FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.
LETTERA APERTA AI VOLONTARI
Non ho mai dedicato una pagina a voi un po' e perché la vostra presenza e il vostro impegno è così spontaneo e naturale da essere considerato scontato e forse anche perché ci sentiamo un po' tutti di casa negli ambienti della Parrocchia (tra parenti stretti che vivono nella stessa casa si sa che ogni dono ed ogni servizio considerati normali, tanto normali da far dimenticare il GRAZIE).
Sto parlando di voi volontari che operate con tenacia e nel silenzio nei tanti settori della Vita parrocchiale e lo fate non solo gratuitamente, ma anche rimettendoci molto spesso di tasca vostra.
Ci sono servizi che rendono economicamente e danno alla Parrocchia risorse preziose per le loro attività, e ci sono servizi che non rendono economicamente, ma sono altrettanto preziosi perché rendono possibili quelle attività di educazione, di formazione e di animazione che sono la vocazione della Parrocchia stessa.
E' incoraggiante per me vedere il vostro entusiasmo quando mi consegnate il ricavato delle vostre attività; ma anche notare la vostra gioia quando raccontate la buona riuscita delle vostre iniziative: segno che in quello che fate ci mettete l'anima.
Ma paradossalmente, è incoraggiante per me anche quando mi raccontate l'amarezza di aver realizzato poco dal punto di vista economico o di non aver avuto nelle iniziative la risposta che aspettavate, o di sentirvi troppo in pochi davanti all'impegno che richiederebbe più energie per essere garantito nel tempo, perché anche questo mi rivela la vostra passione e il vostro coinvolgimento.
Al di là dei successi e degli insuccessi, rafforziamo i vincoli che ci uniscono e sono la motivazione del nostro impegno: innanzitutto quello della FEDE, nella certezza che il nostro contributo è prezioso nelle mani di Dio come i 5 pani e i 2 pesci che Gesù ha trasformato in cibo abbondante per una moltitudine; a pari merito quello della Carità nella certezza che il nostro servizio, anche il più silenzioso e segreto è vantaggioso e crea situazioni di benessere innanzitutto per la Parrocchia, ma poi certamente anche per altre persone che non si identificano con la Parrocchia, ma ne ricevono i benefici e che forse non conosceremo mai.
Mi piace pensare a voi come al soffione del tarassaco (cicoria selvatica), che da bambino mi divertivo a raccogliere e a soffiare in faccia ai miei amici.
Allora, incosciente come ero, sprecavo per burla la sua energia vitale.
Oggi, un po' più consapevole, ammiro come il vento porta i suoi semi dovunque, anche nei posti più impensati, perché a primavera possano diventare quel bel fiore giallo che dà vivacità e luce ai campi che si stanno svegliando.
Così, sono certo, fa lo Spirito con l'opera delle vostre mani e del vostro cuore.
Grazie volontari!
don Camillo
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