FONTE: Notiziario parrocchiale settimanale di Albegno e dintorni.
PERCHE' DAL FANGO RIPARTA LA VITA
Abbiamo tutti ancora vive negli occhi e nel cuore le immagini della drammatica alluvione che ha colpito nei giorni scorsi l'Emilia Romagna: un mare di acqua e di fango ha invaso campi, strade e case seminando morte e distruggendo tutto, per trasformarsi poi, in una palude infetta.
In mezzo a tanta rovina e a tanto sgomento è spuntata una folla di volontari provenienti da ogni dove per dare una mano a quella povera gente disastrata.
In un società in cui sembra prevalere l'individualismo e la competizione, continua a succedere questo miracolo: di fronte alle calamità scatta come di incanto la solidarietà, quella più estrema e disinteressata; quella di persone di ogni età, che non esitano a vestirsi di fango per alleviare il più possibile i disagi di chi è stato colpito.
Nelle immagini trasmesse dai telegiornali vedo tra questi volontari tanti giovani, quelli che nell'immaginario comune vestono firmato, vivono le notti bianche, si nutrono di cellulari, sballano ogni fine settimana... (magari è vero!) ma qui ci sono.
Hanno colto la necessità e hanno risposto subito senza tentennare: un segno di grande speranza che emerge da questo fango e diventa garanzia che il cuore dell'uomo, per quanto sembri assopito e distratto in tempi tranquilli, di fronte alle emergenze sa reagire con una generosità e una determinazione commoventi.
E' una provvidenziale iniezione di speranza in un contesto che presenta solo il fallimento.
Noi che siamo qui all'asciutto non possiamo stare alla finestra a guardare.
Il bisogno estremo di tanta gente che ha perso tutto e la risposta coraggiosa di tanti altri che si sono messi in gioco per aiutare non possono lasciarci indifferenti.
Non è il caso di partire armati di pala; a questo punto potremmo portare più confusione che aiuto. Possiamo, però, contribuire economicamente mandando una nostra offerta.
La Caritas diocesana ha messo a disposizione tre conti correnti sui quali possono confluire le nostre offerte.
Come parrocchie di Treviolo (Albegno-Curnasco-Roncola-Treviolo) destineremo le offerte raccolte nella Santa Messa conclusiva delle Quarantore (Giovedì 8/6) alle popolazioni colpite dall'alluvione.
L'invito è quello di mantenerci attenti all'evolversi della situazione per dare la nostra risposta nel modo più adeguato possibile perché dal fango riparta più qualificata che mai la Vita.
don Camillo
ANGELI DEL FANGO
Un fiume di fango, di acqua e detriti
d'improvviso ha invaso paesi e borgate
lasciando una scia di morti e feriti
e una gran folla di persone angosciate.
Come d'incanto sono spuntati
in mezzo a tanta rovina e sgomento
colori vivaci di fiori sbocciati,
della speranza il sopravvento.
Sono drappelli di donne e di uomini
di ogni età, provenienza e cultura;
sfidano vento, grandine e fulmini;
lavorano e cantano senza paura.
Altri si addentrano in case allagate
chiamando a gran voce, pronti a salvare;
portano cibo a famiglie isolate
incuranti dei rischi, senza esitare.
Lavorano sodo, si muovono in fretta
van da chiunque, non badano al rango.
La loro presenza è semplice e schietta;
sono cento, son mille; sono gli Angeli del fango.
don Camillo
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