giovedì 21 aprile 2016

VIVERE INSIEME. La legge di Jante. Sergio, che persona sei?


Ripropongo questo post, pubblicato il 13 maggio 2014, vedendo il perdurare di un certo comportamento ostruzionistico nei miei confronti da parte di un gruppo zandobbiese.


Il dano-norvegese AKSEL SANDEMOSE nel suo romanzo "Un fuggitivo incrocia le sue tracce" del 1933 formula la legge di Jante (piccolo villaggio danese), che è uno schema comportamentale di gruppo, di solito associato alla cultura scandinava di quei tempi.
Oggi la legge di Jante è associata a qualsiasi società o comunità di persone, che hanno un comportamento negativo verso l'individualità e il successo, scoraggiando gli uomini d'azione.
PAULO COELHO nel suo libro "Sono come il fiume che scorre" (ed. Bompiani) dice: "E' triste dover ammettere che la diffusione della legge di Jante non si limita alla sola Scandinavia: infatti, è una regola applicata in tutti i paesi del mondo..........................
Nel suo contesto la legge di Jante mette a fuoco quel sentimento di gelosia e di invidia.............................
E' proprio grazie a questa legge che il mondo è stato manipolato in innumerevoli modi da persone che non temono né i commenti né le osservazioni altrui e arrivano a poter fare liberamente tutto il male di cui sono capaci..........................................................
A questo punto, per evitare che le cose continuino a peggiorare, è forse arrivato il momento di scrivere la Controlegge di Jante:
"Tu vali più di quanto pensi. Il tuo lavoro e la tua presenza su questo pianeta sono importanti, anche se credi che sia vero il contrario. E' evidente che, pensandola in questo modo, potresti essere costretto ad affrontare problemi, in quanto trasgredisci la legge di Jante. In qualsiasi caso, non lasciarti intimidire, continua a vivere senza paura - e, alla fine, vincerai."


LEGGE DI JANTE
  1. Non devi credere di essere qualcosa di speciale.
  2. Non devi credere di valere quanto noi.
  3. Non devi credere di essere più furbo di noi.
  4. Non devi immaginarti di essere migliore di noi.
  5. Non devi credere di saperne più di noi.
  6. Non devi credere di essere più di noi.
  7. Non devi credere di essere capace di qualcosa.
  8. Non devi ridere di noi.
  9. Non devi credere che a qualcuno importi di te.
  10. Non devi credere di poterci insegnare qualcosa.


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