lunedì 12 giugno 2023

DON CAMILLO. Rondini maestre

 



FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.

RONDINI MAESTRE

Le rondini  creano in me un fascino particolare, vuoi perché mi parlano di primavera, vuoi  perché mi riportano a quando ero bambino, quando le  osservavo mentre  si ricorrevano sfrecciando attorno al campanile della chiesa  e mi davano un  senso allora per me indecifrabile di spazio aperto, di respiro profondo, che col tempo ho imparato a riconoscere come fascino della libertà e della creatività.
E' la stessa emozione che provo quando cammino su percorsi di lungo tratto che hanno mete significative ricche di senso religioso.
Allora per me il cammino non è più soltanto percorrere strade, mulattiere e sentieri che mi impegnano fisicamente  i muscoli delle gambe, ma diventa uno spaziare nel cielo, un cercare di penetrare l'infinito, di individuare il mistero, di andare oltre e di scoprire come sono piccolo dentro questo immenso, ma nello stesso tempo come sono fortunato ed esserci dentro, perché è tutto per me.
Io per natura mia sono un pantofolaio. Mi piace la vita tranquilla, sedentaria, spesa a pensare, a scrivere, a leggere. Mi piace mettermi in chiesa seduto davanti al tabernacolo o al Santissimo esposto e concentrare su di Lui il mio pensiero senza esprimere parole.....
Però, quando è un po' che sono seduto per soddisfare questa tendenza, nasce in me un'inquietudine, un senso di inadeguatezza che mi  convince a rimettermi in cammino o a sfidare la mia pigrizia.
E alla fine sono contento: contento di aver portato a termine il cammino: d'aver portato emozioni e fatto esperienze  belle e significative; contento di poter riposare  e tornare alla vita normale; di poter ruminare e gustare quanto ho vissuto, pensato, fantasticato; contento di poter  continuare, su questa base, a pensare e fantasticare creando nuove emozioni e un nuovo desiderio di ripartire libero come quelle rondini per un nuovo viaggio fisicamente faticoso ma spiritualmente e moralmente esaltante, perché l'immenso  mi riserva altri spazi, altri orizzonti inediti e altrettanto esaltanti.
Come vorrei che queste rondini restassero anche d'inverno per dare continuità ai miei sogni e mantenere costante la provocazione alla mia pigrizia...
Mi consola il fatto che il nido cha hanno costruito resta e diventa una garanzia che torneranno ancora nella prossima primavera.

                                                 don Camillo 

RONDINI

Finalmente le rondini sono tornate;
le ho viste sfrecciare  oltre quel muro,
zizzagare tra i tetti e quelle facciate
in cerca di un posto per un nido sicuro.

Vorrei che trovassero adatto il mio tetto,
messaggere gioiose della bella stagione.
Sarei per loro un baluardo perfetto,
e darei risonanza  alla loro ragione.

Intanto m'inebria quel libero volo;
mi porta a pensare quand'ero bambino,
quando restavo a pensare da solo,
fantasie di un bimbo che amava il cammino.

Mentre percorro strade e sentieri
penso all'immenso di quel cielo infinito
e lascio che la rondine guidi i pensieri
a sondar quel Mistero che da sempre ho ambito.

                                       don Camillo

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