FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.
RONDINI MAESTRE
Le rondini creano in me un fascino particolare, vuoi perché mi parlano di primavera, vuoi perché mi riportano a quando ero bambino, quando le osservavo mentre si ricorrevano sfrecciando attorno al campanile della chiesa e mi davano un senso allora per me indecifrabile di spazio aperto, di respiro profondo, che col tempo ho imparato a riconoscere come fascino della libertà e della creatività.
E' la stessa emozione che provo quando cammino su percorsi di lungo tratto che hanno mete significative ricche di senso religioso.
E' la stessa emozione che provo quando cammino su percorsi di lungo tratto che hanno mete significative ricche di senso religioso.
Allora per me il cammino non è più soltanto percorrere strade, mulattiere e sentieri che mi impegnano fisicamente i muscoli delle gambe, ma diventa uno spaziare nel cielo, un cercare di penetrare l'infinito, di individuare il mistero, di andare oltre e di scoprire come sono piccolo dentro questo immenso, ma nello stesso tempo come sono fortunato ed esserci dentro, perché è tutto per me.
Io per natura mia sono un pantofolaio. Mi piace la vita tranquilla, sedentaria, spesa a pensare, a scrivere, a leggere. Mi piace mettermi in chiesa seduto davanti al tabernacolo o al Santissimo esposto e concentrare su di Lui il mio pensiero senza esprimere parole.....
Però, quando è un po' che sono seduto per soddisfare questa tendenza, nasce in me un'inquietudine, un senso di inadeguatezza che mi convince a rimettermi in cammino o a sfidare la mia pigrizia.
E alla fine sono contento: contento di aver portato a termine il cammino: d'aver portato emozioni e fatto esperienze belle e significative; contento di poter riposare e tornare alla vita normale; di poter ruminare e gustare quanto ho vissuto, pensato, fantasticato; contento di poter continuare, su questa base, a pensare e fantasticare creando nuove emozioni e un nuovo desiderio di ripartire libero come quelle rondini per un nuovo viaggio fisicamente faticoso ma spiritualmente e moralmente esaltante, perché l'immenso mi riserva altri spazi, altri orizzonti inediti e altrettanto esaltanti.
Come vorrei che queste rondini restassero anche d'inverno per dare continuità ai miei sogni e mantenere costante la provocazione alla mia pigrizia...
Mi consola il fatto che il nido cha hanno costruito resta e diventa una garanzia che torneranno ancora nella prossima primavera.
don Camillo
RONDINI
Finalmente le rondini sono tornate;
le ho viste sfrecciare oltre quel muro,
zizzagare tra i tetti e quelle facciate
in cerca di un posto per un nido sicuro.
Vorrei che trovassero adatto il mio tetto,
messaggere gioiose della bella stagione.
Sarei per loro un baluardo perfetto,
e darei risonanza alla loro ragione.
Intanto m'inebria quel libero volo;
mi porta a pensare quand'ero bambino,
quando restavo a pensare da solo,
fantasie di un bimbo che amava il cammino.
Mentre percorro strade e sentieri
penso all'immenso di quel cielo infinito
e lascio che la rondine guidi i pensieri
a sondar quel Mistero che da sempre ho ambito.
don Camillo
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