICOLO: "Storia di Rami, che porta i giocattoli ai bambini di Aleppo" di DAVIDE VANNUCCI.

Yasmin Adham, 3 anni, aveva proposto un patto al padre Rami, in procinto di partire per la Siria con un carico di aiuti umanitari, per lo più cibo e medicine.
Rami avrebbe portato ai bambini siriani i suoi giocattoli. In cambio, lei avrebbe ottenuto una barbie nuova di zecca.
Affare fatto, disse il padre, che cominciò una raccolta e si presentò in un campo profughi al confine tra Turchia e Siria con un sacco che conteneva 25 orsacchiotti e 36 bambole.
Correva l'anno 2011: da allora , ogni due mesi, malgrado i rischi, Adham parte per il Medio Oriente con un carico speciale: 80 chili di giocattoli donati dai bambini finlandesi ai coetanei siriani.
Rami ha un legame di sangue con la terra martoriata da Assad: è nato proprio in Siria ed è emigrato in Finlandia nel 1988.
Adesso dirige un'agenzia umanitaria, Suomi Syyria, che porta aiuti alla sua patria d'origine, dove vivono quasi sette milioni di sfollati. Tre milioni di loro sono bambini, molti dei quali risiedono nei campi costruiti sull'onda dell'emergenza all'interno del Paese.
Nel campo di Atmeh, nord della Siria, che Adham ha visitato durante il mese di Ramadan, vivono 80mila persone.
Rami racconta che i giocattoli hanno scatenato l'entusiasmo dei bambini, persino più del cibo.
"Sentono che qualcuno si prende veramente cura di loro" ha commentato un insegnante nel campo.
Suomi Syyria, però, non si limita agli sfollati della provincia di Idlib, in buona parte controllata dai ribelli, si occupa anche dei bambini rimasti orfani nella città simbolo della guerra, Aleppo, sotto assedio da anni.
I continui bombardamenti sulle postazioni dei ribelli, che ormai colpiscono anche gli ospedali, rendono sempre più pericoloso il viaggio di Adham. Il quale, a fine giugno, al ritorno dalla Siria, si è trovato in un altro scenario di guerra, all'aeroporto Ataturk di Istanbul, la sera dell'attacco suicida che ha provocato una quarantina di morti.
Sopravvissuto anche a questa tragedia, Rami non ha perso l'entusiasmo. Continuerà a portare aiuti, soprattutto giocattoli.
Che non fanno sparire d'incanto la guerra, ma offrono ai bambini la più naturale delle evasioni.


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