sabato 1 luglio 2023

COMUNE DI ZANDOBBIO. Strada forestale S. Bernardo - Sommi transitano le moto

 




Oggi pomeriggio verso 15:30 (non avevo l'orologio) arrivo a S. Bernardo con il mio cane. Mi siedo per riprendere fiato. Questa salita è diventata per me come l'Everest, ma mi sforzo di farla per non darla vinta al mio compagno.
Ecco arrivare due ciclisti, abbastanza su di età, che con la loro bicicletta elettrica hanno fatto un sforzo molto minore del mio. Mi salutano e pedalano verso la sbarra della strada forestale. Sopraggiunge anche un endurista, irriconoscibile da come è coperto, con la targa quasi piatta e quindi illeggibile.
Il motociclista chiede ai ciclisti di aprire la sbarra per poter passare. Uno dei due lo asseconda, ma a metà dell'opera mi metto ad urlare di chiuderla. Cosa che fa per le mie veementi proteste. 
I due ciclisti proseguono, mentre il motociclista  studia il da farsi e decide di aggirare l'ostacolo dalla parte sinistra. Riesce, anche se con difficoltà, nell'intento e quindi sgomma sul cemento della strada.
Due considerazioni: cosa serve mettere una sbarra e non chiuderla con un lucchetto? La seconda è che mi sembra che ci sia una norma stradale per la quale le targhe di tutti gli automezzi devono essere leggibili a distanza.
Mercoledì scorso ho percorso per intero la strada, fino al congiungimento con la strada asfaltata che porta ad Entratico. Anche nel ritorno l'ho rifatta. 
Ho scattato delle foto, perché, come avevo previsto nel mio post del 16/04/23, la strada ha cominciato a degradarsi in alcuni punti, dove le canalette erano parzialmente piene.
Il giorno successivo ho pensato parecchio se fare un post, ma poi ho deciso di soprassedere, perché non mi va di fare il don Chisciotte contro i mulini a vento.
Ora invece il fatto accadutomi, mi costringe ad agire, poiché ho sempre detto che di fronte ai soprusi bisogna sempre reagire, perché, in caso contrario la maleducazione prende il sopravvento.

Pubblico alcune foto:



































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